Claudia La Bianca è una giovane cineasta originaria della Sicilia che un bel giorno ha raccolto baracca e burattini e ha ben pensato di cercar gloria negli Stati Uniti. Scelta fortunata perché (neanche a dirlo) recentemente si è trovata faccia a faccia (più o meno) con Steven Spielberg che l'ha scelta, insieme ad altri 200 registi provenienti da tutto il mondo, per un reality show un po' particolare ovvero The Lot, arrivando addirittura tra i finalisti. Diciamo che comunque la sua sfida l'ha vinta, visto che ora ha un contratto con la Dreamworks e per un anno potrà presentare idee e copioni. Claudia possiede una rara e muliebre sensibilità con la quale riesce a trasmettere sensazioni forti che arrivano a pizzicare le corde dell'anima e ciò le ha permesso di muoversi con disinvoltura non solo nel mondo del cinema ma anche nel vasto panorama dei videoclip musicali e di confrontarsi con l'intimità dei documentari e la graffiante ironia degli spot pubblicitari.

È possibile vedere i lavori di Claudia La Bianca sul suo sito.

Cosa ti ha spinto a diventare una regista?

Ci sono nata, ma l'ho scoperto solo da pochi anni.

Ho guardato un po' il tuo sito. Dai tuoi lavori si capisce come la figura femminile ricopra un ruolo fondamentale. Quanto c'è di te in quello che fai?

Ogni artista mette tutto di sè in quello che fa.

Sei arrivata tra i finalisti del reality On the Lot, questa particolare competizione voluta da Spielberg. Come hai vissuto questa esperienza e quali sono stati i lati positivi e quelli negativi (se ve ne sono stati…).

E' stata una delle piu` belle esperienze della mia vita...al limite del surreale. Ogni giorno ho faticato per convincermi che era la realtà, una stupenda realtà. Agli Studios sono arrivati 12 mila corti e c'è stata una prima scrematura fino ad arrivare a 200 lavori. Da questi Spielberg in persona ha selezionato i 50 semifinalisti che sono stati invitati a Los Angeles per una settimana massacrante che qualcuno ha definito "il campo di concentramento di Hollywood." Il nuovo compito prevedeva la realizzazione di un discorso di 3 minuti con cui vendere il nostro primo film. Dopo un'ulteriore eliminazione siamo rimasti in 36. Poi ci hanno dato 24 ore per girare un nuovo cortometraggio e siamo rimasti in 24. L'ultima prova è stata per me la più eccitante: girare un corto in solo 1 ora di tempo negli studi di Hollywood con l'aiuto di una produzione professionista. E ne hanno eliminati altri 6. Infine rimanevano 18 finalisti e io ero ancora in gioco! Ma il televoto da casa è stato decisivo e sono stata eliminata insieme agli altri due registi europei (guarda caso…ndr).

Hai incontrato Spielberg? Com'è? Ma esiste realmente?

Purtroppo Lo zio Steven non è mai apparso. Se esiste veramente? Penso di sì, ma sicuramente stava sulla luna con ET…

Quanto ti ha aiutato il confronto con persone del calibro di Jon Avnet o Brett Ratner, che erano nella giuria di On the Lot?

Brett Ratner ha detto, in una delle eliminazioni, "sei una regista nata", il che mi ha fatto credere ancora di più in me stessa... Jon Avnet ha assitisto a una delle mie riprese e mi ha detto "la tua fresca energia è necessaria in ogni set quando si gira un film...resta te stessa"

Qual è il tuo film preferito?(so che è una domanda retorica e che ce n'è sicuramente più d'uno, ma mi affido alla tua capacità selettiva e ti chiedo di metterne uno sopra tutti)

Nuovo Cinema Paradiso

Vivi a Miami da 10 anni. Com'è la scena artistica lì?

Sono l' origine dell'arte in Florida!! Ahahhah!

Quali sono le tue fonti di ispirazione?

I miei sogni.

So che sei anche pittrice, grafica e disegnatrice di fumetti. Come mai non hai proseguito in queste direzioni?

Non le ho abbandonate, le ho semplicemente indirizzate su una forma d'arte che le racchiude tutte e tre: il cinema.

Quale musica ascolti?

Classica, chill out e molte colonne sonore di grandi film.

A cosa stai lavorando ora?

Proprio in questi giorni andrò in Sicilia per preparare il mio primo lungometraggio con lo sceneggiatore Paolo Pintacuda vincitore di vari premi cinematografici. Lavoreremo al copione e gireremo il trailer.

Quanto ti ha influenzato la vita nel tuo paese d'origine, Bagheria, e perché hai deciso di andartene.?

Bagheria, come tutta la Sicilia, è un paese contraddittorio. Ti dà tanto in termini di ispirazione, ma ti concede pochissimo per quanto riguarda le possibilità. Una volta assorbito il "mondo magico" che Bagheria ti fa intravedere ad ogni angolo, il passo successivo era la fuga verso un posto che potesse realizzare i miei sogni.

Credi nel destino o in qualcosa di simile? Cioè che esista già un piano ordito dietro alle nostre esistenze?

Non proprio. Penso che tutto quello che riusciamo a fare è raggiunto per mezzo della nostra volontà. Non mi riferisco al semplice "volere", ma alla "LEGGE DELL'ATTRAZIONE" teorizzata da alcuni filosofi. Tu attrai quello che la tua mente e la tua volontà vogliono.

Il tuo film A cinic angel (che ho trovato bellissimo sia come regia che come sceneggiatura, ma anche il commento sonoro mi ha particolarmente emozionato) mi ha lasciato alquanto scosso. Ricorda vagamente le atmosfere sospese di Babel o Crash per esempio. Credi nell'amore?

Lo scopo del film era proprio quello di colpire lo spettatore attraverso tutto quello che il prodotto filmato ti concede: quindi l'immagine, la musica, la storia. Dove c'è amore c'è tutto.

Per quale occasione hai realizzato il documentario The bleeding heart?

Per un evento organizzato da Amnesty International sul tema "le donne maltrattate".

Qual è il tuo rapporto con il cinema italiano contemporaneo?

Sono cresciuta con i film di Fellini e Lina Wertmuller....ecco come ricordo il cinema italiano...A parte Giuseppe Tornatore e Sergio Castellitto penso che oggi si siano fatti tanti passi indietro.

Il film italiano che ti è piaciuto di più (negli ultimi 10 anni)?

Non ti muovere di Sergio Castellitto

Cosa pensi del fatto di produrre film e distribuirli direttamente in DVD, tendenza lanciata da Steven Soderbergh con Bubble ?

L'idea di distribuire il film direttamente in dvd non è male, ma io punto alle sale cinematografiche e ai grandi festival come Cannes.

Quanto ti ha influenzato Internet e che rapporto hai con il Web?

Devo dire che non ha influenzato nè me, nè conseguentemente la mia arte. Internet è un mondo parallelo che uso per guardare il mondo dal mio loft di Miami.

L'ultimo film che hai visto?

La Vie en Rose: la storia di Edith Piaf

L'ultimo libro che hai letto?

Siddharta

Come ti piacerebbe morire?

Sto lavorando alla mia immortalità.