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Un'arca per i videoclip
Riceviamo e pubblichiamo:
MESTRE CAPITALE DEI VIDEOCLIP
AL CANDIANI L'INCONTRO DI STUDIO UN'ARCA PER I VIDEOCLIP
VENERDI 2 DICEMBRE ORE 15.00 E 21.00
SALA CONFERENZE - CENTRO CULTURALE CANDIANI
Genere di grande successo e di larga fruizione, specie presso il pubblico giovanile, il videoclip musicale (letteralmente videoritaglio, breve sequenza di immagini montate in modo molto veloce, a ritmo di musica) ha ormai una sua storia e una sua estetica, spazi propri di distribuzione televisiva, un'economia strettamente connessa all'industria discografica. Non si può dire che il suo linguaggio non abbia influenzato il cinema, né che gli manchino riconoscimenti di ordine squisitamente culturale, entrato a buon diritto da tempo nel novero degli insegnamenti universitari di area audiovisiva. La sua è una presenza importante e riconosciuta, dunque, ma in fondo pur sempre effimera, legata al momentaneo consumo. Che fine fanno i videoclip musicali dopo, una volta spentasi la loro immediata spendibilità? È su questo interrogativo, e sulle sue possibile risposte, che si concentra la giornata di studi e di proiezioni dal titolo Un'arca per i videoclip. Da Bohemian Rhapsody a oggi, trent'anni di musica da vedere e da salvare, in programma venerdì 2 dicembre al Centro Culturale Candiani di Mestre, promossa dalla Videoteca di Mestre del Candiani e dal Circuito Cinema Comunale in collaborazione il Dams dell'Università di Padova.
Ideata e curata da Stefano Ferrio, docente di Semiologia del cinema e degli audiovisivi all'Università di Padova, l'iniziativa cercherà da un lato di ricostruire la storia ormai trentennale dei videoclip (il cui incipit viene fatto risalire al celebre Bohemian Rhapsody, realizzato dai Queen nel 1975), dall'altro di motivare e sostanziare l'idea dell'arca-archivio, dove salvare la memoria di questa importante espressione cinemusicale.
Il convegno prenderà il via alle 15 con gli interventi del direttore del Circuito Cinema Roberto Ellero e del curatore Stefano Ferrio; a seguire, Edmondo Berselli, giornalista di "Repubblica" e direttore della rivista "Il Mulino", inquadrerà il boom dei videoclip in una storia mediatica che affonda le sue radici nei mitici juke-box, e Marcello Pecchioli, docente di Teoria ed estetica dei nuovi media all'Università di Padova e direttore della collana "Estetiche della comunicazione globale" per Costa & Nolan, indagherà sulle più stimolanti ricadute e deviazioni del fenomeno clip. Importanti anche le testimonianze sul campo: dai Subsonica arriverà una copia integrale di Corpo a corpo, il video di Luca Pastore soggetto a parziali censure, mentre I tre allegri ragazzi morti di Pordenone mostreranno i cartoons della loro fortunata produzione videomusicale. E ancora, nel ricco carnet, i piccoli e grandi trucchi e segreti del mestiere svelati dal videomaker Carlo Tombola, l'esperienza produttiva della factory vicentina di Maurizio Sangineto, un omaggio al Dino Risi precursore dei videoclip con talune sequenze dei suoi film (su tutti, Il sorpasso). Per finire, in serata, appuntamento alle 21 con il Grande spettacolo dei videoclip, rassegna di successi e sorprese del videoclip in occasione del suo trentesimo compleanno.
Ingresso libero sino ad esaurimento dei posti, naturalmente con orecchi e occhi ben aperti
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