Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- Mescola gli elementi classici di un genere a quelli del proprio.




Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.2/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 31 lettori




Onora il padre e la madre




- di Sidney Lumet
- dal 14 03 2008
- genere Drammatico
- tipo Thriller
- Riccardo Lupoli





Cogan - Killing Them Softly



- di Andrew Dominik
- dal 18 10 2012
- genere Drammatico
- tipo Thriller
- Ernesto Fanfani




Editoriali
Vignette
Schede
Recensioni
Speciali
Rubriche
Cloache
Ring
A Dangerous Method
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
News
02 11 2013
A history of violence
di David Cronenberg
- Dati
- Titolo originale: A history of violence
- Soggetto: Romanzo a fumetti "Una storia violenta", scritto da John Wagner con disegni di Vince Locke
- Sceneggiatura: Josh Olson
- Genere: Drammatico - Thriller
- Durata: 90 min.
- Nazionalità: U.S.A., Canada
- Anno: 2005
- Produzione: Bender-Spink, New Line
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 00 00 0000
Recensione pubblicata il 22 12 2005
Questa recensione è stata letta 22181 volte
La metà oscura
di Eduard Le Fou

Il plot è uno dei più sperimentati: Tom Stall vive una serena esistenza insieme alla moglie e ai due figli in una cittadina dell'Indiana, nello sconfinato ed isolato entroterra americano, dove gestisce una caffetteria, stimato e rispettato dei suoi compaesani.
Purtroppo un giorno l'esistenza della famiglia del protagonista cambia radicalmente: due efferati criminali irrompono nel locale per una rapina che Tom coraggiosamente riesce a sventare, uccidendo i due malviventi e salvando la vita ai clienti presenti.
Tom diventa così un piccolo eroe della comunità in cui vive e grazie a tv e giornali il suo volto ottiene un quarto d'ora di celebrità in tutto il Paese.

Tutte queste tematiche sono state elaborate a fondo in un altro film presentato con successo all'ultimo festival di Cannes (dov'era in concorso anche A history of violence): Cachè di Micael Haneke.
Lo svolgimento però è esattamente opposto. Benchè accomunati sin dalle prime sequenze da un senso di incombente minaccia che solo apparentemente arriva dall'esterno e che invece si rivela essere sepolto dentro la personalità del protagonista, Haneke crea un film del tutto personale e originale nello stile e nella trattazione, mentre Cronenberg si affida ad alcuni solidi strumenti narrativi classici del cinema thriller e noir, che qui funzionano

Emerge, prima lentamente per poi esplodere in tutta la sua violenza, un senso di inquietudine, una sensazione strisciante che all'inizio lo spettatore non sa spiegarsi e che trattiene dentro sé, proprio come fa lo stesso protagonista, fin quando finalmente Tom è costretto a venire allo scoperto.
E' da questo terreno che tutto il talento visionario di Cronenberg viene

I lettori hanno scritto 27 commenti

- indirizzo IP 151.52.7.108
- data e ora Venerdì 23 Dicembre 2005 [0:27]
- commento Umh, alla fine così così. Un bel film, certo, ma il fan di Cronenberg rimane un po' a bocca asciutta.

- indirizzo IP 151.38.238.130
- data e ora Domenica 25 Dicembre 2005 [23:18]
- commento Un altro pastrocchio derivato da graphic novel. Cronenberg fa un tonfo clamoroso cercando di fare il Lynch, ma quello che ne esce è il corrispettivo di A Straight Story. Deluso deluso deluso.

- indirizzo IP 151.38.238.130
- data e ora Domenica 25 Dicembre 2005 [23:23]
- commento Manca del tutto la cifra stilistica glaciale e disturbante tipica di David. Spero in uno Spider prossimo venturo.

- indirizzo IP 151.52.5.243
- data e ora Giovedì 29 Dicembre 2005 [3:55]
- commento Se permetti, The Straight Story a questo gli fa il culo a strisce.

- indirizzo IP 151.38.135.241
- data e ora Giovedì 29 Dicembre 2005 [9:17]
- commento Tetsuo, avrei detto appunto il contrario. History of Violence fa il culo a Straight Story. Anzi, lo dico.
Partecipa
Cosa aspetti a diventare un utente registrato?
Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.

Pubblicità