Il voto del redattore
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- 4/5
- valutazione
- Un piccolo film che riconcilia col mondo
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- di Francois Ozon
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- genere Drammatico
- tipo Sentimentale
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- di Michel Hazanavicius
- dal 09 12 2011
- genere Drammatico
- tipo Sentimentale
- Roberta Folatti
- di Pedro Almodóvar
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- genere Drammatico
- tipo Sentimentale
- Anna Romana Sebastiani
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Amore & altri crimini
di Stefan Arsenijevic
- Dati
- Titolo originale: Ljubav i drugi zlocini
- Soggetto: Stefan Arsenijevic, Srdjan Koljevic, Bojan Vuletic
- Sceneggiatura: Stefan Arsenijevic, Srdjan Koljevic, Bojan Vuletic
- Genere: Drammatico - Sentimentale
- Durata: 105 min.
- Nazionalità: Germania, Austria, Serbia, Slovenia
- Anno: 2008
- Produzione: COIN Film, Art & Popcorn
- Distribuzione: Ripley's Film
- Data di uscita: 19 06 2009
Belgrado, città autistica?
di Roberta Folatti
Che cosa succede se ti innamori proprio il giorno in cui ti sei ripromesso di partire? Questo si chiede il regista Stefan Arsenijevic, e lo chiede prima di tutto ai suoi personaggi. Che vivono, amano, si incontrano e si scontrano nello spazio raccolto di una manciata di palazzi, in un quartiere degradato di Belgrado. La Serbia negli ultimi anni non è un luogo facile, guerra e bombardamenti hanno lasciato ferite ancora aperte dentro e fuori le persone. La vita è ripresa ma forse è la fiducia nel futuro ad essere stata fortemente ridimensionata. I protagonisti di Amore e altri crimini sembrano trascinarsi in un presente grigio e immobile che li lascia esausti al termine di ogni giornata.
C'è Milutin, piccolo boss di quartiere, in lotta perenne con i boss confinanti, e c'è sua figlia quattordicenne, chiusa in un silenzio autistico che solo la canzone "Basame mucho" riesce a sciogliere. C'è Anica, la donna di Milutin, più giovane di lui ma se possibile ancora più delusa dalla vita, il cui unico desiderio è andarsene via, e intende farlo in forma di fuga senza rimpianti. L'unico personaggio pienamente positivo - nel senso che non è ancora stato intaccato dalla disillusione e dal cinismo, è il giovane Stanislav. Malgrado lavori per il capoquartiere e viva di espedienti, ha dei sogni ed è capace di alimentarli. Si è innamorato di Anica quando era ancora un ragazzino e combatte per questo sentimento. Mentre tutti gli altri, a parte Anica col suo progetto di fuga, sembrano demotivati, spenti, ciascuno un'isola che non comunica, Stanislav sa cosa vuole e crede nelle sue capacità. Il fatto che abbia imparato dei trucchi da illusionista forse lo aiuta in questo suo modo di essere. Solo con la magia ci si può davvero liberare della zavorra di un presente difficile, senza prospettive.
Ma la fiducia in sè è un lusso che pochi possono concedersi nella Belgrado descritta da Arsenijevic, tutti sono impegnati a sopravvivere e quella del fallimento è la sensazione di gran lunga più diffusa. Con questo non pensiate che Amore e altri crimini sia un film triste, semmai è dolcemente malinconico, ma pieno di piccole trovate che lo colorano e lo rendono speciale. La poesia è stemperata nell'ironia e viceversa. Ogni personaggio è un miscuglio di buono e cattivo, ha i suoi lati teneri e in fondo nessuno giudica l'altro, neanche se è in procinto di fare un'azione riprovevole. Milutin abbraccia Anica, ed è un lungo, intensissimo abbraccio, ben sapendo che la sera lei svaligerà la sua cassaforte fuggendo verso un'altra vita. Ma l'uomo, malato, sa che la sua donna se la merita quella nuova vita.
Ogni personaggio del film serbo racchiude in fondo a sè un po' di sana, vitale follia, residuo di un passato recente tragico e della necessità di reinventarsi comunque. C'è una strana tolleranza verso le eccentricità altrui. Come quella della madre di Stanislav che si illude di essere ancora una regina delle scene e si esibisce ogni sera in un locale (il cui gestore è pagato dal figlio), tra l'indifferenza e la complicità degli avventori. La guerra, la dissoluzione di uno Stato, gli odi etnici hanno inciso nell'animo di tutti. Ma l'approccio dell'autore serbo è delicato, intimista, a tratti vicino alla favola, con dei begli spunti registici e immagini suggestive. La storia tra Anica e Stanislav è un amore sussurrato. Con una conclusione tragica che lascia però il sorriso, un sorriso durevole.
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