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Interviste a Cannes
Riceviamo e pubblichiamo:
Richard Kelly, regista del cult Donnie Darko, ha presentato a Cannes il suo nuovo lavoro Southland Tales.
In questa occasione siamo riusciti a fare per voi qualche domanda ai due protagonisti del film, Sarah Michelle Gellar e Dwayne Johnson, al regista Richard Kelly ed al produttore Sean McKittrick.
Sarah Michelle Gellar (Krysta Now)
Cosa ti ha attratto maggiormente del lavorare in Southland Tales?
SMG: Richard Kelly. In realta' ho firmato per il film prima ancora di leggere lo script. Richard mi presento' le sue idee in un modo cosi' accurato che non potevo dire di no. C'e' una sostanziale differenza fra un regista e un filmmaker, lui e' un filmmaker e crea un universo al quale puoi contribuire solo con il tuo meglio.
Come e' stato lavorare con un cast del genere?
SMG: Un sogno che diventa realta'. Sono stata fortunata in quanto per il personaggio che interpretavo ho dovuto lavorare con un sacco di gente. Non potevo credere che stavo veramente lavorando con queste persone ogni giorno. Ho sempre voluto recitare accanto a Dwayne ('The Rock' Johnson), abbiamo cercato di trovare il progetto giusto ma quando ci guardi capisci che non e' proprio la decisione piu' ovvia del mondo. Ma anche Cheri Oteri, Amy Poehler, John Larroquette e Wallace Shawn...sono molto fortunata.
Parlaci del personaggio che interpreti.
SMG: Krysta Now non e' solo una pornostar ma anche la star di un reality show televisivo, ha un album, ha una soda drink...ed e' innamorata di Boxer Santoros, personaggio interpretato da Dwayne (Johnson).
Cosa pensi che trarra' la gente da Southland Tales?
SMG: L'unica cosa che voglio che facciano e' pensare. La cosa che per me e' piu' importante nell'arte e' che porta a ri-esaminare le cose ma e' anche evocativa ed e' l'unica cosa che chiedo alla gente, sia che essa ci faccia arrabbiare, sia che ci rattrista, sia che essa ci porta a sentirci delusi dal mondo. Vorrei che la gente provasse qualcosa, che tornasse a casa e parlasse di questo e continuasse a parlarne. Questo e' quello che Richard (Kelly - regista) fa e questo e' quello che l'arte dovrebbe indurre la gente a fare: provare qualcosa.
Dwayne Johnson (Boxer Santaros)
Ti stai divertendo a Cannes?
DJ: Un sacco. E' la prima volta per me qui a Cannes e sono emozionato, sono davvero grato di essere qui e sono contento che il film sia in concorso!
Parlaci del tuo personaggio, Boxer Santoros.
DJ: Un tipo complicato. Sempre in cerca della verita' , uno schizofrenico paranoico con problemi di amnesia, riesce a prevedere il futuro e sa che il mondo finira' dopo tre giorni.
Oltretutto, ha una fidanzata che fa la pornostar e una moglie all'oscuro di tutto, quindi una vita molto movimentata! Non era un ruolo facile e sono stato fortunato ad avere molto materiale su cui lavorare.
Come ti sei trovato a lavorare in Southland Tales?
DJ: Per una combinazione di cose. Mi sono prima seduto a tavolino con Richard Kelly perche' lui mi disse che prima di leggere lo script avremmo dovuto parlarne di persona. Per cui facemmo un pranzo di circa 3 ore durante il quale Richard mi mostro' il suo lavoro, come avrei dovuto lavorare e come sarebbero dovuti essere i personaggi e in fine mi disse di andare a leggere lo script. Lo lessi e mi piacque, quindi direi che dopo una combinazione fra l'aver visto il lavoro di Richard e la sua sensibilita' e l'aver letto lo script, mi sono detto "ok, facciamolo". In piu' e' divertente, quando lavori in un film del genere non sai mai cosa succedera' e come andra' a finire, abbiamo preso i soldi da diverse parti per investire sul film e ci siamo ritrovati a Cannes!
Richard Kelly (Regista)
Hai messo assieme uno svariato cast per questo film, era qualcosa che avevi gia' in mente di fare per Southland Tales?
RK: Avevamo gia' Seann William Scott, il quale era incluso nel progetto gia' da due anni. In seguito ho diciamo messo su il film attorno a lui e tutti gli attori a cui eravamo interessati avevano le stesse capacita' comiche e lo stesso background di film d'azione o comici, tutti attori categorizzati e con questo film vedevamo l'opportunita di sfidare e re-inventare quella percezione. Alla fine quindi e' diventato un po' il modo con cui sceglievamo il cast e ho passato dei bellissimi momenti con ognuno di loro, penso che siano tutti molto bravi.
Mentre lavoravi per Southland Tales, hai sentito una certa pressione aggiuntiva dovuta alle aspettative del pubblico dopo il successo di Donnie Darko?
RK: Sicuramente un sacco di pressione. Ho fatto molta pressione anche su me stesso in quanto volevo che questo film fosse anche meglio di Donnie Darko, volevo che fosse un secondo film all'altezza del primo e volevo essere sicuro di aver fatto un passo avanti nelle mie abilita'. Voglio dire, e' stato necessario molto tempo per concludere questo progetto e volevo solo che ne fosse valsa la pena, quindi si, certamente c'e' molta pressione ma sono tranquillo e contento di aver fatto il miglior lavoro che avrei potuto.
Cosa pensi che trarra' la gente da Southland Tales?
RK: Penso che ne trarra' molto ma personalmente credo che quello che ne esce e' soprattutto un'idea del perdono. Alla fine, e' questo quello di cui parla il film. Le immagini finali del film parlano di questo molto piu' del resto e tutti i puzzles complicati posso essere decodificati, discussi e analizzati ma alla fine ne esce un tema molto semplice, che e' quello che spero la gente trarra' dal film. Probabilmente non lo capiranno quando vedranno il film per la prima volta, ma questo e' immagino il modo in cui sono e saranno sempre i miei film. Se il film ti rimane in testa allora il mio lavoro e' riuscito.
Quanto sei eccitato dal fatto che il film e' in concorso a Cannes?
RK: E' la mia prima volta e sono molto emozionato, sono tutti molto onorati, specialmente Sarah (Michelle Gellar) e Dwayne (Johnson). Questa e' una delle cose piu' grandi che mi siano mai capitate in vita mia.
Sean McKittrick (Produttore)
Quale tipo di sfida ha rappresentato per te lavorare per Southland Tales?
SM: E' stato un film estremamente ambizioso, così come lo script; e proprio perchè era così ambizioso necessitava di costare una quantita' di soldi, che il mercato che stava decidendo il nostro budget non era ciò che avremmo avuto bisogno per renderlo redditizio. Finalmente, abbiamo trovato una via di mezzo, abbiamo ricavato molto più del previsto dal budget a disposizione, che altri non sarebbero riusciti ad ottenere. Aiuta avere amici! La crew è stata fantastica ed ha veramente preso tutto per niente in cambio e questo è veramente ciò che vi è alla base.
Parlaci di questo singolare casting per Southland Tales.
SM: Volevamo bravi attori che facessero qualcosa che non avevano mai fatto prima e siamo stati abbastanza fortunati perche' la gente che volevamo lavorasse con noi, ha finito per farlo.
Volevamo sovvertire la percezione dei media su questi attori e Richard era contento dell'idea di lavorare con persone appassionate e se c'era un attore che lavorava su una parte mai fatta prima , era motlo piu' facile che ci mettesse piu' passione.
E' stato uno shock per te il fatto che il film sia apparso in concorso a Cannes?
SM: Beh, e' stato uno shock poiche' abbiamo spedito un DVD che era un po' una versione non rifinita del film e che aveva non piu' del 20% degli effetti visivi, il suono non era mixato e neanche definito. Da quel punto di vista, il film perde molto e puoi solo contare sull'effettiva potenzialita' del film ed e' dura specialmente perche' nella terza parte del film ci sono molti effetti visivi.Quindi si e' stato uno shock e se io e Richard avevamo in mente che il film andasse a Cannes e pensassimo che fosse il film giusto per Cannes? Si, ma non abbiamo mai pensato di passarci del tempo dietro e che ci avrebbe dato una buona opportunita'. Per cui il fatto che il festival ci ha concesso l'onore di essere qui e' stato inaspettato. Non lo abbiamo ancora realizzato e non importa cosa succedera' nel resto della nostra carriera, il nostro secondo film e' in concorso a Cannes!
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