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Notizia pubblicata il 28 09 2005
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Milano Film Festival 2005: i vincitori
Con la premiazione dei film e un concerto a sorpresa di Vinicio Capossela nel fossato del Castello, si è conclusa la decima edizione del Milano Film Festival. Miglior lungometraggio "Las Mantenidas sin sueños" degli argentini Martín Desalvo e Vera Fogwill; vincitore nella categoria Cortometraggi il film "La ruta natural", del giovane regista spagnolo Alex Pastor; il Premio Aprile è stato assegnato all'inglese "Wrong" di Tom Geens (gli altri premi e tutte le menzioni sono nel documento allegato).
Il Milano Film Festival ha visto riversarsi ogni sera sul piazzale del Teatro Strehler e nel fossato del Castello Sforzesco migliaia di persone, per assistere alle proiezioni e ai concerti, dimostrando ancora una volta di aver voglia di vivere in modo nuovo la città e il suo festival. Ad attirare il pubblico sono stati innanzi tutto i film: una selezione vastissima di cortometraggi e lungometraggi da ogni parte del mondo hanno offerto una panoramica colorata su tematiche, linguaggi narrativi, stili e tecniche produttive della nuova cinematografia indipendente; poi la musica, con i concerti nel fossato del Castello Sforzesco e i dj-set nella piazzetta davanti al Teatro Strehler; e la Borsa Democratica del Cinema, la cui prima edizione ha ospitato oltre 40 espositori e un programma seguitissimo di incontri e workshop. E ancora i registi, protagonisti durante le proiezioni e in tutti i luoghi del festival: assidui frequentatori dei concerti e di tutte le proiezioni, il russo Sergej Potemkin (regista del lungometraggio "Sunless City") con l'inseparabile Olexsandr Shmygun, ucraino autore di uno dei corti animati più applauditi del festival, "Play for three actors".
Grande partecipazione anche dai registi delle sezioni fuori concorso, che hanno raggiunto Milano da tutta Europa per presentare le proprie opere.
Il Milano Film Festival, giunto alla decima edizione, è un motivo di incontro e di aggregazione per la città ma soprattutto, una vetrina privilegiata del cinema indipendente e un'occasione per gli addetti ai lavori di scovare nuovi talenti cinematografici. Sorprende quindi che a tale riconoscimento e partecipazione di pubblico, filmmaker e professionisti del settore, corrisponda una silenziosa e totale assenza da parte delle istituzioni.
Le prime stime ufficiali:
- 85.000 presenze totali
- 36.000 spettatori paganti per l'area cinema (film in concorso e fuori concorso)
- 29.000 spettatori per l'area musica (concerti e dj-set)
- 3.000 spettatori accreditati (incluso studenti, docenti e professionisti del settore con accrediti agevolati)
- 450 giornalisti accreditati
- 2.500 studenti liceali hanno assistito alle proiezioni per le scuole
- 1.200 professionisti del settore hanno partecipato alla Borsa Democratica del Cinema
- 495 film proiettati (tra lungometraggi e cortometraggi)
- 130 registi (concorso, fuori concorso, Incontri Italiani, Salon des Refusès, "motion&picture against poverty", Colpe di Stato)
- 250 ospiti stranieri tra registi, produttori, attori e appassionati di cinema
Il Milano Film Festival ha visto riversarsi ogni sera sul piazzale del Teatro Strehler e nel fossato del Castello Sforzesco migliaia di persone, per assistere alle proiezioni e ai concerti, dimostrando ancora una volta di aver voglia di vivere in modo nuovo la città e il suo festival. Ad attirare il pubblico sono stati innanzi tutto i film: una selezione vastissima di cortometraggi e lungometraggi da ogni parte del mondo hanno offerto una panoramica colorata su tematiche, linguaggi narrativi, stili e tecniche produttive della nuova cinematografia indipendente; poi la musica, con i concerti nel fossato del Castello Sforzesco e i dj-set nella piazzetta davanti al Teatro Strehler; e la Borsa Democratica del Cinema, la cui prima edizione ha ospitato oltre 40 espositori e un programma seguitissimo di incontri e workshop. E ancora i registi, protagonisti durante le proiezioni e in tutti i luoghi del festival: assidui frequentatori dei concerti e di tutte le proiezioni, il russo Sergej Potemkin (regista del lungometraggio "Sunless City") con l'inseparabile Olexsandr Shmygun, ucraino autore di uno dei corti animati più applauditi del festival, "Play for three actors".
Grande partecipazione anche dai registi delle sezioni fuori concorso, che hanno raggiunto Milano da tutta Europa per presentare le proprie opere.
Il Milano Film Festival, giunto alla decima edizione, è un motivo di incontro e di aggregazione per la città ma soprattutto, una vetrina privilegiata del cinema indipendente e un'occasione per gli addetti ai lavori di scovare nuovi talenti cinematografici. Sorprende quindi che a tale riconoscimento e partecipazione di pubblico, filmmaker e professionisti del settore, corrisponda una silenziosa e totale assenza da parte delle istituzioni.
Le prime stime ufficiali:
- 85.000 presenze totali
- 36.000 spettatori paganti per l'area cinema (film in concorso e fuori concorso)
- 29.000 spettatori per l'area musica (concerti e dj-set)
- 3.000 spettatori accreditati (incluso studenti, docenti e professionisti del settore con accrediti agevolati)
- 450 giornalisti accreditati
- 2.500 studenti liceali hanno assistito alle proiezioni per le scuole
- 1.200 professionisti del settore hanno partecipato alla Borsa Democratica del Cinema
- 495 film proiettati (tra lungometraggi e cortometraggi)
- 130 registi (concorso, fuori concorso, Incontri Italiani, Salon des Refusès, "motion&picture against poverty", Colpe di Stato)
- 250 ospiti stranieri tra registi, produttori, attori e appassionati di cinema
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