E' bastata la presenza di Veltroni in giro per calli a far passare il buonumore al caro Muller. Terrorizzato dalla possibile concorrenza del nascituro festival della capitale, tanto spaventoso da essersi già meritato i consueti e amabili proiettili della più becera artiglieria leghista, il direttore, sguardo sbarrato e sudarella, così ha piagnucolato alla stampa:

"C'e' un accordo fra la Biennale e la Fondazione musica per altre iniziative, aspettiamo la loro conferenza stampa, ma gli elementi di pericolosita' ci sono tutti [...] Per ora il gruppo che cerca di impiantare il festival di Roma non dimostra volonta' di collaborazione nei nostri confronti, anzi dimostra soprattutto volonta' di concorrenza, e quindi c'e' un vero elemento di pericolosita' [...] Che cosa succede ai film? Se il nuovo film di Spielberg va a Venezia e il nuovo di Clooney a Roma, e viene proiettato un mese dopo, cosa facciamo? Giochiamo alla concorrenza in casa tra due realta' che in principio affermano di voler trovare un dialogo? Permettiamo addirittura che i film si facciano del male l'uno con l'altro? Mi pare assurdo".

Ok, stiamo calmi.

CALMA, HO DETTO! CALMAAAA!!!!