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libera critica cinematografica

 
 
 
 
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Voti

Il voto del redattore

  • voto
  • 1.5/5
  • valutazione
  • Nessun brivido o sussulto ma tanta tanta noia. Veradelusione
  •  
 
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Il voto dei lettori

  • voto medio
  • 2.7/5
  • numero votanti
  • Questo film è stato votato da 2 lettori
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Rec, la paura in diretta
  • di Jaume Balagueró, Paco Plaza
  • dal 29 02 2008
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Chiara Orlandi
 
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Recensione 3
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  • di Mikael Håfström
  • dal 23 11 2007
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Gianni Malotto
 
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Recensione 4
Paranormal Activity
  • di Oren Peli
  • dal 05 02 2010
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Sara Troilo
 
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Black House
  • di Terra Shin
  • dal 25 07 2008
  • genere Giallo
  • tipo Horror
  • Sara Troilo
 
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Info

Ghost Son

di Lamberto Bava

 
    Dati
  • Titolo originale: Ghost Son
  • Soggetto: Lamberto Bava, Silvia Ranfagni
  • Sceneggiatura: Lamberto Bava, Silvia Ranfagni
  • Genere: Giallo - Horror
  • Durata: 96 min.
     
  • Nazionalità: Italia, Sud Africa, Spagna, UK
  • Anno: 2006
  • Produzione: C.R.C., Camarote Films, Ghost Son Film Limited, Moviworld, Star Edizioni Cinematografiche
  • Distribuzione: Moviemax
  • Data di uscita: 00 00 0000
 
 
 
 
 
 
 
 
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Recensione

Fanno ancora paura i fantasmi?

di Salvatore Padula

In una fattoria del cuore del Sud Africa, lontano da metropoli caotiche e chiassose, vivono Mark e Stacey. Da poco sposati, si amano intensamente e progettano una lunga vita insieme. Persi nell'affascinante silenzio della bellissima savana africana, tutto appare magico e perfetto, fino a quando la tragedia non spezza l'incanto. Mark, in un giorno come tanti, recandosi in città per delle banali commissioni sbanda con la jeep che si rovescia uccidendolo. Perso l'amore appena trovato, Stacey precipita nel peggiore degli incubi. Quasi soffocata da una prigione di alcool e solitudine in cui lei stessa si è rifugiata, pensa al suicidio come unica via di fuga da tanto dolore. Sentendo ancora vivida e forte attorno a se' la presenza di Mark, una notte Stacey sogna di fare l'amore con lui, scoprendo qualche tempo dopo di essere rimasta incinta……


Da un paio di anni a questa parte, il trend del botteghino ha mostrato un sempre crescente interesse da parte del pubblico per gli horror in generale nonché per i thriller che sguazzano disinvoltamente nel paranormale, facendo vivere a questi generi una seconda primavera dopo gli antichi fasti degli anni 70' e 80'. Gli incassi stratosferici (nonché i larghi consensi di critica) di film come The others e Il sesto senso hanno quindi attirato l'interesse delle maggiori case produttrici che hanno fortemente investito in questa direzione, sfornando nel giro di pochi anni decine e decine di pellicole. Un fenomeno che si verifica con sempre maggiore frequenza nel cinema moderno e che, come spesso accade quando si vuol spremere da una tendenza ogni centesimo utile, ha ben presto portato alla produzione di lavori scadenti e privi di originalità. Purtroppo Ghost son non rappresenta un'eccezione alla regola, anzi, la trovata di turno è forse quanto di più banale e scontato si sia visto negli ultimi tempi. L'idea del fantasma che ingravida la moglie per poi perseguitarla possedendo il figlio, oltre che puzzare insopportabilmente di b-movie, appare nel contesto della trama pesantemente contraddittoria, (ovvero: amo mia moglie e per dimostrarglielo mi reincarno in nostro figlio tentando di assassinarla ripetutamente!). Il risultato finale è un film decisamente noioso e a tratti grottesco, un maldestro miscuglio di repertorio dove abbondano sequenze mal riuscite prese pari pari da cult del genere quali La bambola assassina e l'Esorcista. E' un film senza idee e senza spunti apprezzabili, che riesce nell'intento di far paura solo in qualche passaggio iniziale.


L'unico aspetto salvabile forse, è quello tecnico. La regia di Bava riesce comunque, nonostante i clamorosi tonfi complessivi, a creare qualche momento di autentica suggestione, grazie soprattutto a qualche movimento di camera sapiente e ad una colonna sonora particolarmente azzeccata. Le performance degli attori invece, così come la sceneggiatura, rappresentano un altro dei tanti punti deboli del film. Pur volendo promuovere il sempre bravo John Hannah (Quattro matrimoni e un funerale, la mummia, la mummia - il ritorno) altrettanto non si può dire di Laura Harring (Mulholland drive) della quale si possono più apprezzare le splendide forme (abbondantemente esibite) che l'interpretazione.

In conclusione Ghost son è un film decisamente brutto, di quelli che si può tranquillamente fare a meno di andare a vedere. Peccato, se si pensa che è in realtà il remake di Shock (film scritto dallo stesso Lamberto Bava e diretto dal padre Mario) brillante pellicola horror risalente al lontano 1977 ( quello si' che faceva paura!). Poco ispirato, poco coinvolgente, a tratti addirittura antipatico, è sicuramente più saggio preferirgli, per quelli che sono alla ricerca di un buon film dell'orrore, capolavori come Lisa e il diavolo, Reazione a catena o Gli orrori del castello di Norimberga (tutti diretti e sceneggiati da Mario Bava), lavori vecchi di 30 anni, ma che sicuramente sanno genuinamente terrorizzare, se non altro più di questo goffo neonato assassino. Meglio quindi sicuramente riscoprire qualche tesoro del passato piuttosto che buttar soldi per andare a vedere film capaci solo di ingrassare i pancioni delle Majors.

 
 
 
 
 
 
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