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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 3.5/5
  • valutazione
  • Un buon intrattenimento sopra la media.
  •  
 
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 1.5/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 63 lettori
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Info

Kill Bill: Volume 2

di Quentin Tarantino

 
    Dati
  • Titolo originale: Kill Bill: Volume 2
  • Soggetto: Quentin Tarantino
  • Sceneggiatura: Quentin Tarantino
  • Genere: Azione - Arti Marziali
  • Durata: 94 min.
     
  • Nazionalità: U.S.A.
  • Anno: 2004
  • Produzione: Miramax Films, A Band Apart, Production I.G., Super Cool Manchu
  • Distribuzione: Buena Vista International Italia
  • Data di uscita: 00 00 0000
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Intrattenimento à la Tarantino

di Stefano Tirelli

Attendevamo da tempo questo sequel/secondo tempo dell'ultima trovata di Q. Tarantino. Eravamo tutti ansiosi di sapere che faccia avesse questo Bill (per chi non aveva già letto che sarebbe stato interpretato dal David Carradine di Kung Fu), o che fine avesse fatto la figlia di Uma Thurman, ma soprattutto eravamo curiosi di sapere dove sarebbe andata a finire questa nuova, attesissima opera tarantiniana. C'era tutta una folla di amanti dello splatter che voleva vedere carneficine all'altezza del primo, c'era il gruppo di adoratori di "Le Iene" che esigeva i dialoghi brillanti che mancavano tanto alla prima parte. Ecco, se c'è un merito che possiamo riconoscere a tarantino è quello di fare i film un po' come vuole lui, senza pensare troppo a quello che vuole il pubblico e Kill Bill 2 rimane perfettamente fedele alla linea. Prima di ogni incontro con un personaggio sulla lista della spesa di Uma Thurman, Tarantino sembra quasi sogghignare sadicamente agli affamati di azione, creando tutte le premesse per uno scontro epico o semplicemente marziale, per poi frustrare completamente le aspettative risolvendo lo scontro con qualche trovata brillante. Questo è un bene anche perché si lascia molto più spazio alla caratterizzazione dei personaggi, così finalmente Bill acquista un volto e una personalità da assassino spietato ma follemente innamorato, si introduce il mitico Budd, fratello di Bill e killer in ritiro spirituale, che vive in una roulotte nel deserto e beve cocktail dai vasetti della marmellata, o il maestro Pai Mei, che richiama un personaggio tradizionale cinese.

Per il resto la ricetta è quella che abbiamo già visto nel primo: citazioni e tributi in continuazione dai b-movie asiatici, ai film anni '50, per finire con Ken il Guerriero. Quindi, un gran film? Beh, benché sia uscito piuttosto soddisfatto dal cinema, tutt'oggi non me la sento di gridare al capolavoro, né di dare opinioni entusiaste. Il problema è che in tutto questo camminare sempre sul confine tra la parodia e il tributo, non si capisce se stiamo vedendo un vero B-Movie, una parodia o semplicemente un film che conferisce eccessiva dignità a un genere che forse non lo meriterebbe. In altre parole, non capiamo se Tarantino parodizza o esalta, se cavalca la moda di "riscoprire" i classici del passato, se si butta sul citazionismo estremo per compensare mancanza di idee originali. Dopotutto, se voglio vedermi delle carneficine esagerate posso sempre rivedermi il finale di A Better Tomorrow II di John Woo, se voglio dei duelli superlativi di spade c'è La Tigre e il Dragone, Tsui Hark e tutta una serie di film asiatici che, diciamolo, hanno coreografie superiori e una regia altrettanto buona. Se poi proprio non posso fare a meno del trash posso sempre riguardarmi Kung Fu o la serie Samurai, che nella loro serietà risultavano molto più comici del Pai Mei di Tarantino.

Forse il DVD che uscirà tra qualche mese con il montaggio originale dei due episodi potrebbe riservare ancora qualche sorpresa, ma, allo stato attuale, Kill Bill rimane un buon intrattenimento e una perla per i fan acritici di Tarantino. Se però si vuole vedere del vero cinema, anche di genere, è meglio cercare altrove.
 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 16 commenti

 
 
utente
Gianfranco
  • commento mi ostino a non capire perche' secondo te in un film di cappa e spada l'oggetto siano la cappa e la spada. eppure e' tutto nelle 2 scene finali. ma se non hai mai pianto in un cesso, non puoi capire.
 
 
 
 
 
utente
fabio78
  • commento La perfetta metà della mela, commovente e coinvolgente,un film imperdibile e straordinario anke x quegli sventurati ke si fossero persi la 1a parte.uma fantatica,quentin gira da maestro.Capolavoro.
 
 
 
 
 
utente
Amanda
  • indirizzo IP 89.148.166.129
  • data e ora Venerdì 08 Dicembre 2006 [13:51]
  • commento Sai che c'è? Una forte personalità o la ami o la odi in tutta la sua complessità. Quentin è un folle, non mi viene nessun altro aggettivo ma è un maestro. Kill Bill è il giusto continuo di pulpfiction
 
 
 
 
 
utente
Jacopo
  • indirizzo IP 89.148.166.129
  • data e ora Venerdì 08 Dicembre 2006 [13:53]
  • commento killBill non si merita un commento come quello del sig.sedicente esperto di cinema stefano tirelli.Il film è la giusta combinazione tra spaghettiwestern, kungfufilm e tanti altri elementi.Riguardatelo
 
 
 
 
 
utente
Luigi
  • indirizzo IP 151.52.71.245
  • data e ora Venerdì 08 Dicembre 2006 [14:00]
  • commento "Sedicente" e "riguardatelo" lo dici ai tuoi congiunti. Porta rispetto per gli altri e vedi di scrivere con meno aggressività, grazie.
 
 
 
 
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