Il voto del redattore
- voto
- 3.5/5
- valutazione
- Partendo da classici come "The Rocky Horror Picture Show" e "The Texas Chainsaw Massacre" questo film muta sé stesso in un horror allucinato e delirante: forse l'unico horror estivo da vedere assolutamente?
Il voto dei lettori
- voto medio
- 0.6/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 147 lettori
- Contro Il pessimo metodo
- A favore La violenza della psicoanalisi
- Sara Troilo Vs. Keivan Karimi
La Casa dei 1000 Corpi
di Rob Zombie
- Dati
- Titolo originale: House of 1000 Corpses
- Soggetto: Rob Zombie
- Sceneggiatura: Rob Zombie
- Genere: Fantastico - Gore & splatter
- Durata: 88 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2003
- Produzione: Metro Tartan Distributors
- Distribuzione: Eagle Pictures
- Data di uscita: 00 00 0000
- Cast
- Sid Haig (Capitan Spaulding)
- Bill Moseley (Otis)
- Sheri Moon (Baby)
- Karen Black (Mother Firefly)
- Chris Hardwick (Jerry)
- Link
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La Casa dei 1000 Corpi, o dell' Orrore in salsa avant-pop.
di Lucio Carbonelli
Sì, deve essere l'estate. Un altro horror, un altro film di zombie. Deve essere l'estate a risvegliarli, lo comprendiamo bene: questo è un caldo che resuscita i morti. Appunto. Un altro film di zombie che ci rinfreschi con i suoi brividi. Deve essere l'estate.
(rewind)
Questo non è un film di zombie come si poteva credere: questo è il film di Rob Zombie. Rob Zombie è un simpatico musicista che non si lava(va) mai i capelli e che suonava musica industrial in un gruppo che, tanto per rimanere in tema, si chiamava White Zombie. È un ossessione: vedete allora che non era tanto sbagliato aspettarsi un film di zombie?
E invece no, qui al massimo troviamo qualche serial killer, qualche deviato, qualche malato di mente. Detto con le dovute cautele, il tutto non è che dispiaccia.
Questo è un film che, partendo da classici come The Rocky Horror Picture Show e The Texas Chainsaw Massacre (Non aprite quella porta, in italiano), muta sé stesso in un horror allucinato e delirante che, pur contenendo tutti gli stereotipi del cinema di questo genere, se ne allontana alla ricerca di visioni pop artistiche e vintage.
Prendiamo la questione degli inserti sgranati usati alla pari dei sample (campioni musicali) nella musica industrial: invece di svolgere la storia in modo lineare il buon Zombie ce la condisce, appunto, di immagini altre e diverse che sembrano uscire pari pari dall'archivio mondiale (americano?) dei b-movie, se mai ne esistesse uno, oppure dalle menti deviate di criminali in preda ad allucinogeni. Beh, il risultato è sorprendente: a tratti sembra di vedere un Warhol alle prese con serial killer et similia, per non parlare della body-art da Grand Guignol e degli schizzi di sangue spruzzati e colati alla maniera del grande Jackson Pollock.
È questo che s'intende scrivendo di visioni artistiche: questo film sembra un'opera d'arte moderna, con tutte le esagerazioni e le insensatezze del caso perché l'arte moderna non può non essere esagerata e insensata, va da sé; ma, ancora, la cosa che rende questo film godibile e non stancante è il suo sapore antico, anche questo si diceva prima, da horror d'altri tempi, vintage appunto.
Peccato solo che il finale, questo sì stupido e scontato, faccia perdere un po' dell'entusiasmo iniziale: anche se non si può sempre avere tutto, la fine doveva essere molto più malata!
O che magari si scoprisse fosse stato tutto solo un sogno, o meglio un incubo: scontato anche questo, sì, ma più accettabile.
Insomma, diciamo che ci si aspettava un qualcosa di più
e non solo nel finale.
La storia è assai semplice: ci sono due coppie che, in una notte buia e tempestosa, bucano una ruota (here comes The Rocky Horror!) e, quindi, cercano e trovano rifugio in una casa che si rivelerà dimora di una famiglia di psicopatici outsider assassini (here comes The Texas Chainsaw!) in lotta contro i borghesucci. Prima di capitare in quella gabbia di matti, i quattro erano passati al museo degli orrori di tale Capitan Spaulding, un grottesco clown che, appunto, cura un museo delle mostruosità ancora più grottesco di lui se possibile: proprio qui avevano appreso, e si erano incuriositi, di un certo, misterioso, Dottor Satana.
Alfine, tra un satanista che sembra Zio Tibia non putrefatto e un papà pervertito che sembra lo Zio Sam, tra una ninfomane psicopatica assassina che (non a caso, crediamo!) ha le sembianze di Madonna e un tipo che sembra la fotocopia brutta (!!!) di Faccia-di-cuoio, senza dimenticare poliziotti caca-sotto e ragazze pom pom diventate cannibali (e successivamente massacrate) e ragazzi trasformati in freaks, la nostra simpatica protagonista, unica sopravissuta, a quanto pare, ma trasformata tuttavia in una coniglietta di Playboy e comunque sulla via della zombizzazione, farà proprio la conoscenza del buon (?) dottore e
la curiosità ha ucciso il gatto, si sa, quindi non diremo oltre.
E allora, sì, per una volta torniamo bambini, e seguiamo il bianconiglio sotto acido, dentro il tunnel, giù in basso, alla volta della casa sotterranea ché i 1000 cadaveri ci stanno già aspettando: che il divertimento abbia inizio
o era l'Orrore!?!
I lettori hanno scritto 27 commenti
- commento ...pena andarci e si sono dimenticati del film subito dopo averlo visto. (credo sia una reazione piuttosto naturale...)
- commento beh, io non me ne sono dimenticato. :p per me è un horror grandioso, soprattutto a paragone con tutte le schifezze che ci propinano. a ripensarci avrei potuto benissimo dargli un 4.
- commento Mi hanno parlato molto bene di Cabin fever. L'hai visto?
- commento passa su sky da questa estate ma ancora non l'ho visto! stasera c'è di nuovo, ma di notte. cmq quelle poche scene viste sembrano ottime. non vorrei dire una cazzata ma il produttore è lynch, mi sembra
- commento Non saprei dirti nemmeno io, ma ho letto diverse recensioni molto lusinghiere! Credo che lo noleggerò appena possibile, poi ti dico.
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