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Cinema con tematiche gay al al Candiani
Riceviamo e pubblichiamo:
Amori senza confini - Le ultime tendenze del cinema con tematiche gay al Centro Culturale Candiani di Mestre fino al 29 giugno
Nel mese del Gay Pride, è dedicata alle ultime tendenze del cinema con tematiche omosessuali la rassegna Amori senza confini, promossa dal Circuito Cinema Comunale e dalla Videoteca di Mestre in collaborazione con l'Osservatorio Lgbt sulle differenze di identità e di orientamento sessuale del Comune di Venezia ed in programma al Centro Culturale Candiani di Mestre dal 13 al 29 giugno. Curata dal critico Vincenzo Patanè, la rassegna annovera nove film, scelti fra le produzioni più interessanti delle ultime stagioni. Il primo appuntamento, mercoledì 13 giugno, è stato con il film francese di Sébastien Lifshitz Quasi niente, che racconta con tocco leggero i turbamenti di un diciottenne alla scoperta della propria sessualità, mentre nel successivo Plata quemada dell'argentino Marcelo Piñeyro (programmato venerdì 15) sono state le vicende picaresche di due rapinatori a fare da motivo conduttore ad una storia d'amore destinata a virare nella tragedia. A seguire, lunedì 18 giugno, è stato proiettato Aimée & Jaguar del tedesco Max Färberböck, che ricostruisce in flashback l'amore sfortunato di due donne nella Germania nazista (tema che sarà ripreso nel successivo Quattro minuti, che ampio risalto di pubblico e di critica ha incontrato nei mesi scorsi), mentre al famigerato paragrafo del codice penale tedesco che costò la libertà e in molti casi la vita agli omosessuali tedeschi durante il Terzo Reich è dedicato il documentario Paragraph 175 degli americani Rop Epstein e Jeffrey Friedman, in programma mercoledì 20 giugno, seguito dal video Nessuno uguale - Adolescenti e omosessualità di Claudio Cipelletti, girato fra gli studenti di alcune scuole superiori milanesi. Venerdì 22 giugno sarà poi la volta del thailandese Beautiful Boxer, ispirato alla storia vera di un pugile di kickboxing diventato donna, mentre in A qualcuno piace gay di Anton Giulio Onofri (lunedì 25) sarà il curatore della rassegna Vincenzo Patanè a ripercorrere sullo schermo le tipologie omosessuali nell'ultimo mezzo secolo di cinema italiano. In chiusura di rassegna, mercoledì 27 giugno, Mater natura di Massimo Andrei, presentato qualche edizione fa alla Mostra e immerso nell'iconografia transgender napoletana ed infine, mercoledì 27 giugno, il danese Una soap di Pernille Fisher Christensen, presentato al Festival di Berlino ed incentrato sui tormenti di un transessuale in attesa di intervento,
"Sarebbe bello - scrive Patanè presentando la rassegna - se il Candiani fosse affollato per l'occasione, nel momento in cui il Comune di Venezia sta facendo in questo campo cose quanto mai apprezzabili. A Venezia il cinema a tematica omosessuale e lesbica sta trovando sempre più una sua collocazione ben precisa. A ricordarcelo anche la rassegna del Candiani, per fare il punto sulle ultime tendenze di questo particolare settore che, se non si può identificare tout court come genere a sé, interessa ormai trasversalmente il cinema in tutte le sue espressioni".
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