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Manuele Cecconello all'Havana Film Festival
Riceviamo e pubblichiamo:
COMUNICATO STAMPA
Il filmaker piemontese Manuele Cecconello
(www.prospettivanevskij.com) sarà uno dei protagonisti della ventottesima edizione del "Festival Internacional del Nuevo Cine Latinoamericano"
(http://www.habanafilmfestival.com/index2.php3 ), in programma a L'Havana dal 5 al 15 dicembre 2006. Nella nuova sezione riservata al cinema sperimentale (che si va ad aggiungere alle tradizionali aree: finzione, animazione, documentario), la prestigiosa rassegna cubana concentra la sua attenzione sull'opera di tre cineasti maggiori: il canadese Philip Hoffman, l'americano Dominic Angerame e Cecconello, la proiezione delle cui pellicole sarà seguita da un'antologia di altri esponenti della videoarte italiana (Asia Argento, Paolo Rosa, Ciprì e Maresco, Cane CapoVolto).
L'estetica di Cecconello coniuga la forza riproduttiva del dispositivo cinematografico con una peculiare elaborazione stilistica che attinge a suggestioni pittoriche e si avvale delle potenzialità della tecnologia digitale. Sulle cose del mondo - le strade, le case, i paesaggi, l'umanità residuale - e sugli elementi naturali (a L'Havana sarà presentata l'intera tetralogia Acque, Fuochi, Terre, Venti), si applica uno sguardo partecipe e perspicace, che mira a ritrovare il senso del proprio oggetto, a penetrarne il segreto. Per la pregnanza delle location, per le sue proprietà fotografiche, per l'impasto sonoro e per il ritmo impresso dal montaggio, l'opera di Cecconello costituisce un'esperienza straordinariamente innovativa in rapporto alle convenzioni dominanti del cinema italiano.
(Luca Bandirali - Enrico Terrone)
I film in rassegna:
Acque (Waters, 5'20")
when water sounds like stones, and stones sounds like light.
Fuochi (Fires, 4'30")
Fire seen by his inner night.
Venti (Winds, 5'30")
Green windy landscapes, birds, my girlfriend hairs, grass.
My favourite things. And, finally, the Peace flag.
Terre (Lands, 5'10")
My first movie about elements. The starting point of another life. I don't know which one.
Canzoncina (Little song. 17')
A movie about my family, my country, my river, my inner sounds. A kind of images carved in my DNA.
Litany (id, 21')
Contemplating nature during his Time. That is much slower and deeper than
Dì soltanto una parola ed io sarò salvato (Just say a word and I will be saved, 19') A sort of prayer to avoid catastrophe. Or, as you like, a sort of prayer to evoke catastrophe.
Purple Moonlight (id, 1997, 3'20")
My personal homage to those who in the 40's and 50's scratch the film searching the nature of light in moving images.
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