Il voto del redattore
- voto
- 3/5
- valutazione
- Zombie, donne bellissime,minimoto ed eroi che non sbagliano un colpo. Rodriguez sa come accarezzare i propri fan.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 4/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 2 lettori
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Grindhouse - Planet Terror
di Robert Rodriguez
- Dati
- Titolo originale: Grindhouse - Planet Terror
- Soggetto: Robert Rodriguez
- Sceneggiatura: Robert Rodriguez
- Genere: Commedia - Gore & splatter
- Durata: 105 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2007
- Produzione: Dimension Films, A Band Apart, Eyetronics Usa, Troublemaker Studios, The Weinstein Company, Rodriguez International Pictures
- Distribuzione: Medusa
- Data di uscita: 28 09 2007
- Link
- Tutti gli articoli di Sara Troilo
- Tutti i film di Robert Rodriguez
- Sito ufficiale
- Sito italiano
- Trailer in italiano di Machete
E' solo una questione di genere: femmine e maschi, comico e horror.
di Sara Troilo
Chiunque vada in sala a vedere Planet terror dovrebbe farlo a ragion veduta, conoscendo un po' l'opera del regista e anche la sua biografia. Cresciuto a cartoni animati nel Texas con dieci fratelli, Rodriguez studia cinema e guadagna i soldi per realizzare il primo film offrendosi come cavia in test medici. La sua carriera è segnata dai litri di sangue che scorrono e dal numero elevato di morti e di armi da fuoco. Sarebbe interessante sapere a quali esperimenti si sia sottoposto il regista, si fa strada l'ipotesi che abbia dovuto ingerire roba forte. Se con queste informazioni a qualcuno è rimasta la voglia di affrontare il film, allora non mi resta che mettere in guardia dalle pustole che esplodono emettendo schifo rosso e viscido prima di tornare ad occuparmi dell''opera in questione. Tra l'altro non ho intenzione di sconsigliarne la visione, questo film va solo preso per il verso giusto e cioè come un comico splatter, tutto qui. Altra (e ultima) avvertenza riguarda la tanto sbandierata emancipazione femminile messa in atto nel nome del rinnovamento del genere. Sì, nei film degli anni '70 qui citati le donne andavano difese ed erano sempre impaurite mentre le eroine di Rodriguez sono forti e coraggiose, ma questo non significa che non debbano sottostare a rigidi canoni estetici partoriti dalla mente maschile. Microgonne di pelle, spacchi inguinali e scollature vertiginose sono il solito corredo e ciò che lo spettatore affezionato si aspetta più di ogni altra cosa. Penso che da questo punto di vista il percorso non subirà svolte: sarà sempre il solito campionario di donne immaginate dagli uomini e niente di più, ma nessuno si aspetta nulla da un citazionista né da un autore di commedie splatter.
A causa del duello che apre il film inzia il contagio dovuto al pericolosissimo gas che viene sprigionato per dispetto dal dottor Abby (Naveen Andrews) e che trasforma gli esseri umani in spaventose creature purulente e cannibali. Si crea così un manipolo di persone ancora sane che tentano di resistere agli inguardabili zombie, leader indiscusso è El wrey (Freddy Rodrguez che non è un parente di Robert) affiancato dalla go-go dancer privata di una gamba Cherry Darling (Rose McGowan). La coppia funziona alla grande, tra dialoghi melensi e grotteschi i due diventano i capi del gruppo e lo guidano verso una terra promessa con vista mare. Anche gli altri personaggi sono ben costruiti, su tutti la coppia di dottori formata da Dakota (Marley Shelton) e da Block (James Brolin) in piena crisi dal momento che lei ha deciso di lasciarlo per il vero amore della sua vita: Tammy, una bionda mozzafiato. Poi ci sono i fratelli Hague: J.T. il mago della carne alla griglia che dirige un luridissimo ristorante il cui unico avventore è il cane Ruggine e lo sceriffo che detesta il fratello perchè vince le competizioni di carne alla griglia. Con i due fratelli Hague, Rodriguez dipinge bene il fare texano tra pistole, modi rudi da gente che prende sul serio il testosterone e bistecche alte e sanguinolente. Gli attori sono tutti fenomenali (onore al regista oltre che a loro), eccezion fatta per il solito monoespressivo Tarantino che sta diventando via via più gonfio e brutto e che incarna il personaggio più inutile di tutto il film e cioè il soldato che vuole stuprare la bella Cherry. Nell'inutilità della scena si potrebbe però azzardare una lettura di sconfitta della virilità nella liquefazione del pene del soldato, lettura per altro rafforzata dall'ironico "io non sbaglio un colpo" detto da El wrey, peccato che questa si polverizzi nel finale e che non salvi questa parte centrale del film.
Se nella prima parte, infatti, il ritmo è sorretto da una sceneggiatura grintosa e comica, dopo un po' la miscela, per quanto esplosiva, si affievolisce per lasciare spazio a un po' di noia. La seconda parte del film è decisamente inferiore alla prima, manca di ritmo e le poche battute riuscite ("Io non sbaglio un colpo" su tutte) fanno da deboli fondamenta al resto. Le leggende narrano che il regista texano, allora adolescente, al termine di 1997: fuga da New York abbia esclamato: "Anch'io sarei capace di girare quella roba!". Di fatto, ripercorrendo la sua filmografia, non l'ha ancora dimostrato e di certo non lo dimostra con Planet terror. Probabilmente la stessa affermazione sarebbe potuta uscire fuori dalla bocca di Rob Zombie se avesse visto questo film prima di realizzare il suo La casa dei 1000 corpi perchè, se si stratta di rivisitazione e sdrammatizzazione di generi, quel film supera questo di Rodriguez. Dell'esclamazione del dodicenne texano si possono apprezzare la spontaneità e la scelta di un ottimo punto di riferimento che evidentemente continua a guidare la sua opera: musiche di Carpenter costellano tutto Planet terror.
Ora sta a voi, vi piace giocare al dottore che cura i morti viventi? Allora questo è il film che fa per voi.
Cosa aspetti a diventare un utente registrato?
Queste funzioni sono abilitate soltanto per gli utenti registrati. Si possono votare i film ed esprimere opinioni su registi, attori o su qualunque altro aspetto riguardante le pellicole, si può commentare quanto scritto nelle recensioni e negli articoli e concordare o dissentire. Gli utenti registrati hanno inoltre accesso a molte altre funzioni personalizzate sul sito. Basta un minuto, registrati e fai sentire la tua voce.