Il voto del redattore
- voto
- 4.5/5
- valutazione
- Uno dei più bei film dell'anno.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.5/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 1 lettore
- di Andrew Dominik
- dal 18 10 2012
- genere Drammatico
- tipo Thriller
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- di M. Night Shyamalan
- dal 12 06 2008
- genere Drammatico
- tipo Thriller
- Marina Zabatino
- Contro Il pessimo metodo
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Onora il padre e la madre
di Sidney Lumet
- Dati
- Titolo originale: Before the Devil Knows You're Dead
- Soggetto: Kelly Masterson
- Sceneggiatura: Kelly Masterson
- Genere: Drammatico - Thriller
- Durata: 123 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2007
- Produzione: Linsefilm, Unity Productions
- Distribuzione: Medusa
- Data di uscita: 14 03 2008
Che tu sia già in paradiso, quando il diavolo scoprirà che sei morto
di Riccardo Lupoli
Andy ed Hank, ovvero la colpa di essere due falliti, due che non riescono mai a stare al passo con la vita che sembra esigere sempre di più rispetto a ciò che loro possono offrire. Due fratelli totalmente diversi nell'aspetto e nel carattere, ma uguali nelle inadempienze, nell'incapacità di addossarsi le proprie responsabilità; i due non sopportano più il peso di tutto ciò che li circonda, sempre in difetto, sempre alla ricerca di respiro in una quotidianità che li affoga con le sue scadenze, il suo ritmo insostenibile. E l'unica via di fuga che trovano non può essere nient'altro che l'ennesimo bluff, un trucco che comporta ingannare la loro famiglia e loro stessi perchè più di questo non sono grado di fare: una sorta di "banalità del male". Il dramma familiare, dopo l'evento scatenante, denuda a poco a poco i due protagonisti scritti magistralmente e con piglio Shakespeariano, li svela in tutta la loro debolezza fino a spezzarli. E ogni cosa che appare sa di vero: la periferia newyorkese, gli interni spenti, gli squallidi rituali dell'alcool e della droga. Hoffmann e Hawke offrono due prove straordinarie e complementari, prima incoscenti carnefici poi piagnucolose vittime che si disperano, vanno incontro al loro destino goffi, incauti, violenti. Il titolo italiano, una volta tanto manomesso con cognizione di causa dai traduttori nostrani, rimanda ad un che di evangelico, grava sulla coscienza dei due protagonisti come la proiezione reiterata dell'ennesimo fallimento più che come un monito; ciò che infatti entrambi rincorrono e rimpiangono con maggiore disperazione è l'equilibrio negli affetti, nella famiglia appunto.
Sidney Lumet, grande vecchio del cinema che nella sua carriera ha ottenuto negli anni decine di candidature all'Oscar, ci regala con stile "classico", schietto, sobrio e incredibilmente autentico, una delle più belle pellicole della stagione. E' una storia che si propaga nel suo inesorabile grigiore come una macchia d'olio , un meccanismo narrativo perfetto che si srotola poco alla volta, ogni evento viene raccontato da più prospettive e lo spettatore è posto al centro di un'angosciante progressione verso l'ineluttabile annullamento finale. Un thriller familiare plumbeo, convulso, forte di grandi interpretazioni e di una scrittura perfetta, lontano anni luce dai ritmi e dalle forme londinesi di Woody Allen.
I lettori hanno scritto 1 commento
- indirizzo IP 213.140.11.139
- data e ora Lunedì 31 Marzo 2008 [22:03]
- commento Bello il personaggio di Seymour Hoffman, molto convincente. E detestabile, oltrechè stupido in modo imbarazzante, il padre.
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