Il voto del redattore
- voto
- 2/5
- valutazione
- Un cinecocomero estivo che sa di insalata greca insapore.
Il voto dei lettori
- voto medio
- senza voto
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 0 lettori
- di Woody Allen
- dal 17 10 2008
- genere Commedia
- tipo Sentimentale
- Chiara Orlandi
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Le mie grosse grasse vacanze greche
di Donald Petrie
- Dati
- Titolo originale: My Life in Ruins
- Soggetto:
- Sceneggiatura: Mike Reiss
- Genere: Commedia - Sentimentale
- Durata: 98 min.
- Nazionalità: USA, Spagna
- Anno: 2009
- Produzione: 26 Films, Kanzaman, Playtone Productions, Playtone
- Distribuzione: Videa CDE
- Data di uscita: 09 10 2009
Gonfie d'amore. A dieta d'originalità.
di Antinoo
Il desiderio più grande di Georgia (Nia Vardalos) è sempre stato quello di insegnare. Nessuno, però, pare interessato alle sue doti didattiche. Finisce così a lavorare presso lo scalcagnato "Pangloss Tour" nella speranza di poter mettere a frutto le proprie conoscenze artistiche e storiche. Si sbaglia, e di grosso: i turisti vengono in Grecia per godersi spiaggia, mare e souvenir da due soldi, non certo per le bellezze dell'acropoli o il fascino suggestivo di Delfi. Ogni gruppo è per Georgia una delusione: sempre gli stessi atteggiamenti stereotipati e le stesse dinamiche che, col tempo, hanno minato il suo "kefi": un certo modo di prendere la vita e godere delle piccole gioie, tipico della Grecia e comune, in un certo qual modo, a tutti i popoli che si affacciano sul Mediterraneo.
L'ennesimo gruppo di visitatori, però, sarà una vera esperienza per la donna: capitanato dall'istrionico Irv Gordon (Richard Dreyfuss) e scarrozzato dall'autista Poupi (Alexis Georgoulis) su un traballante pullman, lo strano codazzo di gente seguirà Georgia lungo un viaggio dentro se stessa, il proprio paese e l'interiorità di chi la circonda. Facendole scoprire che, forse, ciò che ha sempre cercato non era poi così lontano da quello che aveva a pochi centimetri dal naso.
Vi pare una trama un po' scontata? Non avete ancora visto il film!
Ora, accertato che si tratta di una commedia romantica e che l'happy end è più che d'obbligo, ma davvero: non si possono sprecare in maniera così grossolana il talento di Richard Dreyfuss e i paesaggi più belli della cosiddetta culla della cultura occidentale.
Le mie grosse grasse vacanze greche è un filmettino senza alcun guizzo memorabile e pochissimi spunti interessanti: abbiamo la giovane donna imbranata e delusa dalla vita, un giovane fascinoso ma che si nasconde dietro frasi brusche e un aspetto dozzinale, l'anziano vedovo inconsolabile, la vecchietta simpaticamente cleptomane, la glaciale famiglia inglese perfetta solo in apparenza, gli americani autoreferenziali, gli australiani ubriaconi, le spagnole divorziate ed infoiate, solo per citare alcuni dei personaggi chiave della pellicola. Si volevano incarnare i turisti medi, lo si è fatto sin troppo bene.
Da una simile compagine non ci si potrebbe aspettare chissà che cambiamento di registro. Che, invece, puntualmente arriva sotto forma di miracolo: l'anziano elaborerà il lutto, la vecchietta abbandonerà i suoi vizi, gli inglesi diventeranno la famiglia Bradford, gli americani si apriranno al mondo, gli australiani diranno qualcosa di sensato e le spagnole capiranno che chi non le ama non le merita. E ovviamente, Georgia si innamorerà!
C'era davvero bisogno di un film del genere? Certo! Per i romantici a prezzo fisso, che hanno bisogno di una pellicola che trasudi sentimentalismo ad ogni fotogramma, senza bisogno di accendere l'attenzione o, semplicemente, contenere un minimo di introspezione psicologica, non foss'altro che per un barlume di aderenza alla realtà. Invece no, il "kefi" aleggerà sull'intero gruppo trasformando l'esistenza di ognuno.
Con buona pace del cervello. E senza, il cuore non è che funzioni così bene, per quanto Mi riguarda.
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