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MedFilm Festival '04 - I premi
di Laura De Gregorio
La sesta giornata di Festival ha portato con se' la premiazione di tutte le sezioni del MedFilm alla presenza di Ginella Vocca. Ecco i premi.
Premio Italia nel Cinema a Lavorare con lentezza di Guido Chiesa (Italia, 2004) per la "freschezza dell'approccio, l'originalità della sceneggiatura" e il modo in cui è stata colta "la complessità del pensiero dei giovani. Lavorare con lentezza è la fedele riproduzione della generazione degli anni Settanta." Del film si è ribadito inoltre l'aspetto giocoso e poetico perché ha messo in luce lo spirito di gruppo che nella realtà fu alla base di Radio Alice. Il film di Chiesa e' stato premiato da una giuria composta da giornalisti della stampa estera e studenti della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Roma La Sapienza.
Per Mediterraneo In Concorso, Mohamed Salmaui, presidente della Giuria Internazionale composta da Lina Wertmuller, Roberto Olla e Eric Guirado (vincitore del Premio Méthexis 2003) ha dato notizia di tre menzioni speciali: la prima va a Un fils "per il coraggio del soggetto e la bravura della sua regista", Amal Bedjaoui. Era presente in sala anche Isabelle Pichaud, l'attrice protagonista. La seconda è per I love Cinema di Osama Fawzy perché affronta un problema serio con gli occhi di un bambino e attraverso un intrattenimento leggero porta avanti "una battaglia contro il fondamentalismo". Terza ed ultima menzione al film croato Witnesses di Vinko Bresan che racconta "la guerra in termini più umani che militari" e traduce una situazione documentaristica in un procedimento artistico che si avvale di "luci eccezionali". Ritira il premio Leon Lucev, l'attore protagonista. Il Primo Premio di questa sezione va a The Devils perché spiega come "la mancanza d'amore generi violenza. La forma artistica rigorosa rispetta l'intelligenza dello spettatore" oltre che la serietà dell'argomento trattato, e i due bambini ci hanno regalato "una performance strepitosa." A loro, "ai suoi bambini" come li chiama Cristophe Ruggia dedica questa vittoria.
Mohamed Salmaui conferisce poi un premio a Ginella Vocca, l'antico simbolo egizio in oro che le porge con calorosa ammirazione simboleggia il valore che ha dimostrato il MedFilm in questi dieci anni di festival. "Tutti parlano tanto di dialogo
lei ha fatto un ponte concreto" tra le culture del Mediterrrenaeo che va ben aldilà della celebrazione artistica.
Il Premio per la Pace Amore e Psiche 2004, se lo aggiudica con voto unanime il film albanese The Moonless Night perché "riesce a cogliere la spinta storica della democrazia e della libertà". Ritira il premio il regista, Artan Minarolli.
Altro riconoscimento particolare, l'omaggio alla carriera di Joussef Chahine che ritira la targa rivolgendo un simpatico saluto in italiano e tra gli applausi ricorda affettuosamente Yasser Arafat.
La Giuria internazionale al gran completo (gli studenti delle Scuole Nazionali di Cinema mediterranee ed europee) annuncia poi la scelta presa insieme alla Giuria delle detenute di carcere di Rebibbia Femminile per il Premio Méthexis 2004, sezione Corti in Concorso, di premiare l'israeliano A different war, di Nadav Gal, che affronta il conflitto tra la parte maschile e femminile di un bambino e propone "una soluzione pacifica per tutte le guerre, personali e non."
Menzione speciale della Giuria anche per il cortometraggio tedesco Beginners! di Nicolas Wackerbarth che ha ritirato di persona il premio, perché sviluppa il tema del senso di colpa generando nel pubblico "empatia, senza compiacimento con uno stile contemporaneo."
Infine Premio Internazionale Ama l'Ambiente al documentario Le vilain petit poussin di Rachid Bouchareb, triste storia di un pulcino da allevamento.
Siamo così giunti al termine della premiazione e per certi versi del festival, colto nel preciso momento in cui si tirano le somme dell'odierna edizione e si pensa già a quelle venture. Lambendo le coste mediterranee e inoltrandoci nell'entroterra europeo, abbiamo camminato attraverso il florido vivaio culturale di questa manifestazione, e ora sulla scia di quelli che sono ormai e con una certa malinconia dei bellissimi ricordi, fatti di incontri reali e figurati con un cinema di grande impegno e valore, auguriamo al MedFilm lunga vita. Ricordiamo a chi non ha avuto modo finora di seguire questa manifestazione, che il festival proseguirà fino al 21 Novembre.
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