Si è chiusa lunedì 13 dicembre, a Firenze la quarta edizione del River to River - Florence Indian Film Festival con il programma straordinario Occhi sull'India, carrellata di documentari sull'India girati da registi occidentali, e la proiezione della black comedy Shit Happens di Shashanka Ghosh, film vincitore del FIFF Digimovies Audience Award. Il festival ha chiuso i battenti salutando il grande successo della sezione Cromosoma Calcutta, gli affollatissimi incontri con gli ospiti, la vibrante pattuglia di cortometraggi India Short Shots e la conferma di un pubblico in crescita. Grande entusiasmo per alcuni interessanti lungometraggi. Si sono messe in evidenza tre opere prime: "Let the Wind Blow" di Partho Sen Gupta, ritratto pessimista di un India alle prese con la nuova economia globale, impersonata da due giovani nullatenenti di Mumbai che cercano invano di cambiare il proprio destino; "White Noise" di Vinta Nanda, film ambientato nel mondo delle case cinematografiche indiane, coinvolte nell'inesorabile processo di sfornare soap opera che generarno denaro, incentrato sulla storia d'amore tra due giovani che si confrontano con i valori tradizionali della cultura indiana; ed infine il già citato "Shit Happens", divertente e caledoscopica vicenda "tarantiniana" di un copywriter che si ritrova coinvolto in una grottesca faida tra due fazioni della mafia di Mumbai. Alcuni film del FIFF saranno proiettati martedì 14 e mercoledì 15 dicembre a Napoli e Roma, nell'ambito delle collaborazioni attivate con l'Istituto Orientale della città partenopea e la Facoltà di Studi Orientali dell'Università di Roma.