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Festival del cinema di Foggia - I vincitori
Riceviamo e pubblichiamo:
Festival del Cinema Indipendente - V edizione: i vincitori
"L'estate di mio fratello" di Pietro Reggiani è il film vincitore della V edizione del Festival Indipendente di Foggia, che si è conclusa ieri sera al Teatro del Fuoco.
"Il film restituisce in modo poetico e originale il mondo immaginario ed emotivo di un bambino nella cornice di un'epoca, i primi anni Settanta, raccontata a sua volta con grande realismo". È questa la motivazione della giuria degli esperti, presieduta da Mario Monicelli, che ha portato il suo saluto al pubblico del Festival con un contributo video: "Queste manifestazioni sono importanti per dare slancio e visibilità al cinema muto, cioè al cinema di qualità che non ha voce" ha detto il maestro del cinema italiano.
Nel corso della serata, condotta da Gioele Dix e Antonio D'Onofrio, sono stati assegnati i seguenti premi: migliore sceneggiatura al film "A luci spente" di Maurizio Ponzi, perché "con la drammaticità del dialogo, con l'obiettività delle riflessioni di ordine sociopolitico e con la felice scelta dell'ambientazione civile e religiosa riproduce un avvincente spaccato di Roma durante l'occupazione tedesca".
Ex aequo per il premio al miglior interprete, assegnato a Spiro Scimone e Francesco Sframeli protagonisti del film "Due Amici", oltre che registi della pellicola. Un premio consegnato, secondo la giuria, "per la capacità di trasmettere all'unisono con i loro volti, la loro ironia, la forza del dialetto, l'essenza più profonda del Sud trasformandola in poesia".
Menzione speciale della giuria a "Il fuggiasco" di Andrea Manni, "per la vis narrativa con cui ripropone la storia vera di un errore giudiziario, che travolge e trasforma la vita di un individuo".
Il premio della giuria popolare è andato a "35mm" di Vito Palumbo, mentre il premio della stampa è stato assegnato a "Fatti della banda della Magliana" di Daniele Costantini.
La giuria dei lungometraggi era composta da: Mauro Berardi (produttore), Giovanni Cipriani (ordinario Università degli Studi di Foggia), Gianfranco Piccioli (produttore), Luisa Pistoia (agente di spettacolo e produttrice), Alessandro Piva (regista), Federica Lamberti Zanardi (giornalista di Repubblica).
Hanno strappato applausi e risate a scena aperta Emilio Solfrizzi e Antonio Stornaiolo, che hanno riproposto sul palco il duo "Toti e Tata". Ad Emilio Solfrizzi il Festival ha dedicato una personale, con la proiezione di tutti i film che lo hanno visto protagonista, mentre Antonio Stornaiolo era presente al Festival in qualità di interprete del film "A luci spente" di Maurizio Ponzi.
Per la sezione cortometraggi, la giuria ufficiale presieduta da Roberto Cotroneo, ha premiato "Capolinea" di Mario Cosentino; la giuria popolare ha premiato "Le sirene" di Francesco Colangelo.
La giuria dei cortometraggi era composta da Emanuela Cavazzini (produttrice), Nunzio Chiericozzi (responsabile del progetto "Scuola al Cinema" del Centro Servizi Amministrativi), Enzo Verrengia (scrittore e giornalista), Francesco Saverio Nisio (ordinario Università degli Studi di Foggia), Victoria Pistoia (agente di spettacolo), Michele Trecca (critico letterario).
"Così non è se vi pare" di Werther Di Gianni, Fabio Maggio, Dario Romano ha vinto la sezione "Cortissimi", riservata alle opere di fiction di lunghezza non superiore ai 10 minuti.
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