Il voto del redattore
- voto
- 2.5/5
- valutazione
- Quinto capitolo, niente di nuovo.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 4/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 1 lettore
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
Harry Potter e l'ordine della Fenice
di David Yates
- Dati
- Titolo originale: Harry Potter and the Order of the Phoenix
- Soggetto: J.K. Rowling (romanzo omonimo)
- Sceneggiatura: Michael Goldenberg
- Genere: Fantastico - Fantasy
- Durata: 142 min.
- Nazionalità: USA, UK
- Anno: 2007
- Produzione: Warner Bros. Pictures, Heyday Films
- Distribuzione: Warner Bros.
- Data di uscita: 11 07 2007
Harry Potter diventa giovanotto...
di Salvatore Padula
Siamo giunti al quinto capitolo. Il nostro maghetto, così come i suoi fidati compagni Ron ed Ermione, sono cresciuti in fretta e sono ormai adolescenti. Siamo a due capitoli dalla fine, e questo Harry Potter e l'Ordine della fenice fa un po' da preludio a quello che sarà l'epico e spettacolare scontro finale. Un passaggio necessario questo, ma che purtroppo riduce lo spessore di questa pellicola rispetto ai predecessori. Infatti si ha chiaramente la sensazione, in verità sgradevole, che la trama, cominciata come ben sappiamo in un passato non tanto prossimo, resti sospesa e vada a finire in un futuro non ben precisato, per la precisione tra addirittura due film. Il risultato è che questo Harry Potter e l'Ordine della fenice soffre eccessivamente il ruolo di "film di transizione", il tutto aggravato dal fatto che qui non si tratta di una trilogia, quindi di una serie dai tempi accettabili (com'è stato per il Signore degli anelli e I pirati dei Carabi ad esempio) ma di una saga composta da ben sette film. E' pur vero che comunque anche i quattro capitoli precedenti sono tutti legati da uno spesso ma non invadente filo conduttore, che è sempre la guerra tra Harry e Lord Voldemort, ma gli altri film avevano il pregio di raccontare vicende che seppur collegate al contesto generale della saga, sapevano anche distaccarsene e diventare vere e proprie storie a se stanti. Le trovate di questo Harry Potter e l'Ordine della fenice invece, appaiono un po' troppo deboli e scontate. Il conflitto tra studenti e insegnanti eccessivamente autoritari (qui Dolores Umbridge) è qualcosa di già visto negli altri capitoli della serie, così come i duri allenamenti a forza di colpi di bacchetta magica e gli scontri con le creature oscure. Del resto va detto che dopo cinque film comincia probabilmente a farsi sentire un po' di stanchezza e la voglia di sapere come andrà a finire diventa più forte dell'interesse che ancora può suscitare il solito repertorio di incantesimi e combattimenti. Ciò su cui invece si sarebbe potuto e dovuto puntare è proprio il passaggio all'adolescenza dei nostri eroi, spunto che avrebbe reso il film sicuramente più originale ed interessante. La scena del primo bacio di Harry, considerato anche che i personaggi di Ron ed Ermione non sembrano fare grossi passi avanti in questo senso, sembra un po' pochino da mostrare allo spettatore in merito al fatto che i protagonisti stanno diventando adulti.
Quello che è davvero eccezionale sono: come al solito il cast, ricchissimo e stellare come nei predecedenti episodi, gli effetti speciali ( gli incantesimi e i voli a cavallo di scopa sono come al solito eccellenti e belli da vedere) nonché la sceneggiatura (curatissima e comprensibile, memore del fatto che il film si rivolge principalmente ad un pubblico di giovanissimi). David Yates mostra di saper gestire con perfetta padronanza il genere fantasy mentre Daniel Radcliffe può finalmente esibirsi in una prestazione più matura. Cresciuto assieme al suo alter ego Harry Potter, Radcliffe qui ( come aveva già fatto in verità in Harry Potter e il Calice di fuoco) offre numeri interpretativi di un certo valore, mostrando a tutti di avere le potenzialità di sfondare anche dismettendo i panni del maghetto.
In conclusione Harry Potter e l'ordine della fenice è un film non da bocciare, anche se qui si è fatto a mio parere un piccolo passo indietro rispetto ai precedenti. Del resto, per chi ha seguito l'intera saga, sarebbe un peccato perdersi proprio questo capitolo, che seppur più noioso degli altri, delinea il background di quelli che saranno i due filmoni finali.
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