Riceviamo e pubblichiamo:

LA CLASSE MORTA DI KANTOR

VIDEO EVENTO AL CENTRO CULTURALE CANDIANI

MERCOLEDI' 7 E GIOVEDI' 8 GIUGNO

S'intitola Kantor: una realtà nell'immaginario l'omaggio al grande regista e artista teatrale polacco in programma mercoledì 7 e giovedì 8 giugno alle 21 nell'Auditorium del Centro Culturale Candiani, con ingresso gratuito sino ad esaurimento posti. Promosso dal Candiani e da Venezia Progetti con la collaborazione dell'Archivio Storico delle Arti Contemporanee della Biennale di Venezia e di CRT Artificio di Milano, l'evento del Candiani - per la regia di Dario Ventimiglia - consentirà di rivivere in video le emozioni de La classe morta, accompagnate dal commento di un attore del celebre Cricot 2 e in sala, dal vivo, dagli interventi di Donatella e Franco Ventimiglia.

La versione video de La classe morta (assieme all'ultimo spettacolo di Kantor, Aujourd'hui c'est mon anniversaire e ad una mostra degli oggetti "kantoriani"), è stata realizzata in digitale con gli attori di Cricot 2 nel 1991, nell'ambito della Biennale di cui era allora presidente Paolo Portoghesi, esperienza illustre all'interno di un percorso sulla genialità degli artisti del teatro arricchito nel tempo dalle presenze, tra gli altri, di Ronconi,  Brook, Grotowski, Wilson, Barba e la Mnouchkine.

Il contatto diretto da un lato con la morte e dall'altro con la paradossale sublimità del teatro aveva portato Kantor ad elaborare una visione del tutto personale della performance teatrale, in cui si percepisce distintamente il senso frustrante della perdita di certezze tipica del Novecento. Nel 1955 Kantor aveva dato vita ad un proprio gruppo teatrale, il "Cricot 2" (folgorante invenzione linguistica dal rovesciamento dell'espressione polacca  "to circ" ovvero "ecco il circo"): un gruppo di artisti eterogenei, pittori e poeti,  attori professionisti e dilettanti, che utilizzava - più che mettere in scena - i testi di Witkiewicz per sperimentare i legami fra il teatro e le arti visive. Kantor stesso, che cercava di evitare la parola spettacolo, ha definito La classe morta una "seduta drammatica" in cui non vi è uno sviluppo narrativo e i personaggi vi appaiono come in una struggente evocazione tra surreale comicità e straziante nichilismo. Al ritmo di uno struggente valzer di Karacinski, La classe morta si sviluppa come una atroce parata da incubo di un gruppo di vecchi, che ripetutamente varcano la soglia tra la vita e la morte, cercando di tornare sui banchi della loro antica scuola e portando sulle spalle i manichini di cera dei bambini che furono una volta. Tutto ciò, unitamente a testi inediti dell'artista, rivivrà nell'evento video del Candiani.