Il voto del redattore
- voto
- 2/5
- valutazione
- L'amore nella sua lenta fine, con le sue false risurrezioni.
Il voto dei lettori
- voto medio
- 4.5/5
- numero votanti
- Questo film è stato votato da 1 lettore
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- dal
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02 11 2013
Il piacere e l'amore
di Nuri Bilge Ceylan
- Dati
- Titolo originale: Iklimler
- Soggetto: Nuri Bilge Ceylan
- Sceneggiatura: Nuri Bilge Ceylan
- Genere: Drammatico - Sentimentale
- Durata: 101 min.
- Nazionalità: Turchia, Francia
- Anno: 2006
- Produzione: Pyramide Films, Co Production, Imaj, NBC Film
- Distribuzione: BIM
- Data di uscita: 00 00 0000
Recensione pubblicata il 22 04 2007
Questa recensione è stata letta 16611 volte
La minestra riscaldata non basta per l'inverno turco
di Antinoo
Turchia. Rovine bellissime e assolate. Una donna, Bahar (Ebru Ceylan) guarda, estatica, il proprio uomo, Isa (lo stesso regista Nuri Bilge Ceylan), correre tra le colonne, sdraiarsi a terra e crogiolarsi al sole. L'estasi diventa passione, patimento, poi pianto lungo e singhiozzante, per tutto ciò che si desidera talmente tanto da avere male al cuore. Tra i due, però, l'unica reciprocità è data dall'incomunicabilità che avvelena la vita di entrambi e li spinge ad atteggiamenti infantili: capricci e frecciatine a cena con gli amici, lunghi silenzi, monologhi vigliacchi detti tra i denti, invece che articolati. L'ascolto di uno di questi convincerà Bahar a prendere quel poco di amor proprio che ancora possiede ed andarsene. Ma si sa che, specie per un uomo, il rifiuto è il più grande afrodisiaco.
Il Piacere e l'Amore (solita traduzione mutilante dell'originale Iklimler, Climi, che avrebbe reso meravigliosamente le stagioni che incorniciano e attraversano questo clichè di storia) è un film dal sonoro evocativo, in cui i capelli risuonano delle carezze delle mani e le sigarette si consumano con fragore, dove il desiderio del desiderio regna incontrastato e l'esaudimento è condanna all'eterna brama. Un film lento, lentissimo, quasi all'unisono
con lo stillicidio che caratterizza le storie che sono già morte ma che si illudono di non esserlo, con un accanimento terapeutico che non prevede alcuna possibile eutanasia (nel senso strettissimo del termine).
Il Piacere e l'Amore (solita traduzione mutilante dell'originale Iklimler, Climi, che avrebbe reso meravigliosamente le stagioni che incorniciano e attraversano questo clichè di storia) è un film dal sonoro evocativo, in cui i capelli risuonano delle carezze delle mani e le sigarette si consumano con fragore, dove il desiderio del desiderio regna incontrastato e l'esaudimento è condanna all'eterna brama. Un film lento, lentissimo, quasi all'unisono
con lo stillicidio che caratterizza le storie che sono già morte ma che si illudono di non esserlo, con un accanimento terapeutico che non prevede alcuna possibile eutanasia (nel senso strettissimo del termine).
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