Il voto del redattore
- voto
- 2.5/5
- valutazione
- Non c'è impegno nella trasposizione fatta da Donner e dai suoi sceneggiatori, autori anche di dialoghi non poco ridicoli, e gli attori si limitano per lo più a correre per il set.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 4.6/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 4 lettori
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02 11 2013
Timeline
di Richard Donner
- Dati
- Titolo originale: Timeline
- Soggetto: Michael Crichton (romanzo)
- Sceneggiatura: Jeff maguire, George Nolti
- Genere: Fantastico - Storico
- Durata: 116
- Nazionalità: Usa
- Anno: 2003
- Produzione: Paramount
- Distribuzione: Eagle
- Data di uscita: 00 00 0000
Recensione pubblicata il 03 08 2004
Questa recensione è stata letta 15741 volte
Sospensione dell'incredulità, where art thou?
di Raffaella Arnaldi
E pensare che i romanzi di Michael Crichton si basano su solide e complesse basi scientifiche: tanto per dire, Airframe, pure molto interessante come detection story, parte come un trattato di aeronautica e sicurezza dei voli. Il cinema, come si sa, semplifica sempre - o meglio, semplicizza dove non riesce a condensare gli elementi interessanti del libro su cui si basa. Questo Timeline non sfugge affatto alla regola: prende avvio dai soliti casini del solito laboratorio futurista dedito a esperimenti ai limiti, no, ben oltre il possibile. Quel che è successo è che i soliti avventurosi scienziati sono rimasti intrappolati nel passato durante il solito viaggio nel tempo, che neanche doveva essere nel tempo ma attraverso lo spazio, insomma, il solito tentativo di teletrasporto... (E qui c'è l'unica spiegazione di tipo pseudo-scientifico che sentirete nel film). Verranno mandati indietro nel tempo, in piena guerra dei Cento Anni, degli archeologi che hanno smarrito il loro professore-mentore - nonché padre di un aggregato del gruppo. non sia mai che in un film di Hollywood manchi il legame parentale a dare un po' di pathos!Il viaggio nel tempo ha il suo fascino innato: impossibile non essere affascinati dal fascino del mistero, dal paradosso che nega che un evento passato possa essere modificato se è già avvenuto, eppure. E in effetti la prima parte del film risulta abbastanza entertaining, almeno. I problemi sorgono quando l'azione si trasferisce nel villaggio Castlegard in Francia, nel 1357, mentre impazza la battaglia. Qui, tra qualche svarione nei dialoghi in francese sottotitolati (quelli di tipo storico li lascio individuare a chi è più esperto) e un risvolto romantico con la tipica dama coraggiosa e leggiadra, la vicenda degenera presto in un susseguirsi di battaglie e cazzotti francamente indistinguibili l'uno dall'altro e noiosi. Intanto, la splendida macchina del teletrasporto, ops, del tempo va in mille pezzi. All'inizio il danno sembra irrimediabile e le sorti dei navigatori temporali compromesse quasi certamente, dopo dieci minuti qualsiasi preoccupazione è svanita e la macchina perfettamente riparata. Tant'è. Per un film del genere "pedissequo" è un giudizio perfetto: non c'è impegno nella trasposizione fatta da Donner e dai suoi sceneggiatori, autori anche di dialoghi non poco ridicoli, e gli attori si limitano per lo più a correre per il set: in particolare Frances O'Connor (era la madre di David in A.I., che diamine) si prodiga in una recitazione così sciamannata da mettere ansia. Gli effetti speciali, frutto della solita squadra che dà lavoro a decine di "maghi" del settore, non creano neanche più stupore: a quando il ritorno in auge dei cineasti di vero talento?
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