Riceviamo e pubblichiamo:

TUTTI HANNO UN DÉJÀ VU

Il 92% delle persone dicono di aver avuto un déjà vu,

e non a tutti ha fatto piacere.

Sondaggio sul mistero che ha ispirato l'ultimo film di Tony Scott.

Portato all'attenzione del pubblico dal nuovo omonimo film con Denzel Washington - in questi giorni in programmazione nelle sale -, il déjà vu è un fenomeno suggestivo in cui  sembra esser incappato il  92% delle persone.

Questo è il risultato del sondaggio effettua dall' Associazione "Dal Tramonto all'Alba", che tramite il suo sito ha lanciato un opinion poll.

Sono i luoghi fisici per il 67% del campione  a "stimolare" l'insorgere del déjà vu; percorrere strade, entrare in locali, attraversare piazze, di città straniere, sono queste le esperienze che "osserviamo" con la certezza di averle già vissute. Molto più rari sono: l'incontro con una persona o la sensazione di un'emozione.

Qual è l'elemento scatenante? Non sembra bastare un odore, un'immagine o l'ascolto di una melodia o di qualche parola. Serve altro.  Secondo il 58% degli intervistati il déjà vu è determinato da una "situazione", un insieme di circostanze.

Questa considerazione ha aperto la problematicità di cosa si pensi sia il déjà vu.

Per ben il 60% delle persone che hanno partecipato al sondaggio, il déjà vu è un fenomeno paranormale legato a ricordi di vite passate. Per il resto degli intervistati è invece solo un trucco della mente.

Ed infine: cosa si prova?

L' esperienza del déjà vu è così di solito accompagnata da un forte senso di familiarità, ed anche un senso di "soprannaturalità", "stranezza" o "misteriosità".

Così il 43% degli intervistati ha dichiarato di aver provato una sensazione di piacere, mentre il 41% ne è uscito intimorito.