Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- Il film alla fine è pure godibile e divertente, ma non tanto quanto fu il primo purtroppo: è molto meno dissacratorio e innovativo, molto più allineato a un certo cinema americano.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 4.5/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 16 lettori
- di Mike Johnson,Tim Burton
- dal 28 10 2005
- genere Fantastico
- tipo Animazione
- Sara Troilo
- di Hayao Miyazaki
- dal 09 09 2005
- genere Fantastico
- tipo Animazione
- Paola Galgani
- di Jacques-Rémy Girerd
- dal
- genere Fantastico
- tipo Animazione
- Luigi Faragalli
- di Goro Miyazaki
- dal 06 11 2012
- genere Fantastico
- tipo Animazione
- Ernesto Fanfani
- di Richard Linklater
- dal
- genere Fantastico
- tipo Animazione
- Nicola Bassano
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Shrek 2
di Andrew Adamson, Kelly Asbury, Conrad Vernon
- Dati
- Titolo originale: Shrek 2
- Soggetto: William Steig, Andrew Adamson
- Sceneggiatura: Andrew Adamson, Joe Stillman, J. David Stern, David N. Weiss
- Genere: Fantastico - Animazione
- Durata: 98 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2004
- Produzione: Dreamworks, Pacific Data Image
- Distribuzione: UIP
- Data di uscita: 00 00 0000
- Link
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- Il sito ufficiale americano.
Il ritorno dell'orco verde.
di Lucio Carbonelli
Diciamoci la verità: anche questo è il solito film di Natale, carino e accomodante, cioè un film da sale zeppe di genitori che zittiscono bambini vocianti e di gente che per il resto dell'anno il cinema non sa nemmeno dov'è. Certo, c'è anche un'altra variante di film "natalizio" e cioe' quel film per decerebrati che normalmente non farebbe ridere nessuno ma che, non si sa perché, continua a tornare puntuale e riempire imperterrito le sale, deve essere una tradizione natalizia vedere film brutti chissà. Fortunatamente con la seconda puntata di questo Shrek non siamo da quelle decerebrate parti, tuttavia a fine proiezione il risultato sarà lo stesso: accenno di timidi applausi e strato di pop-corn e immondizia non inferiore ai cinque centimetri sul pavimento. Bah, certa gente sembra che venga al cinema per mangiare: ma compratevi il dvd falso e statevene a casa vostra allora; e poi, al di là del valore artistico dell'opera, che vi applaudite? Non è polemica la nostra, ma semplice osservazione della realtà dei fatti: si dovrebbe avere più rispetto del Cinema ecco, non trattarlo come un semplice passatempo distratto.
Questa è una favola, e lo si capisce fin dall'inizio: un libro si apre, e una storia inizia. Sembrerebbe proprio una favola come tutte le altre: un re e una regina, una principessa da liberare e un principe azzurro liberatore Poi pero' si scopre che la principessa bella non è, e nemmeno tanto principessa, anzi vuole proprio rimanere vittima dell'incantesimo, vuole rimanere orchessa per poter sposare il suo amore salvatore che, essendo il principe azzurro in ritardo, capita che è un orco verde e puzzolente: il nostro amico Shrek appunto. Nel film precedente Shrek, con l'aiuto delle doti "seduttive" del logorroico Ciuchino aveva sconfitto la Dragona Sputafuoco, portando in salvo la principessa Fiona e guadagnandosi così il suo cuore fino alla fine dei suoi giorni senza aver fatto i conti con i suoceri però. Loro si aspettavano che il Principe Azzurro avrebbe rotto l'incantesimo e sposato la bellissima figliola e quando si vedono arrivare in casa (un qualcosa che sta a metà tra Hollywood e Disneyland brrr ) il signor orco e la signora orchessa, un minimo straniti ci rimangono; stessa sorte per la mafiosa nonche' bulimica Fata Madrina, madre dell'immaturo nonché narcisista Principe Azzurro, che non prende bene la notizia che non è suo figlio ad essere sposato con la principessa e così s'infuria e tenta in ogni modo (con pozioni amorose e non) di rompere il sodalizio tra Shrek e Fiona (che nel frattempo già si sono goduti la luna di miele) riportando le cose al loro posto, come in ogni favola che si rispetti. Questa la storia di questo secondo episodio, tutta condita e impregnata di citazioni filmiche e non, canzoncine e nuovi personaggi fiabeschi.
Il film alla fine è pure godibile e divertente, ma non tanto quanto fu il primo purtroppo: è molto meno dissacratorio e innovativo, molto più allineato a un certo cinema (kitsch) americano.
I difetti stanno proprio negli aspetti nominati un po' più su: è bello fare a gara per riconoscere tutte le citazioni ma costruire tutto un film solo su di esse è troppo facile e ruffiano; le canzoncine sono belle (Nick Cave e Tom Waits in un film per bambini addirittura!) ma pensavamo che questo fosse un film d'animazione e non una serie di videoclip attaccati uno dietro l'altro; i nuovi personaggi sono teneri (il gatto con gli stivalucci e gli occhioni) e divertenti (Pinocchio) ma non si capisce perché la maggiorparte di loro, per dirla con la Fata Madrina, sia "sessualmente confusa". Forse è questo l'umorismo che piace (tutto l'anno) agli americani, e forse questo è l'umorismo che ci meritiamo (sotto Natale) pure noi.
Sempre meglio che andarsi a vedere Boldi e De Sica comunque.
I lettori hanno scritto 10 commenti
- commento Un po' fuori misura dire che "non è scritto in lingua italiana". La recensione secondo me è più che comprensibile.
- commento Peppa lo stile e' piuttosto smaccato, qualsiasi concessione al *non italiano* e' implicitamente dichiarata. E chiedo venia per l'ossimoro.
- commento su una critica costruttiva ci penso pure,ma dire che l'articolo "non è scritto in lingua italiana" che significa?per quanto riguarda l'animazione credo sia superfluo se non inutile dire che è perfetta
- commento Perfetta come al solito, aggiungerei. Infatti non mi è sembrato un gran punto di forza della pellicola, vero che l'espressività dei volti è forse migliorata, in generale però non si ha la sensazione..
- commento di trovarsi di fronte a qualcosa di tecnicamente innovativo o visivamente originale.
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