- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Daniele Vicari presenta "Il mio paese"
Riceviamo e pubblichiamo:
In anteprima nazionale al Candiani di Mestre mercoledì 18 aprile il film documentario di Daniele Vicari Il mio Paese, presente il regista
Sarà presentato in anteprima nazionale mercoledì 18 aprile, alle ore 18, presso l'Auditorium del Centro Culturale Candiani di Mestre il film documentario di Daniele Vicari Il mio paese, incentrato sulle condizioni del lavoro nell'Italia di oggi secondo un itinerario che ripercorre a ritroso, da Gela a Porto Marghera, le tappe di un celebre e pluricensurato reportage di Joris Ivens, L'Italia non è un paese povero, girato nel 1960 dal celebre documentarista olandese per conto dell'Eni di Enrico Mattei. Prodotto dalla Vivo Film in collaborazione con la CGIL nell'anno del centenario e con il sostegno, in sede locale, della Venice Film Commission e della Municipalità di Marghera, Il mio paese sarà proiettato in versione digitale al Candiani in presenza del regista Daniele Vicari e dei produttori Gregorio Paonessa e Marta Donzelli, presenti anche il Presidente della Municipalità di Marghera Renato Panciera, il direttore del Candiani e coordinatore della Venice Film Commission Roberto Ellero e il sociologo e scrittore Gianfranco Bettin, che nel film illustra le condizioni del polo industriale veneziano fra passato e presente. In uscita nelle sale venerdì 20 aprile, Il mio paese sarà in programmazione al Dante d'essai di Mestre, secondo gli orari che saranno successivamente comunicati. Per l'anteprima del Candiani, ingresso libero sino ad esaurimento posti, previo ritiro del biglietto omaggio presso la biglietteria del centro.
Evento speciale nella sezione "Orizzonti" dell'ultima Mostra del Cinema, Il mio paese attraversa l'Italia da sud a nord, raccontando un presente certamente segnato dalla crisi economica e dalla perdita di competitività internazionale ma caratterizzato anche dall'emergere di nuove professionalità e vocazioni, nella riscoperta del lavoro come valore. Dalla Sicilia industriale di Gela e Termini Imerese, passando per Melfi, dove convivono la Fiat e i nuovi modelli di sviluppo agricolo, e per il distretto di Prato, alla prese con la complessa dinamica dell'immigrazione cinese, si arriva a Porto Marghera, impegnata nella difficile riconversione del suo polo chimico. Come già nel film di Ivens, incappato nelle ire della censura esattamente per la schiettezza persino scioccante di talune sue immagini, anche nel lavoro di Vicari prevale il racconto di un paese in difficoltà, ma ancora capace - nella consapevolezza delle sue contraddizioni - di mettere in gioco le proprie risorse per affrontare le sfide della trasformazione.
Cosa aspetti a diventare un utente registrato?
Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.