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Milano Film Festival - dodicesima edizione
Riceviamo e pubblichiamo:
Arriva a settembre il Milano Film Festival. Dodicesima edizione di un festival che, anno dopo anno, è cresciuto sempre più, riuscendo a conquistarsi il ruolo di sede privilegiata di diffusione della cultura, diventando uno dei punti di riferimento di un modo "altro" di intendere cinema, per la città di Milano e per il mondo. Dieci giorni, dal 14 al 23 settembre, di cinema italiano e internazionale, studiato, indagato e osservato attraverso opere di registi giovani e indipendenti, di concerti e dj set in piazze e luoghi insospettabili, di momenti di discussione e di confronto, di nuovi incontri e scambi. Dieci giorni in cui Milano non sarà più la stessa.
Una scelta che funziona. Da dodici anni.
In principio si chiamava Cortometraggio. Era il 1996, una chiesa sconsacrata a pochi metri dal Piccolo Teatro, un centinaio di persone, 6 video di giovani registi italiani e dibattiti sul cinema. Era la prima edizione del Milano Film Festival.
Oggi, grazie alla passione e alla dedizione di un gruppo di lavoro sempre più numeroso, grazie al sostegno delle istituzioni e al supporto di aziende prestigiose che hanno creduto nel festival e nella sua forza, ma soprattutto grazie al pubblico che segue la manifestazione con sempre maggior interesse (l'edizione scorsa ha contato 85.000 presenze, quest'anno si aspettano oltre100.000 persone), Milano Film Festival è diventato un progetto culturale di ampio respiro, un evento sempre più completo e complesso, sempre più grande.
Un festival che non ha gli ospiti famosi di Venezia, non ha il budget e i finanziamenti del Festival di Roma, ma che da dodici anni, e quest'anno più che mai, si pone come terzo polo nel mondo cinematografico italiano, come valida alternativa ad un sistema molto spesso autoreferenziale e d'elite.
I luoghi del Milano Film Festival
Il Teatro Strehler, con il suo sagrato rimane il fulcro centrale, attorno al quale vive e si espande il Milano Film Festival. Ma mai come quest'anno la "piazza" sarà ricca di luoghi diversi: una zona infopoint, un'edicola e libreria internazionale, il director's corner, una terrazza panoramica
Con allestimenti semplici ma d'impatto, utilizzando oggetti insoliti ma altamente funzionali, la scalinata del teatro e i luoghi circostanti riscoprono così una nuova funzione, si tramutano da non-luoghi a punti d'incontro, da zone di passaggio, senza personalità, a piazze ricche di suoni, luci, colori e vita.
Un'altra novità di quest'anno è piazza del Cannone che sarà come una "cittadella del cinema": nella strada che divide il Castello Sforzesco dal Parco Sempione prenderanno forma architetture insolite che diventano sale di proiezioni, palchi per concerti e dj set live, tende e strutture in tubi layer che diventeranno aree ristorazione con il bar e la Trattoria del festival. E poi sala relax con torrette videogiochi, un'area Amaca Parking e una zona dedicata al benessere fisico...
Punto privilegiato d'osservazione, rialzato rispetto al Parco Sempione, piazza del Cannone potrebbe diventare anche un enorme platea dalla quale assistere a un film, magari proiettato su schermi gonfiabili in mezzo al parco.
Chiunque abbia un letto molto grande, una stanza non utilizzata, un divano mediamente comodo o un sottoscala areato può ospitare chi arriverà a Milano nei giorni del festival. Con bed sharing il Milano Film Festival entra nelle case di tutta la città: attraverso un sito internet ( http://www.bedsharing.org/) sarà possibile mettere in contatto registi, attori e appassionati di cinema che cercano una sistemazione a Milano, con i cittadini milanesi che offrono ospitalità.
La Casa dei registi invece sta cercando una nuova location. Un progetto insolito, una casa-ostello temporanea allestita per dare una valida risposta al problema dell'ospitalità a chi arriva a Milano e non riesce a trovare una sistemazione canonica. Dopo le Ex-Cartiere Binda, dopo Assab One e Baseb (diventate oggi location per eventi d'arte, di design e di spettacolo), quale sarà il recapito di quest'anno?
Qualche curiosità sui film
Sono 2573 le opere iscritte al Milano Film Festival. I film arrivati sono lungometraggi, cortometraggi, documentari, mockumentary, biografie, opere di videoarte, opere di videodanza, videoclip, film d'animazione. La commissione selezionatrice è al lavoro e a breve sarà resa pubblica la selezione dei lungometraggi e cortometraggi 2007. Intanto:
- la maggior parte dei registi sono uomini, quasi il 70%;
- 102 i paesi di provenienza delle opere iscritte, fra cui il Burkina Faso, l'Iran, il Bangladesh, le Bahamas, il Qatar, l'Uzbekistan e la Palestina; 2 film provengono da Macao, ex colonia portoghese
- considerando i paesi di provenienza dei cortometraggi, il primo posto spetta all'Italia, seguita da Regno Unito e Germania; 55 cortometraggi invece provengono dall'Iran;
- fra i lungometraggi il primato resta all'Italia, gli Stati Uniti conquistano il secondo posto, mentre la medaglia di bronzo spetta, a parimerito, a Francia e Germania; 11 lungometraggi provengono dall'India;
- il regista più anziano ha 85 anni; il regista più giovane ha 15 anni; un regista coreano e uno americano diverranno maggiorenni nei giorni del festival;
- il film più lungo è un documentario inglese di 199 minuti, mentre 27 cortometraggi durano 1 minuto;
- 20 film hanno la parola "death" nel titolo, tra questi un israeliano, un tailandese e due statunitensi;
- 40 film hanno la parola "love" nel titolo, tra questi tre italiani, un iraniano e due malesi
- nell'archivio delle copie inviate per la pre-selezione, soltanto 5 le videocassette, a dimostrazione dello strapotere assoluto del dvd come formato prediletto dai registi.
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