Il voto del redattore
- voto
- 3/5
- valutazione
- Un buon soggetto sviluppato superficialmente, rispecchiando l'Italia anche nella realizzazione.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 3.6/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 4 lettori
- di Carlo Verdone
- dal 02 03 2012
- genere Commedia
- tipo Comico
- Maria Cristina Caponi
- di Michel Gondry
- dal 23 05 2008
- genere Commedia
- tipo Comico
- Marina Zabatino
- di Carlo Verdone
- dal 07 03 2008
- genere Commedia
- tipo Comico
- Elena De Dominicis
- di Ferzan Ozpetek
- dal 16 03 2012
- genere Commedia
- tipo Comico
- Anna Romana Sebastiani
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
2061 un anno eccezionale
di Carlo Vanzina
- Dati
- Titolo originale: 2061 un anno eccezionale
- Soggetto: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Diego Abatantuono
- Sceneggiatura: Carlo Vanzina, Enrico Vanzina, Diego Abatantuono
- Genere: Commedia - Comico
- Durata: 100 min.
- Nazionalità: Italia
- Anno: 2007
- Produzione: International Video 80, Rai Cinema
- Distribuzione: 01 Distribution
- Data di uscita: 26 10 2007
L'armata brancaleone post-petrolifera
di Elena De Dominicis
Ci sono citazioni a non finire, da Diego Abatantuono -Attla ( senza la "i") che ricorda molto il Jack sparrow de I pirati dei caraibi, Anna Maria Barbero che pur essendo meridionale vive in terra longobarda dove i libri sono proibiti e vengono imparati a memoria nel liceo "farenheit", fino alla scena in cui tre meridionali a Milano si fingono lumbard per scampare alla polizia che li chiude in gabbia che ricorda il mitico sketch di Aldo Giovanni e Giacomo, dove Aldo nei panni di Dracula si finge milanese. Per non parlare poi dei riferimenti ovviamente storici e anche culturali (l'espediente "alla Tosca", riferito all'omonima opera di Puccini). Il soggetto non è niente di particolare e non c'è nulla di cinematografico a livello linguistico. Una commediola popolare, recitata per lo più in dialetti vari, spesso difficili da capire, scritta da persone che di certo però ignoranti non sono. Effettivamente questo è un esempio di come moltissimi comici italiani, produttori e realizzatori di cinema, cabaret e spettacolo in genere, siano spesso costretti a mettere in scena prodotti demenziali o raggiungibili alla più vasta categoria di pubblico per poter ovviamente lavorare. Chi è invece in grado di capire le citazioni, ma non solo, di capire anche la postura, l'espressività e la gestione della voce di un attore di altissimo livello come per esempio, appunto, Anna Maria Barbero, si rende conto che questi magnifici attori potrebbero essere ingaggiati per poter fare commedie di qualità.
Questo film parte da un'idea di base interessante, e cioè che l'Italia unita non lo è stata mai, proprio perché vige la regola aurea dell'ognuno per sè e Dio per tutti ( la maggior parte dei protagonisti sposano la causa per interessi personali e non certo perché hanno un sentire collettivo di popolo o di stato), dalla massima che ciò che conta sono gli amici, soltanto i propri ovviamente, tutto il resto non ci riguarda, per cui un eventuale tesoro lo si ruba e lo si spartisce con chi ci è più vicino e caro e non con tutti gli altri che hanno gli stessi diritti. Il film però non riesce ad interessare molto, un po' perchè le citazioni non sono adatte a un target di film demenziali, un po' perchè invece chi le citazioni le capisce non vede uno sviluppo concreto dell'input che viene lasciato cadere .
Insomma una vetrina di citazioni tra il popolare e il colto, che però non si sviluppa concretamente producendo qualcosa di nuovo o almeno uno spunto riflessivo interessante. Un'unica chiave di lettura possibile si riduce a commenti da baretto, sul genere "siamo stati una grande popolo che ha dominato il mondo ma oggi è tutto uno schifo e io non sono come gli altri". Sicuramente un film come questo non ha nulla da insegnarci se non che le cause vere e proprie per le quali combattere non fanno parte della nostra cultura, proprio perché non esiste un sentimento nazionale, gli ideali servono solo per illudersi di essere eroi o eroici e che per portare a termine un'impresa ci vuole uno spirito di corpo e un patriottismo che non fanno parte della nostra cultura. Diciamo che questo film è una cartolina di nè di un tempo passato nè futuro, disincantata e senza speranza di come siamo noi italiani: un popolo intelligente, estremamente versatile, ma di cialtroni, di gente che ha grandi ricchezze tra le mani senza sapere minimamente come sfruttarle e che quando riesce a combinare qualcosa di buono è, forse, solo grazie a incredibili e fortuite coincidenze.
I lettori hanno scritto 3 commenti
- indirizzo IP 213.140.11.141
- data e ora Martedì 13 Novembre 2007 [21:59]
- commento io ho trovato questo film davvero interessante. ci sono due ottimi attori sottovalutati purtroppo in Italia: sabrina impacciatore e emilio solfrizzi che formano una splendida coppia in 2061.
- indirizzo IP 213.140.11.141
- data e ora Martedì 13 Novembre 2007 [22:03]
- commento rispecchia intelligentemente l'Italia e il suo futuro madmaxiano. forse il capolavoro dei vanzina.
- indirizzo IP 151.65.229.196
- data e ora Martedì 13 Novembre 2007 [22:05]
- commento La Impacciatore in effetti è personaggio molto molto interessante. Vista di recente dalla Dandini, mi ha colpito per complessità e abbondanza di sfaccettature, oltre che per la collezione di ali.
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