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FESTIVAL del CINEMA del CAIRO
Riceviamo e pubblichiamo:
Una produzione tutta italiana vince la 28esima edizione del Festival del Cinema del Cairo.
"I guardiani delle nuvole" diretto da Luciano Oderisio e prodotto da Giorgio Heller, per la Heller Produzioni, si ispira ad un soggetto tratto dal romanzo omonimo, dello scrittore Angelo Cannavacciuolo coautore, con il regista della sceneggiatura.
Il film, interpretato da un cast d'eccezione: Anna Galiena, Claudia Gerini, Alessandro Gasmann, Franco Nero, Yorgo Voyagis, Leo Gullotta. e Carlo Buccirosso, racconta una storia italiana ambientata tra la fine degli anni '50 e gli anni '60 in cui protagonisti si affrontano tra piccoli proprietari terrieri e grandi latifondisti sullo sfondo delle speculazione edilizia in un piccolo paese del napoletano.
La delegazione italiana presente al Festival, e composta tra gli altri da Carlo Fuscagni, Presidente di Cinecittà Holding, e Presidente della Giuria del Festival egiziano, Pupi Avati , Bud Spencer e Anna Galiena, è stata guidata dal MedFilm Festival, unico festival internazionale di cinema a carattere competitivo dedicato ai diritti umani, che, dopo il successo di pubblico nella sua edizione romana, si è trasferito al Cairo, nell'ambito del progetto di valorizzazione e promozione tra le cinematografie Italiana ed Egiziana, sostenuto dai Ministeri Culturali e degli Esteri dei due paesi.
GUARDIANI DELLE NUVOLE
Sinopsys
Tra i pascoli delle terre di Cancello, nell'entroterra napoletano, stretti tra campi coltivati e orti, vivono i caprai che strappano la vita giorno per giorno pascolando il loro gregge ovunque ci sia erba e fronde di arbusti e tenero fogliame degli alberi. Il clan di Don Giulini, il vecchio patriarca, è quasi una tribù ormai, con figli e nipoti, parenti e famiglia. Vivono tutti nella grande e vecchia masseria, assediati dall'ostilità dei paesani, dall'odio dei contadini, dal progresso che avanza e che li mette fuori gioco e dalla nascente criminalità che comincia a ricavarsi sacche di potere e di privilegio.
La guerra è finita da poco. Nelle campagne si trovano spesso delle armi. Gli scontri fra i caprai e i contadini si fanno sempre più aspri perché la lotta che conducono i caprai è ormai finalizzata alla sopravvivenza.
I sentimenti e le passioni spesso prendono il sopravvento sulla ragione, ma i caprai sembrano scolpiti nel granito, vanno dritti per la loro strada a volte armi alla mano, con i loro antichi principi e le loro regole, il loro onore e la loro dignitosa povertà. La colonna sonora è quella del tango: il tango dei caprai, un tango di morte che viene dall'Argentina, terra promessa dove molti di loro sono già emigrati e che accoglierà alla fine i superstiti della famiglia di Don Giulini.
Tutti o quasi tutti partiranno. Resterà il figlio di Don Giulini, Batino, guardiano delle nuvole ormai, che rifiuta di piegarsi all'idea di abbandonare la sua terra e le sue memorie.
"Guardiani delle Nuvole" racconta l'epopea violenta di una famiglia di caprai nelle campagne napoletane a cavallo degli anni cinquanta, nel momento in cui le società agricole e pastorali a carattere patriarcale erano destinate a sparire con tutto il loro patrimonio di storia e di cultura popolare, soppiantate dal progresso tecnologico e industriale.
Un affascinante e poco noto capitolo della recente storia italiana raccontato con passione e forti sentimenti.
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