Agente cacciato dalla CIA scrive le proprie memorie e poi le perde in palestra dove vengono trovate dai personal trainer che decidono di ricavarne qualcosa. I Coen veneziani al cinema.
Il voto del redattore
- voto
- 5/5
- valutazione
- Attori in grado di dare vita ad una strabiliante prova corale grazie alla regia dei fratelli Coen.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.2/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 2 lettori
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
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Burn After Reading - A prova di spia
di Ethan Coen, Joel Coen
- Dati
- Titolo originale: Burn After Reading
- Soggetto: Ethan Coen, Joel Coen
- Sceneggiatura: Ethan Coen, Joel Coen
- Genere: Commedia - Spionaggio
- Durata: 95 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2008
- Produzione: Mike Zoss Productions, Working Title Films
- Distribuzione: Medusa
- Data di uscita: 19 09 2008
Si ride alla faccia del Patriot Act
di Riccardo Lupoli
Credo che prima di parlare di questo film sia necessaria una premessa: io adoro i fratelli Coen. Adoro la loro versatilità, la loro ironia, il loro stile. Se fossi un regista vorrei avere la loro capacità descrittiva, vorrei essere in grado di passare da un registro all'altro con la loro abilità e naturalezza. Sono praticamente innamorato. Questo però non mi impedisce di essere obiettivo: che Ladykillers e Prima ti sposo e poi ti rovino siano due filmettini lo so anche io. Però ho adorato questo film. Secondo me è uno dei migliori che abbiano mai girato e vi spiego subito il perché in maniera molto semplice. La prima motivazione, che potrà anche sembrare banale ma invece non lo è affatto, è rappresentata dalle interpretazioni degli attori. Riunire un cast del genere non è cosa da poco, ma far suonare un'orchestra in una maniera così perfetta, con scelte dei ruoli e coordinazione nei tempi comici è caratteristica propria solo dei grandi cineasti. I registi del nostro glorioso cinema anni 50-60', gente come Monicelli, Risi e De Sica che sapevano girare meravigliosi film corali lavorando tantissimo sugli attori e per gli attori. Questo è davvero il motivo principale per cui ho amato questo film, e se a qualcuno può sembrare poco, per me invece è tantissimo, perchè era dai tempi di Magnolia che non vedevo una prova collettiva di questo livello. John Malkovic nel ruolo del trombato eccellente della CIA è semplicemente splendido. Isterico, alcolizzato, depresso, incredulo di tutto ciò che lo circonda. George Clooney e Brad Pitt, mai così ridicoli, si passano la palla all'insegna dell'autoironia, inadatti a tutto, incapaci di tutto. E sul versante femminile, miss Tilda Swinton dimostra ancora una volta di essere una delle migliori interpreti che offra Hollywood in questo momento, mentre Frances McDormand, nei panni dell'istruttrice di fitness in inesorabile decadimento fisico, è la forza trainante di tutto il film. Senza contare poi i comprimari di lusso, che sono un valore aggiunto di fondamentale importanza. Il film infatti si muove su diversi piani, come già in altri lavori dei Coen ci sono situazioni che procedono in parallelo determinando una successione di incastri, in un incalzante susseguirsi di assurdità e di situazioni paradossali. Il funzionamento delle diverse parti è dato proprio dalla bravura di tutti gli attori, che sostengono con grande impegno le tantissime situazioni dialogate.
Fra le tante qualità che apprezzo dei Coen, ci sono la forza, la vivacità e l'originalità con cui descrivono l'America, cambiando di volta in volta tonalità espressiva a seconda dell'epoca, della classe sociale e del territorio. Questa volta Washington è presentata come la città del potere, anzi della gestione del potere, una gestione che per essere efficace deve passare inevitabilmente dal tradimento e dal controllo attraverso qualsiasi mezzo, paranoia compresa. Tutti i personaggi sono spioni, ma nel loro guardare ossessivo e compulsivo non riescono cogliere la vera faccia della realtà, cadendo così inevitabilmente nel tragico equivoco. La CIA diventa un gruppo di fanatici della sicurezza che gioca a guardie e ladri, incapace di mantenere il controllo persino sui suoi stessi agenti che a loro volta sono del tutto privi di controllo di sè. Una tranquilla istruttrice di fitness può invece spingersi in una folle operazione di spionaggio, perchè disposta a qualsiasi cosa pur di potersi concedere qualche ritocco di chirurgia estetica.
Ma voglio insistere ancora sulla dimensione attoriale, perchè credo che quando si ha la fortuna di poter far recitare dei grandi interpreti, bisogna anche avere la storia giusta che ne esalti le abilità individuali. La sceneggiatura di questo film, piena di lampi di genio, ma che fa acqua da più parti e a tratti carica fino all'eccesso, non è certamente perfetta, ma è la sceneggiatura giusta, che calza alla perfezione su questo gruppo di bravissimi attori. Ecco perchè Burn After Reading è un grande film.
I lettori hanno scritto 4 commenti
- indirizzo IP 78.13.136.128
- data e ora Domenica 26 Ottobre 2008 [11:25]
- commento OMG 5/5? Mi pento di non aver fatto il ring :||
- indirizzo IP 213.140.11.139
- data e ora Lunedì 27 Ottobre 2008 [17:28]
- commento Anch'io mi sono divertita a vedere questo Coen. Per me il loro peggiore resta Prima ti sposo e poi ti rovino.
- indirizzo IP 85.18.201.173
- data e ora Mercoledì 12 Novembre 2008 [21:56]
- commento per me è il sequel ideale di "non è un Paese per vecchi". però concordo con Stefano: 5 è un po' troppo!
- indirizzo IP 80.206.80.34
- data e ora Venerdì 14 Novembre 2008 [16:21]
- commento Non e' un paese per il patriot act? Now yes, They can say that.
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