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Rubrica del 24 09 2004

 
 
 
 
 
 
 
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Rubrica

Quando il cinema fa linguainbocca con i fumetti

di Luigi Faragalli

Ieri sera tornando a casa dal cinema pensavo al più grande problema di qualunque supereroe alle prime armi: procurarsi un costume che non sia spudoratamente ridicolo.

Ipotizzavo un evento fuori dall'ordinario, non so, il morso di un armadillo radioattivo anche un po' alieno magari per parte di madre, ecco, poniamo capiti al sottoscritto una cosa del genere, dove lo trovo un costume da Uomo-Armadillo? Lo faccio fare? E da chi? Da mia madre? Ciao mamma, sono stato morso da un armadillo radioattivo/alieno e adesso sono un supereroe, ti metti alla singer per favore a farmi il costume?
No, dai, ho già dato troppi dolori a mia madre, questo non potrei mai chiederglielo.

Supponiamo però che alla fine in qualche modo io riesca a procurarmi il mio fiammante e rutilante costume da Uomo-Armadillo, i miei problemi sarebbero finiti? No, assolutamente no, soprattutto se dovessi trovarmi ad essere il supereroe protettore di, mettiamo, Drezzo, nel comasco. Perché a Drezzo il Regio Decreto 773 del 1931 è vangelo e comparire in un luogo pubblico con una maschera che renda impossibile il riconoscimento mi costerebbe una quarantina di euro a botta.
QUESTO E' UN LAVORO PER L'UOMO-ARMADILLO! Tac, multa.
Ora, d'accordo che sono l'Uomo-Armadillo, ma mica sparo soldi dai polsi io, oh.

Si potrebbe ovviare facendosi dipingere il costume sulla pelle, niente maschera, niente multa, ma un sacco di ore perse al trucco, e nel frattempo Como è in fiamme. Insomma, siamo abituati alla dottrina dei supereroi con superproblemi ma dovremmo rivederla in un'ottica più spiccia e politicamente scorretta: essere diversamente abile comporta mille problemi quotidiani, da scendere le scale a fare bancomat, essere super abile è uguale.
Pensate a cosa deve essere rilassarsi su un divano in dormiveglia quando i vostri sensi di ragno cominciano a pizzicare e vi fanno rizzare tutti i peli per ogni starnuto di piccione giù in piazza. Oppure fare sesso quando si hanno i muscoli d'acciaio ed una superforza tale che se ti distrai un attimo una spinta pelvica un po' più ganza trasforma la tua compagna in uno splendido affresco sulla parete.

Avrete di sicuro visto Spiderman 2, tutti lo hanno visto oppure si accingono a farlo, ieri al cinema c'erano vecchie baldracche, benzinai, baroni, cravattari e azzeccagarbugli, tutti. Vi sarete tutti accorti che è un film sulla scelta. Sì, dai che ve ne siete accorti, il protagonista non è mica il tizio che si arrampica sui muri e, in mezzo al mare,  per tirarsi fuori dai guai appiccica la tela alla panza di un gabbiano spaturnato che passa di lì, no, protagonista è la scelta. Essere un bravo guaglione o spupazzarsi la rossa? Essere uno sfigato e anche un supereroe oppure essere sempre uno un po' meno sfigato? Essere uno scienziato pazzo e cattivo o pazzo e buono?
Son domandone?
No, sono domande più vicine alla vita di tutti i giorni di quanto possa sembrare.
Bene, se avete visto Spiderman in sala con voi ci saranno stati sicuramente un certo numero di tecno-nerd. Il tecno-nerd è quello che: Ma daaaaai, ma come è possibile che un nucleo di fusione che si autoalimenta cada nell'acqua senza prosciugare istantaneamente tutto l'Hudson?
Ecco, non che a volte non ci caschi anch'io ma questi sono assolutamente i commenti che NON bisogna fare quando si guarda un film tratto da un fumetto. I fumetti sono un luogo fantastico, lontano dalla vita reale, sono posti in cui gli autori, come nelle favole, creano universi pieni di cose meravigliose senza dover rendere conto alla realtà. Uomini più veloci della luce, alieni colossali divoratori di mondi, donne invisibili, cose assolutamente straordinarie e, proprio per questo, al dipanarsi degli eventi non necessitano spiegazioni men che straordinarie. I fumetti di supereroi erano pieni di radiazioni, la radioattività era qualcosa di misterioso ed oscuro, dagli effetti imprevedibili ed incerti. Come dicevo oggi a M. J., la seconda guerra mondiale ci ha insegnato che le radiazioni semplicemente ammazzano, altrimenti avremmo migliaia di giapponesi volanti.
Il problema dei moderni sceneggiatori di film tratti da comics sta qua: tentano di rendere plausibile il fantastico utilizzando quello che oggi appare foriero di sviluppi incerti, ma non lo fanno con disinvoltura, non cercano un semplice pretesto da dimenticare subito per concentrarsi sull'eroe, no, si impegnano.
Risonanza blablablà, energia blablablà, genetica blablablà, nanomacchine blablablà. Ma via, lasciateci pure le radiazioni tanto care alla nostra infanzia, nessuno chiede all'Uomo Ragno di essere vero. 

Questo bel cappellone con leggera critica ai sempre più incapaci autori hollywoodiani (L'UOMO RAGNO FA BATTUTE! E' UNA MITRAGLIA, STORDISCE I NEMICI A CHIACCHIERE, E' IRRITANTE, E' UN CACACAZZO! Dico, ci vuole tanto a scrivere qualche centinaio di battute?) serve ad introdurre una veloce galoppata nel cinema dei fumetti o nei fumetti del cinema, se preferite, peraltro senza alcuna pretesa enciclopedica.

Europei:

Asterix, poverino, non si può dire abbia avuto una gran fortuna nella trasposizione cinematografica. Ad un primo episodio, Asterix ed Obelix contro Cesare, non certo esaltante fa seguito un secondo, Asterix ed Obelix: missione Cleopatra, che è meglio dimenticare. Di buono in entrambi i film c'è un Depardieu avente decisamente le physique du role. La Bellucci andrebbe crocifissa, ma chi sa qualcosa di recitazione non ha certo bisogno di sentirselo dire da me.
In Italia abbiamo avuto poca roba, la prima cosa che mi viene in mente è un Tex Willer e il signore degli abissi nel 1985, con Giuliano Gemma nella parte del Tex nazionale e Duccio Tessari alla regia. Ricordo di averlo visto ma non chiedetemi di più. C'è poi Dellamorte Dellamore, del 1994, paraculescamente spacciato per una sorta di versione filmica di Dylan Dog, in realtà una sorta di precursore avente però lo stesso paparino, Tiziano Sclavi. Ne ricordo forse un'inquadratura delle tette di Anna Falchi e poco altro.
Dall'Inghilterra invece arriva il fumetto da cui è tratto Dredd - La legge sono io interpretato da Stallone esattamente come qualunque altro personaggio interpretato da Stallone. Devastato dalla critica in Italia francamente mi ha fatto ridere. Il fumetto era già molto surreale, ma nell'incarnazione americana che si prende quasi sul serio tocca livelli di idiozia deliziosi.
Una segnalazione meritano anche Paz, dai fumetti di Andrea Pazienza, e Immortel del grande Enki Bilal.

Ammerregani:

La caterva. Siete a Hollywood e volete fare un film che riempia le sale ma siete a corto di idee e vi manca un soggetto che si possa farcire di effettoni? Ma ci sono i fumetti, via, una produzione sterminata a cui attingere. Questo oggi ma il fenomeno non è per niente recente. La saga di Superman si sviluppa dal 1978 al 1987 in ben quattro episodi. Nel primo si costruisce l'eroe, il secondo è quello dei tre cattivoni sadomaso, il terzo, forse il mio preferito, è quello più scanzonato, con Superman buono contro Superman cattivo e computerone gigante malvagio, si chiude col quarto e lo scontro con l'Uomo Nucleare. Dopo Reeve nessuno ha più vestito i panni del superuomo con le mutande rosse sul grande schermo, a me francamente sta bene così. Superman è un supereroe difficile, troppo forte, con troppi poteri, è facile risolverlo in un concentrato di vomitevole retorica mista di buonismo e volontà di potenza statunitense. Tremo al pensiero di cosa potrebbero farne oggi a Hollywood.
Spiderman invece è fortunatamente finito nelle mani di Raimi, che forse qualche fumetto in più doveva leggerlo ma soprattutto nel secondo episodio riesce a far respirare l'aria delle avventure del ragno. Ok, mancano le battute durante gli scontri e Peter è esageratamente sfigato quasi quanto un Mister Bean, però nel complesso un film gradevolissimo e ben riuscito.
Daredevil per adesso non ha originato una serie, ma non si sa mai. Il film del 2002 è come pretese forse una spanna sotto alle produzioni dedicate a superuomini più famosi tuttavia l'avvocato cieco non viene poi così male. Buoni combattimenti, un'Elektra bella e scattante ed un Bullseye interpretato da Colin Farrell che non sarà un supercattivo da antologia ma qualche sorriso lo strappa.
Di Batman finora ne abbiamo visti quattro, di diverso valore. Il primo del 1989 è in realtà uno splendido film su Joker, con Jack Nicholson in grandissima forma, negli altri capitoli molti attori di richiamo ma nulla di strepitoso. Imbarazzente il terzo episodio con Val Kilmer nei panni dell'uomo pipistrello.
Di Punisher abbiamo già parlato. Spawn è semplicemente di una bruttezza disarmante. Non malaccio invece i due Blade, non privi di difetti, certo, ma si lasciano guardare in dvd in una serata pizza e birra. Su Hulk senza quasi Hulk e sul recente Catwoman stendiamo il classico velo pietoso.
Qualche riga invece la spendiamo volentieri per gli X-men, soddisfacenti sia il capitolo del 2000 che quello del 2003. Tanti personaggi, azione serrata, un approfondimento psicologico sicuramente da migliorare bilanciato però in parte da un aspetto visivo davvero ben riuscito.
Narrano poi le cronache di un Captain America e di un Fantastic Four girati negli anni novanta di cui però nelle sale italiane non mi risulta sia mai giunta traccia alcuna.

Giappi:

In Giappone il fumetto è una cosa seria, è un fatto culturale, un po' come il calcio da noi. Se è vero che gli Stati Uniti sono la patria del supereroe classico, quello col costume ed i poteri, è altresì vero che la scuola giapponese del fumetto surclassa qualunque altra per quantità e varietà di personaggi e storie. Video Girl Ai, The Guyver, City Hunter, Cutie Honey, sono soltanto alcuni dei titoli di pellicole tratte da famosi manga, tutti diversissimi tra loro, dal sentimentale, al poliziesco all'ipertecnologico.
Qualche curiosità per gli appassionati di due famosissimi cartoni animati trasmessi nel nostro paese: sia di Ken il Guerriero che di Dragonball esistono lungometraggi con attori in carne ed ossa, entrambi così scadenti da risultare esilaranti ed imperdibili.
Non so quanti poi ricorderanno Kyashan, il ragazzo androide, cartone trasmesso qualche vita fa nel nostro paese. Chi gode di memoria prodigiosa e prova nostalgia per la mamma-cigno robotica e per il triste ragazzo bianco che spazza via eserciti di droidi nazistoidi a mani nude non può perdere il recente lungometraggio che forse forse verrà distribuito anche in Italia: Casshern, uscito il 24 aprile in Giappone.

Consigli per autori a corto di idee:

Chiudo con un gesto caritatevole. So bene che presto arriveranno un nuovo Fantastici Quattro ed un Sin City che si preannuncia ottimo ma dopo? Cosa ci aspetta dopo? Quale fumetto prendere? Quale variazioni fare al soggetto originario per far vedere che noi siamo autori capaci, che abbiamo fantasia?Ecco, ci penso io.

Primo soggetto modificato: Lanterna verde

E' la storia di un ragazzo svogliato e stupidotto di Cassano Magnago che vede precipitare nel campo dietro casa un'astronave aliena. Recatosi sul luogo dello schianto scorge fra i rottami un alieno extracomunitario morente. Avvicinatosi con riluttanza all'orrendo e puzzolente essere il giovane riceve dal visitatore dello spazio uno strano anello ed una lanterna, tratta sul prezzo e la spunta a dieci euro non prima di aver rimediato anche un poster di una tettona, da quel momento diventa un leader politico dotato di straordinario culo.
L'anello gli conferisce la capacità di sparare enormi cavolate capaci di stordire qualunque avversario, di tanto in tanto deve però ricaricarlo avvicinandolo alla lanterna, di tanto in tanto deve ricaricare anche questa riempiendola di acqua del Po, giustamente verde melma.
Il suo più acerrimo nemico è Lord Ictus.

Secondo soggetto modificato: Wonder Woman

Diana Prince Brichetto Arnaboldi Moratti è una principessa amazzone nata su un'isola misteriosa chiamata Milano. Quando sull'isola precipita col suo jet privato pieno di nani e ballerine il Primo Ministro italiano, su consiglio della dea Venere e della dea Minerva la bella principessa tenta di strozzarlo, purtroppo non fa in tempo e viene corrotta. Giunta nel nostro paese a seguito del nano con bandana assume l'identità segreta di Ministro dell'Istruzione. Incartapecorita e pettinata coi petardi ha schiere di addetti stampa pronti a giurare che quando si trasforma però possiede la forza di Ercole, la velocità di Mercurio, la bellezza di Venere e la saggezza di Minerva. Il nano buffone garantisce a reti unificate che prima o poi la tipa si trasformerà.

Terzo soggetto modificato: Silver Surfer

Un giovane filosofo abitante del lontano partito Dee-Chee è innamorato di se stesso, pur essendo incredibilmente somigliante ad un babbuino, non solo per lineamenti.
Un giorno il terribile Nanus, il divoratore di schieramenti, arriva nella sua area politica e minaccia di fagocitare tutto e tutti.
Prontamente il giovane filosofo sacrifica i suoi amici e si dichiara pronto a servire come schiavo l'ingombrante ospite. 
Passerà così anni rinchiuso in un partito piccolo piccolo prima di poter tradire di nuovo i suoi amici e vendere la restante dignità dei cattolici di destra in cambio di una comoda sedia nella galassia Europa.
Ok, ok, a sentirla così non sembra un supereroe, ma secondo voi un fesso può essere commissario europeo per Giustizia, Sicurezza e Interni?

 
Finisce qui questa lunga passeggiata per nulla seria in bilico fra strisce e fotogrammi, sicuramente ho dimenticato qualcosa, non fatemene una colpa, l'articolo voleva essere un divertissement non un trattato.

Alla prossima avventura, il vostro cordiale Uomo-Armadillo di quartiere vi saluta.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 7 commenti

 
 
utente
Tino
  • commento ...voleva accettare la parte per motivi di scaramanzia. Problema risolto qualche giorno fa con l'attribuzione del ruolo da protagonista ad un giovane attore a me ignoto. Ciao!
 
 
 
 
 
utente
Angelus
  • commento La superstizione divora gli attori come sempre. :)
 
 
 
 
Pagine: 1 2
 
 
 
 
 
 
 
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