I soliti giornalisti comunisti

Una delle tante balle che va raccontando il Presidente del Consiglio in questa campagna elettorale è quella della stampa politicizzata e tutta contraria al suo straordinario governo.
Ad ogni persona sana di mente questa posizione appare all’istante come la farneticazione di un bugiardo patologico teso a negare sempre e comunque l’evidenza ma, visto che in Italia sembra esistere ancora un 40% di elettori completamente scemi, è utile fare un esempio.
Prendiamo un giorno qualunque, ovvero il 12 gennaio. In quel giorno sono usciti due sondaggi scientifici, e solo due. Ricordiamo che la statistica è una scienza che ha delle regole precise, che esiste in Italia un corso di laurea in Scienze Statistiche, che esistono dei metodi, delle prassi, delle tecniche da rispettare. Se non lo si fa i sondaggi valgono meno della carta su cui sono scritti. Bene, tutti i sondaggi che rispettano questi criteri vengono pubblicati su un apposito sito, questo.
Il 12 gennaio ne vengono dati alle stampe due, come dicevamo.
Il primo, dell’IPR marketing, dà l’Unione al 52% e la CdL al 46%, distanza 6 punti percentuali, incolmabile in una campagna elettorale normale di un paio di mesi in un paese civile.
Il secondo, dell’Abacus, dà L’Unione al 51% e la CdL sempre al 46%, distanza di 5 punti percentuali, minore ma sempre incolmabile in una campagna elettorale normale di un paio di mesi in un paese civile.
La notizia da dare in un giorno così sarebbe: – Nonostante la bufera scoppiata attorno al caso Unipol il centrosinistra, dai sondaggi di opinione effettuati in questi giorni, risulta ancora ampiamente e saldamente in vantaggio.

Che notizia riferiscono invece tutti i nostri tg nazionali?
Riferiscono queste parole del Cavaliere: – Sono sicuro che vinceremo alle prossime elezioni con un largo margine che ci consentira’ di governare e di ammodernare questo Paese. Secondo i sondaggi piu’ vicini alla realta’ c’e’ un distacco dell’1,2%, il che e’ ottimo.

Ricordiamo che i sondaggi “più vicini alla realtà”, sono quelli forniti al cavaliere da una geologa arrivista e modaiola cresciuta alla scuola di Luigi Crespi, noto falsificatore di sondaggi scaricato da Berlusconi e quindi travolto prima dalla bancarotta e poi dall’arresto.

Ringraziamo l’informazione italiana per l’ottimo lavoro.

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