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Io Non Sono Qui - interviste
Riceviamo e pubblichiamo:
Durante la 64° Mostra Internazionale D'Arte Cinematografica di Venezia, abbiamo avuto occasione di parlare con il regista Todd Haynes e l'attore Heath Ledger riguardo al film in concorso "Io Non Sono Qui", basato sulla vita del celebre Bob Dylan.
Todd Haynes parla del film:
"Questo progetto è stato per me un invito ad istruirmi sulla vita di Bob Dylan ed il suo mondo, su quegli anni cosi' ricchi, sul periodo della new generation degli anni '70 e dei poeti simbolisti francesi.
Nel film ho voluto rappresentare la gioia, la complessità e l'effervescenza degli anni '70, in modo da far capire cosa dovesse provare un personaggio come Dylan che viveva tutto questo dall'interno, e come potessero pesargli tutte le pressioni subite nel corso della sua carriera.
Questo è il motivo per cui ogni personaggio sente il peso di ogni ostacolo che incontra nel mondo che lo circonda, e a un certo punto è costretto a cedere il passo al personaggio successivo, come se non avesse altra alternativa se non quella di tagliare la propria identità e in questo modo si viene a creare un dialogo fra i diversi personaggi.
Sono stato affascinato da questo processo di cercare di entrare nella sua testa e poi uscirne, analizzando l'esterno che lo circondava."
"Personalmente non credo che lo spettatore debba conoscere Bob Dylan per riuscire ad entrare nel film. Mi auguro che sia uno di quei film che rappresenta un'esperienza per lo spettatore, un tentativo di comprensione a livello intellettuale di una figura cosi' complessa come quella di Bob Dylan. Un'esperienza nella quale si può tuffare e rimanerne emozionato, senza dover necessariamente capire ogni singolo dettaglio".
Heath Ledger parla del film e di Bob Dylan:
"Sono da anni un fan di Bob Dylan e grazie a questo progetto ho portato avanti la mia ricerca sul suo personaggio. Ovviamente la mia non è una vera e propria rappresentazione di Dylan, e questo riguarda il film nel suo complesso, che getta lo sguardo solo su una parte dell'anima di Dylan.
La mia ricerca è stata fatta principalmente attraverso l'aiuto di Todd che mi ha mostrato gli articoli dei giornali dell'epoca e mi ha spiegato lo stile con il quale intendeva girare il film. Ad un certo punto mi sono quasi sentito in dovere di imitare Dylan , ma poco alla volta sono riuscito a togliermi dalle spalle quest'onere e ho capito che dovevo cercare di interpretare il personaggio dando semplicemente delle pennellate di quello che lui era nella realtà, senza imitarlo, anche perchè lui è inimitabile".
Heat Ledger parla nello specifico del suo ruolo:
"Confermo che negli anni '50, '60 e '70 non c'ero e che quindi non potevo conoscere nè sperimentare la vita di Dylan in quel periodo. Il personaggio che interpreto è un pò il racconto di quella che è stata la vita amorosa di Dylan, per cui ho creduto non fosse necessario rappresentare una versione anni '70 di quello che era l'amore all'epoca, in quanto l'amore è una cosa che non appartiene solo a qual periodo ma qualcosa a cui tutti quanti noi possiamo rapportarci.
Le canzoni di Dylan del resto sono chiare, svelano quello in cui lui credeva cosi' come quella che era la sua concezione dell'amore e della sofferenza. Io non ho fatto altro che ottenere tutto questo attraverso l'ascolto della sua musica, e Todd mi è stato di grande aiuto perchè sul set metteva come sottofondo le musiche di Dylan, quelle che poi avrebbe scelto di inserire nel film. Avevamo quindi un continuo sottofondo dell'anima di Dylan.
Cosi' come Todd invita il pubblico a fare questo viaggio musicale, cosi' invitava noi - durante le riprese del film - a seguirlo in questa avventura".
Todd Haynes e il rapporto con il "vero" Bob Dylan:
"Non ho mai avuto modo di parlare direttamente con Bob Dylan. Ho presentato il mio progetto al suo agente, con il quale ho mantenuto sempre un contatto spedendo dvd e altro materiale sul film. Dopo un paio di mesi ho ricevuto una chiamata nella quale mi veniva detto che Bob Dylan aveva accettato il mio progetto. Qualche mese dopo ho ricevuto un contratto dove era scritto che i diritti di Bob Dylan mi venivano ceduti per l'eternità e ancora non riesco a crederci, temo che qualcuno possa chiamarmi dicendomi che era solo uno scherzo..!"
Todd Haynes parla del personaggio interpretato da Charlotte Gainsbourg:
"Il personaggio interpretato da Charlotte Gainsbourg rappresenta una combinazione delle due donne che Dylan amava, la conciliazione della sua vita pubblica con quella privata. Ho voluto analizzare il conflitto che lui avvertiva e che emerge chiaramente dalle parole delle sue canzoni".
Todd Haynes parla di Kate Blachett:
"Kate Blachett è un'attrice formidabile ed anche molto impegnata, per cui abbiamo dovuto metterci d'accordo, ritagliarci del tempo per la riprese e farle anche rapidamente.
Inizialmente mi confessò che questo ruolo la intimoriva ma io credo che vada bene ogni tanto essere terrorizzati, lanciarsi e rischiare".
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