D’Alema è antipatico come una suora che prega seduta di fianco a te in un aereo che sta decollando.
Detto questo ha un sacco di altri pregi. D’Alema, ad esempio, non perde le staffe. Come ogni bravo cane da caccia rimane concentrato sulla preda ed ha il naso sempre bello freddo. D’Alema non si incazza, D’Alema colpisce.
“Sono atti di un uomo disperato. Un capo del Governo, che ha governato bene il Paese, presenta il bilancio delle cose fatte, non va ad accusare l’opposizione alla Procura della Repubblica. Dal punto di vista elettorale, questo aggravera’ la sconfitta di Berlusconi”
Ora, mi si dice che nella prossima puntata del programma di quella bidella che è Anna La Rosa, Baffino si troverà di fronte il Cavaliere cazzaro. Bene, il mio consiglio a D’Alema è: prendilo a schiaffi.
Sì, esattamente, un cambiamento di strategia comunicativa radicale. Visto che il bugiardo ha perso ogni freno ed è diventato molesto ed insopportabile oltre ogni ragionevole soglia, tanto da imbarazzare ormai anche gli alleati che non si sono mai imbarazzati per nulla, una bella schiaffeggiata e passa tutto.
Due ceffoni in piena faccia, accompagnati magari da un limpido: – E mo’ basta, cazzo!