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Kima
Riceviamo e pubblichiamo:
KIMA
Regia Fulvio Paganin
Con Tom Corradini e Esther Nyokabi
Con le bambine Wambui Nyokabi e Martina Quaglia
E la partecipazione di Daniela Fazzolari
Kima (in lingua swahili "scimmia") è il titolo del nuovo lavoro diretto da Fulvio Paganin.
Il film, di cui sono protagoniste due bambine una italiana e una keniota, è recitato in tre lingue: italiano, swahili e inglese.
Due diversi mondi scorrono paralleli, senza toccarsi mai, proprio come le due bambine: fisicamente vicine ma lontane per stile di vita e pensiero, divise dall'incomunicabilità causata dalla lingua.
Ognuna di loro sfiora la vita dell'altra, entrando in contatto marginalmente con la realtà rappresentata dalla loro differente quotidianità. Ma entrambe rimangono ancorate al proprio mondo, alle proprie abitudini, alla propria vita. Nel bene e nel male.
La bimba keniota e quella italiana si ritrovano compagne di stanza in ospedale dove sono state ricoverate per il medesimo intervento chirurgico. Ma differente è, invece, il modo di affrontare questa esperienza, a causa del diverso background che le bambine hanno alle spalle.
Del cast fanno parte Daniela Fazzolari, Tom Corradini, Esther Nyokabi e per la prima volta sullo schermo le piccole Wambui Nyokabi e Martina Quaglia. La colonna sonora è di Andrea Braghin, che aveva già firmato le musiche del film "tempo perso" premiato da vari Festival Internazionali sempre con la regia di Fulvio Paganin, la scenografia è di Simona Goitre, la fotografia di Piero Basso, i costumi di Elena Valenti.
Il film è realizzato in collaborazione con APENDE che sta finanziando la gestione e l'ampliamento dell'ospedale a Kyeni, in Kenya, dove ancora oggi le strutture sanitarie sono poche e precarie.
APENDE si occupa di volontariato internazionale operando nel campo della cooperazione e dello sviluppo sia in Italia che in Africa (in modo particolare in Kenya). Persegue le proprie finalità attraverso interventi in ambito dell'istruzione di base e specialistica, l'impegno nella formazione e nell'educazione come chiave per uno sviluppo "umano".
Inoltre, attraverso un impegno concreto di solidarietà, Apende porta nelle comunità Africane la competenza tecnica dei suoi membri, il loro lavoro personale, la loro esperienza organizzativa e sociale.
I principi di Apende sono:
- L'impegno gratuito degli aderenti
- La centralità della dignità umana della persona e del suo sviluppo umano
- Lavorare e progettare con le comunità africane al fine di maturare con loro per poter costruire assieme
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