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del 05 04 2007

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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"Siamo uomini o precari?" al CINEMA TREVI

Riceviamo e pubblichiamo:

La Cineteca Nazionale presenta

 

SIAMO UOMINI O PRECARI?

Racconti e immagini di ordinaria flessibilità

Roma, Cinema Trevi, 11-12 aprile 2007

«Gli studi storici sulla civiltà italica del terzo millennio hanno fatto un importante passo avanti con la scoperta del diario d'uno sconosciuto vissuto nei primi decenni dell'epoca. Un esame preliminare dei suoi contenuti ci ha indotto a ritenerlo opera d'un "uomo flessibile", categoria numerosa a quei tempi. In effetti disponevamo già d'una massa ragguardevole di documenti relativi al Culto della FlessibIlità allora diffuso. Articoli, saggi, fossili di filmati tv, pergamene d'accordi internazionali, attestano come la venerazione della Flessibilità fosse una delle occupazioni principali di quelle popolazioni. In ogni settore della vita sociale, culturale, politica, financo economica, esse parevano anteporre tale culto ad ogni altro impegno o pensiero. Per la verità, i ricercatori non sono finora riusciti ad appurare se la Flessibilità fosse creduta essere, o si volesse far credere che fosse, spirito, sostanza, persona, archetipo collettivo o logo pubblicitario. Questo diario d'un uomo che pare praticasse la Flessibilità, per convinzione o per obbligo, permette comunque di comprendere meglio quale incidenza essa avesse nella vita quotidiana».

E' Luciano Gallino che nel suo Diario postumo di un lavoratore flessibile ironizza sulle modificazioni epocali in atto nell'organizzazione del lavoro. E ancora Stefano Obino, a proposito de Il Vangelo secondo Precario dice: «Il cinema italiano non ha affrontato con interesse il tema della precarietà. Quando parla dei trentenni, li racconta soprattutto attraverso i problemi sentimentali. Io col mio gruppo di lavoro, tutti precari del mondo dello spettacolo, ho scelto di raccontare in modo diverso questa difficile situazione. Rispetto ai documentari, che spesso raccontano realtà estreme, che suscitano più compassione che identificazione, abbiamo fatto un film che fa capire come il precariato riguardi tutti, anche quelle professioni che nel passato venivano garantite da un titolo di studio». Mentre sul blog http://www.anagrafeprecari.it/ possiamo leggere queste provocanti parole: «Vogliamo contarci, perché contiamo. Contarci per scoprire che non siamo i soli e non siamo soli.
Ci hanno contato e raccontato a modo loro. Hanno dato i loro numeri. Adesso i numeri li diamo noi.
Non abbiamo bisogno di altri. Abbiamo bisogno di noi. Ci hanno indeboliti, isolati e perfino umiliati. Insieme siamo la forza lavoro di questo paese».

Molte sono, dunque, le sollecitazioni che spingono a raccontare il mondo del lavoro a partire dalla precarietà quotidiana sperimentata da giovani e meno giovani. Una condizione difficile da tradurre in immagini e in racconti che superino l'arida contabilità delle statistiche: una scommessa che però ci pare valga la pena raccogliere. Questa mini rassegna su cinema e precariato vuole essere l'occasione per fare il punto su un tema tanto attuale e insieme per incontrare alcune delle persone che si sono impegnate in prima persona, con i propri film e i propri progetti, per aiutare a raccontare e dare visibilità al mondo della cosiddetta flessibilità. A cominciare dalle edizioni previste per il 2007 del progetto-concorso "Obiettivi sul lavoro" e del festival cinematografico dell'Umbria "Cinema &/è Lavoro".

 La rassegna è realizzata da Cineteca Nazionale - Centro Sperimentale di Cinematografia, in collaborazione con: Arci Ucca - Obiettivi sul lavoro, Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, BiBi Film, Nitrofilm e OltreMedia.

Il programma è curato da Maria Coletti (Cineteca Nazionale). Si ringraziano Alessandro Bandinelli, Franca Farina, Ugo Malaguti, Paola Scarnati.

 

 

 

Mercoledì 11 aprile, ore 21

 

Racconti e immagini dal precariato

Incontro con Greta Barbolini (presidente di Arci Ucca - "Obiettivi sul lavoro"), Stefano Consiglio (regista), Steve Della Casa (direttore artistico di Cinema &/è Lavoro-Festival Cinematografico dell'Umbria), Roberta Saiardi (ideatrice del blog Anagrafe Precari)

 

a seguire

 

EGA Editore, in collaborazione con l'Archivio Audiovisivo del Movimento
Operaio e Democratico
, presenta il documentario Porca miseria, che inaugura
la nuova collana DVD+libri  "Immagini/Video" della casa editrice torinese
EGA Editore, alla presenza del regista Armando Ceste.

 
 
 
 
 
 
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