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Julie Delpy alla Casa del Cinema
di Lorenzo Morganti
Riporto di seguito l'intervista alla regista Julie Delpy a "La casa del Cinema"
L'idea di questo film è nata da un episodio particolare?
E' nata da un fine settimana passato con un'amica qualche anno fa a
Parigi. Fu un fine settimana terribile, pieno di litigi e di
incomprensioni. Da questo fatto ho cominciato a pensare come sarebbe
stato e cosa sarebbe potuto succedere se lo avessi trascorso con un
compagno invece che con un'amica, ed ho trovato che fosse un buono
spunto per un film divertente.
Lei è attrice, regista, sceneggiatrice ed ha anche collaborato al
montaggio del film: come ha fatto a conciliare queste varie fasi?
Non ho riflettuto molto su come lavorare perché non avevo tempo. Non
sono un'attrice cerebrale che quando esce dal personaggio è sempre il
personaggio. Io nelle pause torno ad essere me stessa. Per il montaggio
mi sono dovuta imporre di tagliare scene in cui ero presente anche
quando queste erano venute bene e in cui la recitazione era buona.
Credo che il regista non debba pasare un secondo al di fuori della sala
di montaggio perché è li che si fa il film.
Quali sono I registi che l'hanno ispirata ed ifluenzata?
I registi che mi hanno influenzata sono quelli con cui mi sono trovata
meglio, ma ho anche imparato molto da quelli con cui ho fatto film
minori.
Che aria si respirava sul set?
L'ambiente sul set era molto buono. Io invece ho sofferto molto perché
dopo una settimana non sapevo se avrei avuto i soldi per finire la
produzione, ma non lo ho mai detto a nessuno.
Lei ha scritto anche la musica del suo film.
Quando ho finito di montare il film il mio ragazzo mi ha detto che
mancava della musica. Scrivere della musica non è stato difficile
perché io scrivo da sempre canzoni. La canzone che canto nel film è
l'ultima e per questa avevo un accordo con i produttori tedesci.
L'accordo consisteva nel farmi pagare la canzone con del denaro per
finanziare il film.
Il suo prossimo film?
Sarà un film drammatico, sul potere, assassini e crudeltà.
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