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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Locandina
 
 
 
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Trama

Vagina dentata in carne ed ossa. L'incubo peggiore degli uomini dopo la calvizie.

 
 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 3/5
  • valutazione
  • Lichtenstein realizza una pellicola pseudo-trash dove non c'è solo sangue che gronda ma anche qualche spunto di riflessione. E come dice il proverbio "Uomo avvisato…"
  •  
 
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 3.5/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 1 lettore
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Info

Denti

di Mitchell Lichtenstein

 
    Dati
  • Titolo originale: Teeth
  • Soggetto: Mitchell Lichtenstein
  • Sceneggiatura: Mitchell Lichtenstein
  • Genere: Commedia - Horror
  • Durata: 94 min.
     
  • Nazionalità: USA
  • Anno: 2007
  • Produzione:
  • Distribuzione: Mediafilm
  • Data di uscita: 18 07 2008
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

L'amore morde

di Emanuel Perico

Diciamo che il periodo non è dei più floridi, per cui nelle sale assistiamo solamente a noiose repliche dei film della stagione appena conclusa e altre amenità. Per fortuna d'estate ci sono anche alcune anteprime che riescono (a volte più, a volte meno) nell'ingrato compito di trascinare le nostre stanche e sudate membra all'interno di una sala cinematografica e ad apportarvi un po' di freschezza. Una di queste è Teeth (che a dispetto del titolo non è il remake USA del film di Salvatores), bensì la storia di una ragazza di provincia affetta da una rarissima malformazione genitale destina a diventare presto l'incubo di ogni uomo. La pellicola di Mitchell Lichtenstein (figlio del compianto Roy, esponente di spicco della Pop Art), si inserisce nel filone teen-horror-comedy, molto in voga negli Stati Uniti soprattutto in estate e narra la storia di Dawn O'Keef, una giovane pura e immacolata, che nel bel mezzo della sua adolescenza, promuove, insieme ad un'associazione di invasati (che tra l'altro esiste realmente), la conservazione della verginità fino al giorno del matrimonio.


Tutto bene fino a quando comincia ad avvertire i primi pruriti, invaghendosi di un suo compagno di scuola, il quale, durante una gita romantica nei boschi, accecato dal testosterone cerca di approfittare dell'occasione per deflorare la bella Dawn. Verrà così a conoscenza del terribile segreto che la ragazza cela nell'intimità e defraudato della sua virilità. Da quel momento Dawn, che fino ad allora non aveva ancora sviluppato una reale consapevolezza del proprio corpo, capirà che "da un grande potere derivano grandi responsabilità" (come insegna il buon Peter Parker). Inizia così a convivere con il mito della "vagina dentata" che si trasformerà ben presto da maledizione a terribile arma di vendetta. L'origine di questa mutazione rimane però oscura, forse attribuibile alla presenza in città di due inquietanti, gigantesche ciminiere fumanti (e qui èfacile scorgere una sottile bacchettata alle industrie che minano l'equilibrio ambientale). Il film scorre lento per una buona mezz'ora nella quale veniamo a conoscenza del mondo intorno a Dawn: il padre, il fratellastro che è stato, da piccolo, la prima involontaria vittima della malformazione della sorella, i compagni di scuola e l'associazione per l'astinenza sessuale.

Il regista lancia alcune pesanti critiche verso l'eccessivo bigottismo, che, vissuto in maniera esasperata, può diventare deleterio andando ad offuscare l'informazione e la conoscenza di molti giovani. C'è poi il problema della censura (che interviene addirittura sui testi scolastici!) che ci fa capire come il tema della sessualità sia ancora considerato tabù. In Teeth il clichè della donna-vittima tipico dei film horror, viene ribaltato e qui diventa una sorta di eroina pronta a vendicare le angherie subite dal maschio turpe e violento. L'attrice Jess Weixler (Dawn) in questo caso è perfetta nel dare vita al personaggio e ai suoi cambiamenti: prima virginale e ingenua, poi angosciata e terrorizzata dalla scoperta del suo corpo mostruoso e infine spietata e vendicativa. Questa sua complessa interpretazione le è valsa lo Special Jury Prize all'ultimo Sundance Film Festival.

Nei panni del fratellastro Brad incontriamo un tatuato John Hensley (che i fan della serie Nip/Tuck ricorderanno bene), il cui personaggio sviluppa un'autentica ossessione sessuale per la sorella. Non mancano le scene gore, per gli estimatori del genere, durante le quali (i maschietti soprattutto) saranno percorsi da un brivido di terrore immedesimandosi per un istante nelle malcapitate vittime di Dawn. Tutto sommato Denti risulta un film gradevole, con l'unica pecca di voler mettere troppa carne al fuoco: fede, senso di colpa, vendetta, rapporti incestuosi, paura dell'uomo verso la sessualità femminile. Una pellicola trash atipica che non si regge solo sull'effetto raccapricciante, ma che invita alla riflessione. Ovviamente non troppo, it's only entertainment.

 
 
 
 
 
 
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Commenti
 

I lettori hanno scritto 3 commenti

 
 
Stefano Tirelli
Stefano Tirelli
  • indirizzo IP 84.221.199.119
  • data e ora Lunedì 08 Settembre 2008 [12:58]
  • commento Concordo generalmente con la rece, forse gli avrei dato un mezzo punto in più, perché con un soggetto simile il pericolo ciofeca era altissimo. :)
 
 
 
 
 
Sara Troilo
Sara Troilo
  • indirizzo IP 151.38.135.241
  • data e ora Sabato 20 Settembre 2008 [11:05]
  • commento Rischio ciofeca altissimo, giusto. E pericolo scampato. Un buona commedia nera che la dice lunga sull'utilita' della vagina dentata :)
 
 
 
 
 
Luigi Faragalli
Luigi Faragalli
  • indirizzo IP 151.65.230.191
  • data e ora Domenica 21 Settembre 2008 [12:09]
  • commento Umh, qua si rischia di sostituire l'invidia del pene con l'invidia della vagina dentata. :)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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