Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- Ritornano le belle favole di una volta.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 0.5/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 1 lettore
- di David Yates
- dal 11 07 2007
- genere Fantastico
- tipo Fantasy
- Salvatore Padula
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Stardust
di Matthew Vaughn
- Dati
- Titolo originale: Stardust
- Soggetto: Neil Gaiman (romanzo omonimo)
- Sceneggiatura: Jane Goldman, Matthew Vaughn
- Genere: Fantastico - Fantasy
- Durata: 128 min.
- Nazionalità: UK, USA
- Anno: 2007
- Produzione: Di Bonaventura Pictures, Ingenious Film Partners, Marv Films, Paramount Pictures
- Distribuzione: UIP
- Data di uscita: 12 10 2007
Stelle cadenti fuori stagione
di Elena De Dominicis
Tratto da un romanzo fantasy il film sfrutta il filone che va di moda ultimamente, tra Harry Potter, Il Signore degli Anelli e Le Cronache di Narnia, utilizzando tutti i canoni fondamentali della favola classica e modernizzandoli: le principessa buona, la bella del villaggio che però è superficiale, il trono da ereditare, le streghe (di cui una è Michelle Pfeiffer) e gli incantesimi, l'eroe che da brutto e insipido diventa un cavaliere bello e valoroso come un novello cenerentolo e che durante l'avventura compirà un precorso spirituale interiore. Una bella favola dove va segnalato assolutamente un irresistibile e inedito Robert de Niro nelle vesti di drag queen in pensione, con tanto di enfatiche espressioni tipiche come " gioia" e la manina a penzoloni. La parte finale di Stardust è interessante, montata in modo che tutti personaggi e le parti della vicenda convergano verso un unico punto: il vertice della storia e la fine del film. Gli effetti speciali non sono particolarmente emozionanti, o spettacolari, ma piuttosto comprimari alla storia, di per sè non molto originale ma gestita in modo da risultare simpatica, veloce e appassionante. Naturalmente tutto si sistemerà in modo corretto e prevedibile, come in tutte le favole che si rispettino. Il film ha comunque un sentore gotico, non potrebbe essere altrimenti trattandosi di una storia anglosassone, ma di certo non ha elementi violenti o particolarmente oscuri che possano essere impressionanti. O meglio, non ha elementi che possano impressionare i più piccoli, spesso molto più distaccati degli adulti, in quanto completamente alfabetizzati in fatto di cinema e televisione, molto più dei genitori.
A parer mio si poteva far uscire il film a Natale: se la produzione avesse fatto una scelta di questo tipo, probabilmente , questo prodotto avrebbe potuto avere una cassa di risonanza maggiore, e anche meritata, visto che è un buon film. Spero che si trasformi un cult, ha le carte in regola per diventarlo, anche perché non è una favola modernissima alla Shrek, ma classica con interpretazioni moderne e adattate alla società di oggi che anche se decisamente disincantata ancora dimostra di gradire le favole tradizionali, dove i giusti hanno il diritto di vivere felici e contenti e gli ingiusti hanno il dovere di espiare.
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