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Premio alla carriera a Lamberto Bava
Riceviamo e pubblichiamo:
scienceplusfiction
FESTIVAL INTERNAZIONALE DELLA FANTASCIENZA
EDIZIONE ZEROCINQUE
TRIESTE 22-27 NOVEMBRE 2005
URANIA D'ARGENTO:
PREMIO ALLA CARRIERA A LAMBERO BAVA
IN ANTEPRIMA LE IMMAGINI DI 'THE TORTURER' E DI 'GHOST SON'
Il premio alla carriera Urania d'Argento, promosso dal 2002 con la collaborazione della rivista Mondadori Urania e realizzato sul modello di un'illustrazione originale di Karel Thole, sarà consegnato quest'anno ad un maestro del cinema fantastico italiano: Lamberto Bava.
Il regista romano è tornato proprio quest'anno alla ribalta con due straordinari progetti: The Torturer, film girato direttamente per il mercato home video (previsto per Natale), e la co-produzione internazionale Ghost Son, con Laura Harring e John Hannah (in uscita sugli schermi all'inizio del 2006).
Nel corso della serata a lui dedicata verranno proiettati alcuni minuti in anteprima di queste attese uscite.
Lamberto Bava incontrerà il pubblico di scienceplusfiction nella giornata di domani, sabato 26 novembre:
-nel pomeriggio (intorno alle 18.00) sarà protagonista della cerimonia di premiazione, alla presenza di Giuseppe Lippi (curatore della rivista Urania) e di Lorenzo Codelli (La Cineteca del Friuli). Nel corso della cerimonia di premiazione verrà proiettato in pellicola LA VENERE D'ILLE, realizzato da Mario e Lamberto Bava nel 1981;
-in tarda serata (a partire dalle 23.00), sarà intervistato da Manlio Gomarasca durante un evento realizzato in collaborazione con la rivista Nocturno.
Dopo la proiezione di alcune scene in anteprima di The Torturer e di Ghost Son verrà proiettato Macabro, primo lungometraggio di Lamberto Bava, realizzato nel 1980 e sceneggiato e prodotto da Pupi e Antonio Avati.
LAMBERTO BAVA - NOTA BIO-FILMOGRAFICA a cura di Giuseppe Gariazzo
Lamberto Bava (Roma, 1944) frequenta fin da ragazzo i set dei film realizzati dal padre, Mario Bava, sempre più affascinato dal mondo del cinema. Dalla metà degli anni sessanta inizia a lavorare, come aiuto o assistente-regista, sia per Bava senior (tra i film, Terrore nello spazio, 1965 ; Le spie vengono dal semifreddo, 1966; Diabolik, 1968; Reazione a catena, 1971; Cani arrabbiati, 1974) sia per altri cineasti, come Franco Rossi (Polifemo, 1968), Nello Rossati (La gatta in calore, 1971), Ruggero Deodato (Ultimo mondo cannibale, 1976; Cannibalholocaust, 1979), Dario Argento (Inferno, 1980; Tenebre, 1982). Due lavori assumono particolare significato nel periodo che precede il suo esordio dietro la macchina da presa: Shock (1977), ultimo film diretto da Mario Bava in cui Lamberto è cosceneggiatore, e La Venere d'Ille (1981), alla cui regia sono accreditati entrambi.
Oltre ai lungometraggi per il grande schermo, dirige numerosi film per la televisione: gli episodi di Turno di notte per Giallo (1987), quattro thriller-horror per Brivido giallo (Per sempre, Una notte nel cimitero, La casa dell'orco, A cena col vampiro, 1987-88) e altrettanti per Alta tensione (L'uomo che non voleva morire, II maestro del terrore, II gioko, Testimone oculare, 1988-90), cui fanno seguito incursioni nel fantastico (le cinque serie di Fantaghirò, 1991-96; Desiderìa e l'anello del drago, 1994; Sorellina e il principe del sogno, 1995; La principessa e il povero, 1997), nell'avventura in costume (Caraibi, 1998) e nell'indagine poliziesca sulla mafia (L'impero, 2000).
Quello di Lamberto Bava è un cinema sempre rivolto all'essenziale, costruito su solide composizioni figurative e su precisi elementi rielaborati da un'opera all'altra, per creare un percorso immediatamente riconoscibile ( ) Non c'è separazione tra i film per il cinema e quelli per la televisione, bensì una naturale confluenza di temi e seduzioni visive per formare un corpo compatto che si rinnova traendo continuamente spunti dalle esperienze precedenti. C'è inoltre una costante tensione metafilmica ( ) Un lavoro di scatole cinesi, una sovrapposizione di strati semantici che riappare flagrante in Fantaghirò, nella scena in cui la giovane principessa assiste alla propria storia che è già diventata «rappresentazione» in un teatrino di marionette. Luoghi nei quali perdersi per ritrovarsi identici e diversi. Il viaggio nell'incubo compiuto dai ragazzi di Una notte nel cimitero in una cripta-labirinto fuori dal tempo contiene il senso del cinema di Lamberto Bava, l'esplorazione infinita di un punto di partenza e delle sue molteplici deviazioni, che possono condurre anche all'horror-acquatico Shark: rosso nell'oceano e all'avventuroso Blastfighter (girato negli Stati Uniti). Per entrambi usa lo pseudonimo John Old jr (scelto anche per Morirai a mezzanotte), creando un ulteriore legame con l'opera paterna (John Old, nome d'arte adottato da Mario Bava).
Tratto da del "Dizionario dei registi del cinema mondiale" a cura di Gian Piero Brunetta (Einaudi, Torino, 2005)
Per informazioni:
scienceplusfiction 05 - festival internazionale della fantascienza di Trieste
http://www.scienceplusfiction.org/
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