- tipo Fuori sincrono
- Keivan Karimi
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- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Stop! Dimenticalo
di Sara Troilo
Ma si parlava dell'inutilità e veniamo quindi alla trama (tanto più che se qualcuno di voi dovesse aver già visto il film avrebbe bisogno di una rinfrescata dal momento che, come già detto, non resta impresso): Rebecca (Julianne Moore) è un'attrice di successo alle prese con uno spettacolo teatrale e con Tom (David Duchovny), un marito erotomane che fa il casalingo; il fratello di Rebecca è Tobey (Billy Crudup), ovvero un cretino trentenne peterpan che si esprime a rutti e ha una relazione con Elaine (Maggie Gyllenhaal), un'aspirante scrittrice che vorrebbe avere un figlio. Le donne sono molto amiche e gli uomini pure. Il film quindi si trascina avanti a fatica alternando scene in cui tutti e quattro se la chiacchierano allegramente a scene in cui le due donne si lamentano dei rispettivi compagni e i due uomini parlano di sport. Geniale, nes pas? Originalissimo. Per rendere ancora più sorprendente la trama, poi, il regista ha pensato bene di metterci anche il tradimento. Così abbiamo: una donna che sta cercando la propria via nel mondo del lavoro e sta pensando al matrimonio e qualche bambino; un cretino che scrive i propri articoli in auto col portatile (perchè? Non c'era davvero alcun bisogno di rendere ancora più urticante il personaggio di Tobey!) e che all'ipotesi di costruirsi una propria famiglia non pensa affatto; una donna affermata nel lavoro, ma a cui sta sfuggendo la vita privata e un uomo narciso che cerca conferme tra le mamme divorziate dei compagni di scuola del figlio. I personaggi non reggono minimamente, sono tutti prevedibili come una puntata di Porta a Porta, ma alcuni non hanno movente (come le puntate di Porta a Porta, del resto). Non si capisce che cosa turbi Rebecca a parte il fatto di aver sposato un pornofilo. Si capisce invece dalla prima inquadratura della mamma divorziata che diventerà l'amante di Tom e anche che lui avrà enormi sensi di colpa. E' squallidamente ovvio che Tobey non è l'uomo dei sogni di nessuna e quindi proprio non si riesce a intuire quale sia lo strano impulso che porta Elaine a volersi riprodurre con lui. O è la solita storia dell'orologio biologico o a New York la penuria di maschi è davvero tragica, roba da far intervenire il WWF per reimmetterne qualcuno. Tra l'altro leggo in un'intervista che questo Freundlich dice di essere un mix tra Tom e Tobey e mi chiedo, cioè chiedo alla Moore, ma tu non abitavi a Los Angeles? A un certo punto Elaine molla Tobey e si mette con un russo. Qui si apre una serie di gag razziste cui non si assisteva dai tempi della guerra fredda, si riesce addirittura a far passare per idiota il russo davanti all'americano che molla peti a tutto spiano: una vera e sconfinata tristezza. Infine si assiste al tentativo di Tom di "guarire" e quindi via di gruppi per sex addicted (o bulimici sessuali). Freundlich non deve aver mai letto Palahniuk che scrive pagine molto belle su questi gruppi e infatti anche qui la banalità la fa da padrona.
Uomini e donne vanta anche una lunghezza spropositata per ciò che mette in scena e arrivare alla fine del film è davvero difficile, occorre combattere con alcuni di questi sintomi: rabbia per non essere stati a casa a pulire le fughe tra le piastrelle (dove si annidano gli acari!), insofferenza verso gli Stati Uniti nella loro interezza (colpirne molti, anzi colpirli tutti, per educarne uno), "adesso sto qua fino alla fine perchè non può esserci anche il lieto fine" (pensiero che comincia a farsi strada dopo i primi 20 minuti di film), straniamento poco brechtiano ("com'è che si chiamava la mia maestra delle elementari?", "cosa devo fare assolutamente domani in uffcio?"...). Il regista dovrebbe cercare di puntare un po' meno sulla presenza nel cast della propria brava moglie e provare a costruire sceneggiature meno elementari.
Va anche detto che la distribuzione italiana non ha fatto una gran lavoro: se il titolo originale è Trust the man quale sarà mai stato il percorso mentale che ha portato al nostro Uomini e donne: tutti dovrebbero venire... almeno una volta! ? Che l'abbiano fatto scegliere ai tristi figuri del programma omonimo della De Filippi?
I lettori hanno scritto 4 commenti
- indirizzo IP 83.103.92.98
- data e ora Mercoledì 29 Novembre 2006 [16:40]
- commento Come recita il trailer: 4 amici, 2 coppie e - aggiungerei io - un funerale, quello dello spettatore. CHE PALLEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE (sono stato abbastanza chiaro?)
- indirizzo IP 83.103.92.98
- data e ora Mercoledì 29 Novembre 2006 [16:43]
- commento Proposta per finale alternativo: il russo, in realtà un uomo di Berezovsky, torna e contamina tutti con il polonio. E non si salva nessuno.
- indirizzo IP 213.140.11.139
- data e ora Mercoledì 29 Novembre 2006 [16:46]
- commento eh, lo dicevo io che è troppo lungo sto filmaccio...
- indirizzo IP 213.140.11.139
- data e ora Mercoledì 29 Novembre 2006 [16:56]
- commento bello il finale alternativo,se faranno ma il dvd dovrebbero pensare di mettercelo :)
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