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Il 3D come momento di rilancio dell'innovazione nel Lazio
Oltre
alla ‘governance’ anche le nuove tecnologie nella nuova
Legge Cinema della Regione Lazio
La proposta è stata avanzata formalmente in data odierna dal regista e giovane produttore Jordan River, dopo l’incontro di ieri a Roma per la presentazione della Legge Quadro sull’audiovisivo nel Lazio illustrata dalla Presidente Polverini. «Dall’incontro di ieri, durante il seminario sulla Legge Quadro, dal Suo intervento e da quelli di alcuni altri relatori, – scrive il Jordan River – è emersa la forte volontà di un nuovo modello di ‘governance’ anche in tale settore, che a Roma rappresenta circa il 70% dell’intera produzione audiovisiva italiana» Egli segnala l’esigenza di una svolta nel comparto del settore «Occorre premettere che questo particolare momento storico ci segnala l’esigenza di forti cambiamenti nel tessuto sociale e culturale, un momento che richiede forti cambiamenti radicali. Anche e soprattutto nell’audiovisivo e nell’entertainment questo è più marcato» Nella proposta di miglioramento della normativa sottolinea l’esigenza di direttive atte a premiare il merito anche per ciò che riguarda l’innovazione «Dall’avvento del digitale e dell’impiego del 3D in sala oggi, per fortuna, sono cambiate (direi evolute) anche le ‘regole del gioco’. Ma se prendiamo come esempio il caso italiano, secondo i dati forniti dall’ANEC, il fenomeno 3D ha influito al 99 % sullo sviluppo degli schermi digitali, passati da 50 a ben oltre 500 a fine 2010. D’altro canto, ancora alcun produttore ‘qualificato’ italiano non ha investito nel 3D e nessun regista italiano in voga ha ancora mai sperimentato il 3D stereoscopico, diversamente da ciò che fanno i più importanti concorrenti all’estero, che ormai producono solo opere nella terza dimensione, per non parlare poi delle università statunitensi, che sperimentano già l’olografia». Evidenziato, infine, il rischio di trovarsi d’innanzi ad una norma regionale vecchia quanto le altre «Anche al fine di non emanare una legge che potrebbe essere superata - ritengo utile vergarla con qualche piccola sfumatura, rendendola consona alle esigenze del mercato e soprattutto del pubblico, ossia introducendovi elementi incisivi nei riconoscimenti agli strumenti concessi dalla nuova normativa, quali ad esempio l’utilizzo del 3D per le nuove opere audiovisive». Una buona legge, infatti, come considerano gli studiosi del settore, dovrebbe favorire anche un radicale cambio generazionale «Questo implicherebbe senz’altro un incentivo ad uno svecchiamento culturale e professionale degli addetti ai lavori, ovvero ad una sorta di ricambio generazionale – continua nel suo intervento il regista emergente –, vale a dire che chi finora si è seduto ai primi posti riservati, da domani scali di qualche posto, dando spazio alle nuove generazioni, poiché è il ciclo naturale delle cose. È un tema questo – conclude Jordan River – che ovviamente difficilmente sarebbe mai potuto essere sottolineato da alcuni rappresentanti delle Associazioni di categoria, poiché essi stessi figure di spicco, scalfite dalla pigrizia e provenienti, infine, da generazioni precedenti».
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