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Venice & Video 2006 - i vincitori
Riceviamo e pubblichiamo:
Venice&Video 2006
Vince il cortometraggio
"Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile" di Elisa Frasinetti
Alla presenza di un folto pubblico, giovedì 16 marzo presso il Teatro dei Frari di Venezia, si è conclusa la prima edizione del concorso per videoproduzioni Venice&Video organizzata da Cinit - Cineforum Italiano e Shylock - Centro Universitario Teatrale di Venezia.
La serata, condotta da Marco Duse, ha visto presente in sala gran parte dei giovani registi che con i loro lavori hanno saputo presentare un volto inconsueto di Venezia. La ricerca stilistica abbinata alle moderne tecnologie ha offerto ai presenti una serie di cortometraggi molto interessanti, un'occasione per poter conoscere e apprezzare i fermenti che si muovono all'interno di una città che non sembra offrire troppi spazi alla creatività giovanile.
La giuria, composta da Fabrizio Borin (Università Ca' Foscari di Venezia), Decimo Poloniato (Regione Veneto), Cristina Pagnin (GV Radio), Patrizia Vachino (Shylock C.U.T.), Alessandro Cuk (Cinit), ha premiato Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile di Elisa Frasinetti con la seguente motivazione: "Per l'originalità del soggetto e l'efficace struttura narrativa resa con buona abilità tecnica e stilistica".
Menzione a Risveglio n.1 di Marco Donnarumma , "per le qualità tecniche con le quali si restituisce una dimensione densa e suggestiva di una città sospesa tra il sogno e una desolata realtà" e menzione a Water and stone di Martina Puntin e Natascha Zamolo, "per la rappresentazione dei due elementi fondamentali della città accostati in una danza di immagini in armonioso movimento".
Cortometraggio vincitore:
Il cliente da lei chiamato non è al momento raggiungibile di Elisa Frasinetti.
In un futuro così prossimo da essere già presente, la tecnologia si è infilata sotto la nostra pelle, e per telefonare basta una leggera pressione alla tempia. Così, l'incessante chiacchiericcio che da sempre anima le calli di Venezia cede il passo a monologhi deliranti di solitudine, e gli sguardi curiosi, complici o maliziosi che dalle finestre si gettano sui campielli, cantati da Goldoni secoli or sono, non servono più a stringere legami ma si fanno ossessivi e minacciosi. E qualcuno ne resterà travolto.
Menzione speciale:
Water and Stone di Martina Puntin e Natascha Zamolo.
L'acqua e la pietra, i principali elementi costitutivi di Venezia, convivono mostrandosi in tutta la loro nuda bellezza. Le calli, i muri antichi, quelli moderni, i lastroni immacolati, i graffiti, si confrontano coi canali, le rive, le increspature, le onde, la calma piatta dell'acqua di laguna; ma, pur prendendo parte alla stessa alchimia, sembrano non incontrarsi mai. Fino alla fine, in cui un gioco di riflessi unisce acqua e pietra, generatrici della Città.
Menzione speciale:
Risveglio no. 1 di Marco Donnarumma.
Gli angoli più remoti ed oscuri di Venezia, sconosciuti ai più e tenuti lontani dallo sguardo dei turisti, esplodono di desolazione ed urlano la loro diversità, reclamando un posto nel libro nero della città, fatto di lamiere contorte, immondizie affastellate, macchinari in disuso, costruzioni diroccate, labirinti verso il nulla sui quali domina, ostinato e noncurante, uno squarcio di cielo azzurro.
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