Anti What?

Basta! E che sono questi festeggiamenti sottotono? Danze, danze selvatiche, aborigene, viscerali. Un pugno di tracce electro senza fronzoli, secca e bastarda, anfetaminica e catartica, introdotto da un preludio minimal – tech. Da ascoltare in questo ordine, magari da mixare.
Il problema che rimane aperto è: di chi sparleremo su questo blog quando ‘u catzillu Don Coglioni sarà uscito definitivamente di scena?
Pump up the Volume.

• Fairmont: Gazebo (Sebastien Légér Remix) [Net’s Work International]
• Akzidenz Grotesk: Isbjörn [Mental Groove]
• Swoop: Black Market [Craft Germany]
• Anthony Rother: Don’t Stop the Beat [Datapunk]
• Silicon Scally: Gigasquad [Datapunk]
• Larry McCormick: Escape [Datapunk]
• Volsoc: Compuphonic Intelligence (Bass Kittens & Single Cell Orchestra Mix) [WorldElectric]
• Johannes Heil: Brotherhood of Snakes [Datapunk]
• Lowfish: Domination Ver. 2 [Ersatz]
• Franck Kartell: The Sound of Future (Millimetric Mix) [Elektrofon]
• Playgroup: Behind the Wheel (Dj Kicks Electroclash Remix) [K7]
• Sir Alice: L’Amour Made in Taiwan [Tigersushi]

14 pensieri su “Anti What?”

  1. Italia di merda esisterà sempre, per ragioni storiche, culturali e antropologiche. Ma terrei il mood sul prudentemente quasi-ottimista. Credo che abbiano esaurito le cartucce metaforiche.

  2. Teorizzavo uno stato ideale in cui il marketing fosse reato.
    Secondo te è possibile con una class-action globale assimilare il marketing al reato di abuso della credulità popolare?

  3. teoria interessante. ma quanto avanti dovremmo essere per farlo? e invece siamo negli abissi non solo europei, ma mondiali. arretrati quant’altri mai.

  4. Piuttosto pensavo: negli incontri faccia a faccia dei candidati politici, essi dovrebbero essere attaccati ad un poligrafo il cui tracciato sia visibile sullo schermo tv, con una luce rossa che lampeggia quando il livello di stress è tale da supporre che sia stata detta una bugia.

  5. E io che dicevo: minchia quanto è bravo questo. Meriterebbe maggiore attenzione, anche se il dentista alcolizzato è un topos di certi western o di certo cinema espressionista.

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