Il voto del redattore
- voto
- 3/5
- valutazione
- Ottimo ritmo, grande uso di effetti speciali per un film che mantiene quelche promette, per chi è interessato.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 4.2/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 13 lettori
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02 11 2013
Pirati dei Caraibi - Ai Confini del mondo
di Gore Verbinski
- Dati
- Titolo originale: Pirates of the Caribbean - At World's End
- Soggetto: Terry Rossio, Ted Elliott
- Sceneggiatura: Terry Rossio, Ted Elliott
- Genere: Commedia - Comico
- Durata: 168 min.
- Nazionalità: USA
- Anno: 2007
- Produzione: Jerry Bruckheimer Films, Walt Disney Pictures
- Distribuzione: Buena Vista International Italia
- Data di uscita: 00 00 0000
Recensione pubblicata il 24 05 2007
Questa recensione è stata letta 19060 volte
Alla fine del mondo ci sarà la fila al botteghino
di Antinoo
Ancora una volta ci troviamo nella fumosa atmosfera caraibica, per quello che, teoricamente, dovrebbe essere l'ultimo episodio di questa saga. Stavolta l'inizio è decisamente più lugubre ed in linea con le classiche storie del filone letterario piratesco: impiccagioni di massa, cori che celebrano truculente ed antiche glorie, scorribande improvvisate ed inattese. I "Nostri eroi", guidati dal redivivo capitan Barbossa (Geoffrey Rush), si spingono fino a Singapore per incontrare il terribile pirata cinese Sao Feng (Chow Yun-Fat) ed ottenere da lui le carte di navigazione per giungere fino al mondo dei morti, dove recuperare il defunto capitano Jack Sparrow (Johnny Depp). Ognuno ha un motivo diverso per realizzare questa impresa: Will Turner (Orlando Bloom) ne ha bisogno perchè suo padre Bill "Sputafuoco" (Stellan Skarsgard) recuperi la sua forma umana; Elizabeth Swann (la sempre bellissima Keira Knightley)desidera sedare il suo senso di colpa per averne causato più o meno direttamente la morte; capitan Barbossa vuole indire una "réunion" dei 9 pirati più importanti dei sette mari, la cosidetta "Fratellanza", per contrastare lo strapotere che Lord Cutler Beckett (Tom Hollander) ha oramai sulle rotte mercantili, seminando il terrore sia per mare che per terra grazie all'aiuto del mostruoso Davy Jones (Bill Nighy) e della famigerata nave Olandese Volante.
I pirati, grazie agli oracoli della seducente ed inquietante veggente Tia Dalma (Naomie Harris), riusciranno a trovare la visionaria strada per il mondo dei morti, passando dai più desolati e tersi ghiacciai eterni all'infinita solitudine degli orizzonti siderali, fino a giungere all'immacolata e desertica mèta. Qui Jack Sparrow, il capitano più vanesio ed egocentrico della storia dei bucanieri, si intrattiene parlando con una miriade di suoi doppi circa il modo migliore per varare nuovamente la sua nave, arenata in un autentico deserto bianco, costellato da dispettosi sassi che si rivelano granchi ugualmente dispettosi. Ma liberare Jack Sparrow dalle sue ossessioni e da se stesso è solo l'inizio: occorre, innanzitutto, riuscire a tornare vivi dal regno dei morti, per poi sconfiggere l'Olandese Volante e la sterminata flotta della Compagnia delle Indie. Per far questo ci vorrebbe un miracolo, ed è a ciò che capitan Barbossa punta, liberando attraverso i 9 pirati niente meno che la dea del mare, Calipso, dalla sconosciuta prigione umana in cui è stata rinchiusa dalla prima Fratellanza. La dea, però, come reagirà all'affronto ricevuto? E, soprattutto, in chi si cela? Il film di Gore Verbinski, Pirati dei Caraibi - Ai Confini del mondo, scorre ottimamente dall'inizio alla fine, non scadendo in trovate un po' ridicole come accade nel precedente episodio Pirati dei Caraibi - La Maledizione del Forziere Fantasma (valga per tutte l'escamotage della ruota rotante per sfuggire ai cannibali) ma non conserva nemmeno la freschezza e il buon mix di thriller ed avventura da non vietare ai maggiori di 12 anni del primo, e davvero interessante, Pirati dei Caraibi - La Maledizione della Prima Luna. Costumi sfarzosi, trovate visive interessanti, effetti speciali a iosa e lo spettacolare aspetto tentacoloso di Davy Jones la fanno da padrone, insieme alla solita rappresentazione magistrale di quell'archetipo dell'antieroe che è il capitano Sparrow, interpretato dal calzantissimo Johnny Depp. I limiti del genere sono sempre i soliti: battaglie infinite con sfoggio di post produzione da antologia, in questo caso appesantite da una durata generale davvero eccessiva (sebbene il film tenga bene il ritmo, 168 minuti sono sempre più di 3 ore), battutine "mmericaneggianti" nelle scene meno indicate (ok, è un prodotto indirizzato per lo più ai bambini, ma non Mi sembra una motivazione valida per trattare il pubblico in sala come se fosse cerebroleso) e l'happy end, ma non troppo, per poter, chi lo sa, snocciolare un altro episodio.
E IO che speravo, finalmente, l'ambiguo capitano Sparrow e il legnoso Will Turner si leccassero reciprocamente, così da concludere il triangolo! Il finale è dopo i titoli di coda: aspettatelo. IO non l'ho fatto, e magari è successo.
I lettori hanno scritto 3 commenti
- indirizzo IP 82.58.67.132
- data e ora Venerdì 01 Giugno 2007 [18:20]
- commento Realtà parallele, guerre termonucleari globali...lo vedrò certamente, oppure no. Ma nessun pubblicitario mi convincerà del fatto che 168 minuti sono più di tre ore!
- indirizzo IP 82.59.50.8
- data e ora Venerdì 01 Giugno 2007 [19:37]
- commento Eh ma l'ora pubblicitaria è di 50 minuti. Poi ci sono i dieci minuti di spettegolamento in agenzia. :)
- indirizzo IP 87.9.83.2
- data e ora Mercoledì 20 Giugno 2007 [10:44]
- commento questa recensione è stupenda perchè racconta sia alcuni pezzi del film che non dovrebbe però lascia una suspance incredibile
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