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Artisti palestinesi su Italian Life
TichoFilm e Time&Mind insieme per UNA MOSTRA DI ARTISTI PALESTINESI su "ITALIAN LIFE", isola di "SECOND LIFE"
Si è inaugurata su Italian Life, isola di Second Life, la mostra del fotografo Maurizio Gjivovich Incrociare gli sguardi, organizzata in collaborazione da Time&Mind e Ticho Film, distribuzione di film online particolarmente attenta a questa area del mondo.
La mostra accompagna la contemporanea distribuzione on line sul sito http://www.tichofilm.com/ di una serie di documentari internazionali che ritraggono l'occupazione militare dei Territori Palestinesi con prospettive inedite e sorprendenti.
La mostra visibile (per ora) solo online si compone di una serie di ritratti dedicati ad artisti palestinesi, tanto noti quanto emergenti, colti nelle loro case, negli atelier, nelle strade che ogni giorno percorrono, nelle università, dove insegnano o studiano, e offre uno scorcio sull'intensa attività culturale di un paese, sotto occupazione militare da quarant'anni, che normalmente trova spazio nei racconti giornalistici solo come teatro di eventi sanguinosi.
Incrociare gli sguardi - Due parole sulla mostra
Da Gerusalemme a Betlemme, da Beit Jalla a Ramallah, da Nablus a
Gerusalemme: distanze minime percorse seguendo nomi, indirizzi, suggestioni, mezze idee o idee tutte intere. Intorno, sempre e ovunque, l'occupazione militare. Distanze minime che diventano incolmabili in un istante, una strada chiusa, l'imperscrutabile logica militare, il coprifuoco. Siamo entrati nei centri culturali, nei teatri, nelle scuole e nelle università, nei campi profughi e fin dentro le case, alla ricerca di giovani artisti. Alla ricerca di una paradossale normalità, dove nulla è davvero normale. Dove tutto è eccezionale proprio là dove si cerca la normalità. Uomini, donne, bambini e bambine che suonano, fotografano, dipingono, cantano, recitano, come accade ovunque - ma altrove - nel mondo, e che tutti i giorni insistono nel credere che vivere sia già il solo resistere.
Incrociare gli sguardi nasce nel 2004 dall'incontro di persone con esperienze e competenze diverse, ma da un'idea in commune: lasciarsi guardare dagli artisti palestinesi, mentre noi guardiamo loro.
"Incrociare gli sguardi" dunque, lontani dall'idea del reportage, della documentazione o della cronaca, ma cercando colori, suoni, impressioni, incontri e parole, senza pretendere di capire tutto. O forse, non capendo quasi nulla. "Incrociare gli sguardi" come pretesto per ridisegnare, sulla mappa della Palestina Occupata, la mappa della Palestina Abitata.
Due parole sul fotografo, Maurizio Gjivovich
Nasce a Ivrea il 22 Maggio 1975, comincia come collaboratore e assistente di studio con alcuni professionisti della zona di Torino.
Nel 2000 partecipa alla Biennale Giovani artisti Off Torino, nel 2001 realizza un reportage in Bosnia Erzegovina, Sarajevo - una tregua apparente, poi pubblicato in un libro edito da La Voce Alessandrina.
Nel 2002 partecipa a una collettiva alla Biennale Giovani artisti di Torino in collaborazione con l'Istituto Europeo Design di Torino, con il progetto S.O.S. ARTE, una installazione fotografica digitale in bianco e nero. Nello stesso anno realizza nel Kosovo un documentario sul conflitto politico militare, l'anno dopo viene pubblicato il volume Oggi in Kosovo (edizioni Gruppo Abele). Nel 2003 gira il reportage Incrociare gli sguardi, incontro con artisti palestinesi, un documentario in cui si spazia da Ramallah a Nazareth, e con il contributo della Regione Piemonte ne si realizza la mostra Amantes a Torino. Nel 2004 continua il progetto in Palestina realizzando nuovamente un reportage sugli artisti palestinesi, pubblicato su "Gente di Fotografia" 2005. Nel 2005 viene ospitato al LeccoImageFestival 2005 con l'inedito Repertorio crudele dei gesti di cucina, inoltre realizza (in collaborazione con l'Alisei Ong) un reportage sulla Georgia: Georgia: i mille volti dell'indipendenza, e pubblica Artisti della Palestina con il supplemento "Specchio" di "La Stampa", sul settimanale "Internazionale" esce Marocco profondo, un reportage sulle famiglie degli immigrati da Kourigba. Su "Sguardi" del sito Nikon Italia pubblica una raccolta di immagini dei suoi reportages dal 2002 al 2006.
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