Film allegro, vivace, passa veloce e scorre via piacevolmente, nulla di nuovo, qualche risata black humor e niente di più, belli i dialoghi forse, buone anche le parti recitate con una splendida Winona Ryder che ha smesso di danzare sotto la magica neve di Tim Burton e che sembra trovarsi prefettamente a suo agio in questa versione rivitalizzata e rinnovata. Citazionismo sfrenato in un film dettato dal post-modernismo sbandierato più che mai, un gran calderone, diciamo. Con il cinema americano in netta ripresa anche queste insulse commediole sembrano riscuotere un maggiore interesse sia da parte del pubblico che da parte delle critica. Il ritmo e le idee, il cast e la buona realizzazione, la pace fatta tra Hollywood e gli sceneggiatori aleggia di nuovo sulle ultime produzioni. Tutti i numeri del sesso dunque rimane un film banale, scontato e decisamente finto-scanzonato tuttavia paragonarlo a Natale in crociera sembra a tutti molto ingiusto, qualcosa di nuovo bolle in pentola.

101 donne come 101 piccoli cuccioli dicevamo, una perfida Crudelia Demon nascosta dietro ogni angolo e interessanti spunti su come la tecnologia influisca sulla nostra vita quotidiana, modificandola e ossessionandoci. Prospettive di futuro, non altri mondi immaginari dove le macchine volano e i droidi combattono tra di loro, ma incubi quotidiani e plausibili sempre più. Servirebbero bussole, oracoli in perfetto stile Matrix, stelle che indichino una via da seguire o meglio, liste che mostrino, passo per passo come rimettere in piedi, abbellire e a volte cambiare, la commedia, quella americana quantomeno.

Questo film mette in scena l'essere totalmente padroni del proprio destino dunque perdendo però, contemporaneamente, il fascino dell'ignoto. Blank da giovane rampollo dell'industria dei fast food vivrà esperienze inimmaginabili, riscoprendo il fascino della vita. Come dice la voce di Danny DeVito alla fine di The big kahuna, così ripete ( a dir la verità in maniera assai meno poetica) il protagonista: "Non preoccuparti del futuro. Oppure preoccupati , ma sapendo che questo ti aiuta quanto masticare un chewing-gum per risolvere un'equazione algebrica." Il film forse ha meno pretese di quelle che alcuni ci vedono, come succede spesso per le opere che nascono dalla mente altrui, ognuno ci vede quel che vuole, quello che sente più vicino a sé. Tutti i numeri del sesso quindi diventa tutti i numeri di un'ossessione, una profonda ossessione che ognuno di noi porta dentro, il mistero del futuro, quello che Verga chiamava "il fascino dell'ignoto".