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- A favore La violenza della psicoanalisi
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Fabbrica del Vapore - Cinemi, film fino all'8 agosto
Riceviamo e pubblichiamo:
Fabbrica del Vapore, via Procaccini 4, Milano
CineMI
Lunghi, corti, cortissimi, documentari e animazione
VENERDI 3 la serata è a cura di
Un amore, Milano (Italia, 2005, 25') prende spunto dal libro di Dino Buzzati Un amore per raccontare Milano e se stessi proprio attraverso la città. Da poco arrivato a Milano il regista legge questo libro, che casualmente è ambientato nelle stesse vie dove ora abita. La sua voce over ne recita alcuni passi proprio per stabilire un contatto diretto con le parole scritte. Una curiosa e felice coincidenza, perché attraverso quelle pagine vive con maggiore intensità sia il racconto sia la città, che gli pare così di poter affrontare come se già la conoscesse. L'incontro con Almerina Buzzati, moglie dello scrittore, apre un altro "capitolo" del corto. La donna racconta l'inizio della sua storia d'amore con Buzzati vissuta con lo sfondo della Milano degli anni Cinquanta e Sessanta, la stessa storia a cui Buzzati si è liberamente ispirato per il suo libro, in modo che si chiuda quasi il cerchio della narrazione: con il libro tutto è iniziato e con il racconto della sua nascita si conclude.
Odessa (Italia, 2006, 67'). Gli era stato detto: "Il tempo di dissequestrare la nave e tornerete a casa". Una falsa promessa che ha tenuto in ostaggio le vite di nove marinai, mandati dalla società ucraina Blasco, nel porto di Napoli per occuparsi della sicurezza della nave da crociera Odessa. Nel frattempo la società entra in crisi: ai marinai iniziano a non arrivare gli stipendi, sulla nave sono tolti luce, gas, carburante e i nove dell'equipaggio si ritrovano a vivere unicamente grazie agli aiuti delle famiglie e della comunità ucraina di Napoli. Relitto mostruoso e arrugginito di uno stato di cose legato al passato, l'Odessa viene messa in vendita: occasione per ottenere il salario del lavoro non retribuito da parte dell'equipaggio che a causa degli stenti ha perso due componenti, ma anche occasione di nuovo guadagno per la Blasco, che ha saputo riciclarsi in seguito alle recenti trasformazioni politiche.
SABATO 4 Invideo presenta le opere di Bruno Bigoni 7 Illuminations Pour Arthur Rimbaud e Faber.
7 Illuminations Pour Arthur Rimbaud (Italia, 2006, 14') assembla 7 frammenti, fatti di immagini, suoni, parole, che costituiscono un viaggio immaginario nel cuore della poesia di Arthur Rimbaud.
Faber (Italia, 1999, 60') è un viaggio alla ricerca di quei volti, panorami, suoni, rumori, emozioni, sensazioni, libri, dipinti, parole, ricordi che hanno disegnato il sentire e l'agire di Fabrizio De André.
Un omaggio, un riconoscimento, un atto d'amore che nasce dalla convinzione di avere un inestinguibile "debito" di poesia, di emozioni, di riflessioni con Fabrizio De André.
LUNEDI 6 è a cura di Sguardi Altrove che presenta Sguardi sul Medioriente.
Good Time di D. Castel e A. Cassigoli, Italia, 2004, 31'. Il villaggio palestinese Abu Dis è divenuto oggi il simbolo del muro costruito dal governo israeliano. Ma cosa c'era prima ad Abu Dis? Questo documentario, eccezionalmente filmato prima dell'erezione del muro, dà la possibilità di conoscere le persone del villaggio, il loro strano rapporto con i soldati israeliani, la loro vita quotidiana, le loro speranze e mostra un Abu Dis dove già esisteva un "piccolo" muro di cui nessuno parlava.
Palestina: oltre il muro di B. Orlandi, Italia 2005, 10'. Il film è una ricerca sugli impatti che il Muro costruito in Palestina ha sulle terre, sull'acqua, sul contesto socio-economico e sulle vite dei palestinesi; mostra i motivi che spingono il governo israeliano alla sua costruzione, le violazioni del diritto internazionale e gli effetti dell'occupazione militare dei territori palestinesi sulla popolazione civile.
Elogio della costanza - Mustafa Barghouthi medico palestinese di P. Benzi, M. Nadotti, Italia, 2006, 32'. Nel suo ufficio di Ramallah, Mustapha Barghouthi, medico e leader politico palestinese, incontra Maria Nadotti. Insieme ripercorrono la storia di Palestina-Israele e si interrogano sul senso degli avvenimenti politici, culturali e sociali che media e storiografie ufficiali trascurano o non sono in grado di descrivere.
The Racing Grannies Antioccupation Club di I. Klinke,
MARTEDI 7 il Festival Internazionale di Cinema Gaylesbico e Queer Culture di Milano presenta Merci Docteur Rey di Andrew Litwack, Francia/Stati Uniti 20
A Parigi Thomas, figlio di una famosa soprano, rivede la madre arrivata in città per cantare la Turandot. Di nascosto da lei, si reca ad un appuntamento con un uomo, proprio appena in tempo per assistere al suo omicidio. Deciso a trovare il colpevole e scosso dalla vera identità dell'uomo ucciso, Thomas chiede l'aiuto di una psicologa, il Docteur Rey appunto. Ma l'unica persona disposta ad aiutarlo e ad ascoltarlo è un'altra paziente, Penelope (interpretata da Jane Birkin), la doppiatrice francese di Vanessa Redgrave, che si spaccia per il Docteur Rey per celarne l'improvvisa scomparsa.
Una commedia degli equivoci dal taglio noir e con tanti camei: da Jerry Hall a Vanessa Redgrave
MERCOLEDI 8 RING Milano presenta:
Hardcore di Francesco Fei, 15'. Immagini di un rave di musica Hardcore.
Doom di Marco Pozzi, 10'. Trentaduenne, celibe, regista, alto, bella presenza e cultura, non fumatore, amante...cerca produttore/trice seriamente intenzionato/a, anche straniero/a per sincera e duratura collaborazione. Astenersi perditempo. Pat. VA2207050k FP Cordusio MI.
Cos'è l'amore di Simone Scafidi, 40'.
Ketchup di Carlo Sigon, 30'. Nico ha 23 anni e lavora in un'officina meccanica di una grande città. Una sera, guardando il telegiornale, assiste in diretta all'attentato terroristico ai danni del primo ministro. Qualcosa di quelle immagini non lo convince e si lascia guidare dai suoi sospetti alla ricerca della verità.
Come la neve di Bocola, Fei, Pozzi, Rifranti, Scafidi, Spada, 30'. Primarie del 29 Gennaio 2006. Quel giorno i cittadini milanesi sono stati chiamati a scegliere il candidato sindaco. Partendo da questo avvenimento, il forum di registi indipendenti RING (nella sua sezione milanese) ha dato vita ad un film collettivo che racconta questa giornata. Un'opera che, attraverso lo sguardo di sei registi, dà voce, volto e corpo ad una città vivacemente, quanto disperatamente, bisognosa di una svolta.
Info:
COMUNE DI MILANO
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