Due giovani negli anni '60, tra movimenti pacifisti e canzoni dei Beatles in giro per gli Stati Uniti.
Il voto del redattore
- voto
- 3/5
- valutazione
- Un'avventura, un'idea ottima al servizio di una storia banale.
Il voto dei lettori
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- 4.5/5
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- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Across the Universe
di Julie Taymor
- Dati
- Titolo originale: Across the Universe
- Soggetto: Dick Clement, Ian La Frenais, Julie Taymor
- Sceneggiatura: Dick Clement, Ian La Frenais
- Genere: Drammatico - Musical
- Durata: 131 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2007
- Produzione: Revolution Studios, Team Todd
- Distribuzione: Sony Pictures Releasing
- Data di uscita: 23 11 2007
Raccontare un'epoca (con le parole dei Beatles)
di Carlo Griseri
Julie Taymor è tornata. La regista di Frida (e del controverso Titus) ha realizzato la sua terza fatica cinematografica - Across the universe - che l'ha portata a Roma per la recente Festa del Cinema. Un film debitore in modo evidente di Moulin Rouge, da cui eredita l'idea di utilizzare i testi di canzoni famose per far parlare, cantando, i suoi protagonisti. Across the universe è un vero e proprio musical, con coreografie originali (merito del coreografo Daniel Ezralow, presente anche in una divertente comparsata) e caratterizzato dall'avere un'unica fonte di ispirazione: i Beatles, autori di tutte le canzoni selezionate. Una delle più innovative registe del panorama artistico mondiale: questo è Julie Taymor, passata dal teatro al cinema nel 1999 con l'adattamento per il grande schermo del shakespeariano Tito Andronico, capace di creare oggi un'originale pellicola musicale, una storia d'amore a tempo di rock.
Anni '60. Jude, giovane operaio navale di Liverpool, lascia l'Inghilterra per andare alla ricerca del padre in America. Dopo il breve incontro col genitore, custode alla Princeton University, conoscerà Max, ribelle di buona famiglia, e sua sorella Lucy. I due ragazzi si trasferiscono al Greenwich Village a New York e iniziano a condurre una vita decisamente bohemien, tra party, acidi e le proteste contro la guerra in Vietnam. L'arrivo a New York di Lucy e la chiamata alle armi di Max cambieranno in modo irrevocabile le loro vite. Una storia non particolarmente originale, un periodo storico ampiamente trattato dalle pellicole Usa, un messaggio pacifista già sentito (e neanche particolarmente convincente): il tutto in 131 minuti, sicuramente troppi. Ma il giudizio alla fine è comunque positivo, sarà forse per la passione del recensore per le operazioni di questo tipo.
Realizzato anche grazie all'esperienza degli sceneggiatori di The Commitments, Dick Clement e Ian
La forza del film è principalmente nelle musiche (alcuni dei momenti musicali di Across the universe sono visibili a questo indirizzo). Seguendo tutta la carriera del quartetto britannico, anche il tono del film varia molto a seconda delle canzoni: si va dal periodo più pop e spensierato degli inizi, dal grigiore di Liverpool alle trovate colorate del periodo statunitense - con angoli di animazione, invenzioni registiche spesso interessanti, fino alla variazione lisergica degli anni della protesta (Helter Skelter o Happiness is a warm gum), caratterizzata da una follia di colori e di movimenti di camera circolari e ipnotici. Tante le sequenze musicali da non dimenticare, oltre alle già citate. Max e i suoi amici del college che riescono a fare bisboccia solo With a little help from my friends, o la struggente versione di Oh Darling cantata (in modo eccellente) dal chitarrista JoJo. E poi, ancora, le due versioni di Let it be a fare da sfondo agli scontri razziali di quegli anni - difficile scegliere, entrambe emozionanti. Senza dimenticare la surreale sequenza della visita militare, con lo scrupoloso check-up medico a cui i ragazzi sono sottoposti (letteralmente sezionati) con invenzioni e ritmo efficacissimi: il tutto accompagnato da I want you!
Ultime righe sul cast, costituito da giovani di belle speranze. I due protagonisti maschili sono nomi ancora sconosciuti, almeno da questa parte dell'oceano: Jim Sturgess è Jude, attore che rivedremo il prossimo anno accanto a Natalie Portman e Scarlett Johansson in The Other Boleyn Girl. Max è interpretato da Joe Anderson, già presente nei cast di Io e Beethoven con Ed Harris e di Becoming Jane con Anne Hathaway. Il nome di gran lunga più noto è però quello dell'attrice nei panni di Lucy, la bionda "acqua e sapone" Evan Rachel Wood. Salita agli onori della cronaca per la sua storia d'amore con il rocker Marylin Manson (e di gran lunga più famosa per questo che per le sue doti recitative), la ventenne statunitense è stata lanciata nel mondo del cinema dalla sua interpretazione in Thirteen di Catherine Hardwicke, per poi partecipare a Correndo con le forbici in mano - accanto ad Annette Bening e Gwyneth Paltrow.
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