Per la gioia di Stefano

Dopo il mio interessamento coprofago per Fabri Fibra, folgorato dalla segnalazione del nostro putto redazionale, mi dedico alla riscoperta di casi umani dimenticati:

Ve la ricordate la straordinaria canzone “Un Lorenzo c’è già”?
Di chi era? Ma di sua simpatia…

DJ Flash

Sentiamo cosa dice il nostro di se stesso:

Vero nome Alessandro De Francesca è nato in calabria 29 anni fa.
Ora vive da anni a Milano, si considera cittadino del mondo, ogni tre settimane vola a New York e durante gli altri week-end, quando non lavora si sposta nelle grandi capitali europee alla ricerca di suoni e dischi… e soprattutto a conoscere gente nuova.
Non ha finito l’università, ha abbandonato ad un passo dalla laurea in lingue, comunque parla benissimo inglese, francese e spagnolo…

Si presenta con un look sofisticato, pur sembrando da strada, vintage street style, ama le filosofie orientali e le arti marziali.
Nel’93 s’aggiudica il primo posto alla competizione italiana di scratch.
Produce e scrive canzoni r’n’b in inglese, nel ‘94 ha venduto più di 40.000 copie del singolo “Un Lorenzo c’è già”, collabora con Jauice Robinson cantante degli Snap.

E’ in uscita il suo nuovo album con singolo “Little Italy Style” Suona R’n’b, hip hop, black music con base soul.
Ha lavorato nei club più prestigiosi in Italia e all’estero, dal Ragno d’Oro al Casablanca, al Toqueville e all’Old Fashion di (Milano), al Beach Club e al Coconuts a Rimini, West Garda Marina e al Fura di Desenzano, al Divinae Follie di Bisceglie (Ba), al Low Loud di New York.

Attualmente lavora all’ Armani privè di Milano al G. Lounge di Milano ogni domenica sera. Si è occupato della selezione musicale alle ultime tre sfilate e party di Dirk Bikkemberg, alle sue serate non mancano mai vip, del mondo della moda e della musica internazionale…Qualche nome? Fiorello, Armani, Fernanda Lessa, Craig David, Marco Maccarini, paola & Chiara… Ha un debole per un pezzo con cui comincia sempre i suoi dj set denominati Full Flava ed è Paid in Full di Rakin and Eric B.

Ci sono taluni figuri in giro per Milano che fanno montare in me una profondissima tenerezza, scarti della storia, reietti del tempo , superstiti che si ostinano ad inscenare una parodia ingrassata di tempi a loro più congeniali. Mezza Milano negli anni novanta non si era accorta che gli anni ottanta erano finiti. C’è gente che non si sveglierà mai dal Drive In, dalla Milano da bere e dal mondo fatto di passarelle e vip.
Qualche nome? Marco Maccarini… mica cazzi.

Un pensiero su “Per la gioia di Stefano”

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