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Cannes 2012 - Le conferme dorate di Haneke e Garrone
di Keivan Karimi
La
65a edizione del Festival del Cinema di Cannes ha ottenuto come al
solito grande risalto e rinomanza nel mondo della cinefilia
internazionale.
La kermesse annuale in questo caso è stata dedicata ai cinquant'anni dalla scomparsa di una diva immortale come Marylin Monroe, omaggiata con una foto commemorativa sul poster ufficiale dell'edizione. La giuria, presieduta dal nostro Nanni Moretti, confermatosi habitué dei festival di spicco, ha premiato l'intima e sentimentale ultima fatica di Michael Haneke, trionfatore con Amour a soli tre anni di distanza dalla Palma d'oro conquistata con Il Nastro bianco. Un Festival dunque di conferme e ritorni eccellenti, visto che oltre al cineasta austriaco, anche un grande talento italiano come Matteo Garrone è tornato a vincere e convincere col suo ipperrealista Reality, premiato con il Grand Prix speciale della giuria, stessa riconoscenza che il regista romano aveva già ottenuto nel 2008 con il cult Gomorra.
Un'altra vecchia conoscenza di
Cannes come l'autore romeno Cristian Mungiu è stato nuovamente
premiato con il premio per la migliore sceneggiatura per il film Beyond the Hills, dopo
aver trionfato con lo stupefacente 4 mesi, 3 settimane, 2
giorni nel 2007. Persino per il
giovane artista messicano Carlos Reygadas è scattato un ritorno
dorato alla kermesse, visto che cinque anni fa era stato apprezzato
dalla giuria con Luz Silenciosa,
mentre in questa edizione è stato riconosciuto come miglior regista
data la prestazione convincente nel suo Post Tenebra Lux. Anche l'action movie ha avuto un
proprio spazio d'interesse, visto che il divo danese Mads Mikkelsen,
duro d'eccezione anche a Hollywood, è stato premiato per la Miglior
performance maschile per il ruolo da protagonista in The
Hunt, crudo dramma di Thomas
Vinterberg, allievo del ben più celebre connazionale Lars von Trier.
Due le migliori attrici premiate, ovvero le debuttanti romene Cosmina
Stratan e Cristina Flutur sempre per il film di Mungiu.
Tra i grandi
ritorni eccellenti e premiati non poteva mancare il leggendario Ken
Loach, cineasta inglese di grande esperienza, già vincintore della
Palma d'oro nel 2006 e stavolta premiato con il degno riconoscimento
della Giuria per la sua ultima commedia di stampo proletario The
Angel's Share, ennesimo
capolavoro british incapace di rinnegare la volontà ideologica e
rappresentativa di Loach.
Il Festival, apertosi il 16 maggio scorso con l'intrigante e colorato Moonrise Kingdom firmato da Wes Anderson, ha vissuto momenti di grande rilievo cinematografico soprattutto grazie ai ritorni sulla croisette di altri grandissimi autori; personaggi come Abbas Kiarostami, Alain Resnais e Dario Argento hanno sicuramente colpito il grande pubblico, ma mai quanto l'arrivo di un genio del cinema come Bernando Bertolucci, nuovamente sugli schermi con Io e Te, proposizione scenica dell'ultimo romanzo di Niccolò Ammaniti. La presentazione più divertente e di impatto mediatico è stata invece quella del terzo capitolo della saga cartoon Madagascar, che vede ancora star come Ben Stiller e Chris Rock tra le voci dei protagonisti del simpatico film d'animazione. Di seguito sono elencati i vincitori dell'edizione numero 65 del Festival:
Concorso-
Palma d'oro: Amour di Michael Haneke (Francia)
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Grand Prix Speciale della Giuria: Reality di Matteo Garrone (Italia)
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Prix de la mise en scène: Post Tenebras Lux di Carlos Reygadas (Messico)
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Prix du scénario: Beyond the Hills di Cristian Mungiu (Romania)
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Prix d'interprétation féminine: Cosmina Stratan ex aequo Cristina Flutur per Beyond the Hills
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Prix d'interprétation masculine: Mads Mikkelsen per The Hunt
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Premio della giuria: The Angels' Share di Ken Loach (Regno Unito/Francia)
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Premio Un Certain Regard: Después de Lucia di Michel Franco (Messico)
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Premio della giuria: Le grand soir di Benoît Delépine e Gustave Kervern (Francia)
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Menzione speciale: Djeca di Aida Begic (Bosnia)
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Prix d'interprétation féminine Un Certain Regard: Émilie Dequenne per À perdre la raison ex aequo Suzanne Clément per Laurence Anyways
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Gran Premio Settimana Internazionale della Critica: Aquí y allá, regia di Antonio Méndez Esparza (Spagna/Stati Uniti/Messico)
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Premio SACD: Los Salvajes, regia di Alejandro Fadel (Argentina)
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Premio Art Cinéma: No, regia di Pablo Larraín (Cile/Stati Uniti)
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Premio Europa Cinema Label: El Taaib, regia di Merzak Allouache (Algeria)
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Premio SACD: Camille redouble, regia di Noémie Lvovsky (Francia)
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